Trouble [Brooklyn]

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"Che succede, Brook?" Appoggiò la mano sul mio braccio e mi guardò negli occhi, esortandomi ad aprirmi con lui.

"Credo di aver combinato un casino." Sentii una lacrima scendere sulla mia guancia ma la scacciai con la mano ancor prima che potesse arrivare al mio mento.
Posai poi la mano sulla bocca e ci premetti le dita, cercando di fermare le labbra che avevano preso a tremare. "Ho paura che lui non la prenderà bene."

"Di cosa stai parlando?"

Spostai lo sguardo dietro a Louis e poi presi un respiro profondo, avviandomi verso la borsa che avevo appoggiato sul divano quella mattina e sedendomi al suo fianco. Non mi servii nemmeno frugare nella borsa per trovare ciò che stavo cercando, poiché era rimasta in cima a tutto ciò che c'era sin dall'inizio.
Passai a Louis la scatola bianca e poi tirai le ginocchia vicino al petto, come ero sempre stata solita fare quando ero bambina nei momenti di panico.

"È stata colpa mia." Mormorai osservando il moro aprire la scatolina. "Diciamo che una mattina l'ho in qualche modo sorpreso e non abbiamo usato alcuna precauzione. Non credevo che sarebbe successo questo."

"Brooklyn, perché credi che Harry potrebbe essere arrabbiato con te perché sei incinta?"

"Perché non ne abbiamo mai parlato seriamente. Lui lavora tanto ed anche io, non so se lui sarebbe pronto ad avere un'altro impegno ed un'altra responsabilità." Sussurrai, guardando davanti a me con la vista appannata dalle lacrime.

"Un figlio non è un'impegno, è un dono dal cielo e sono sicuro che Harry non potrà mai essere arrabbiato con te perché aspetti quello che per lui sarà la gioia della sua vita." Appoggiò il test sul tavolino in vetro e poi- spingendomi le gambe- mi abbracciò. "Sono davvero felice per voi."

"Non credo che potrei mai ucciderlo." Sussurrai dopo qualche secondo, staccandomi da Louis ed appoggiando la mano sulla pancia.

"Jane non vuole avere figli, almeno non per il momento."

"Ha solo paura di finire come me: nel panico, incinta e con un marito che è via molto spesso per lavoro." Appoggiai una mano sulla sua. "Ma ti assicuro che vuole un figlio, solo in in questo momento così caotico."

"Brutto figlio di puttana, lo sapevi che avevo il cellulare in tasca." Urlò Liam all'improvviso, avvicinandosi alle vetrate e imprecando contro Niall.
Feci in tempo a nascondere il test nella borsa prima che entrasse nel salotto, bagnando il parquet.

"Ho appena lanciato una tua sedia contro Niall ed è finita in acqua, credo che sia da buttare." Borbottò il ragazzo, fermandosi appena dopo la soglia della stanza. "Fammi sapere quanti soldi ti devo ridare."

"Liam, non mi interessano i soldi, tranquillo." Mi alzai e mi avvicinai a lui, appoggiando la mano sul suo braccio bagnato. "Vado a prenderti dei vestiti dall'armadio di Harry, perché dubito che reagirebbe bene se ti vedesse seduto sul divano completamente bagnato. Sai anche tu che probabilmente quel divano è più importante anche di me."

"No, direi che la Jaguar in giardino viene prima del divano, ma direi che tu superi entrambe senza nemmeno battere ciglio."

Mi girai velocemente verso la porta d'entrata e per poco non rischiai di cadere quando sentii le ginocchia cedere nel vederlo.
Sapevo che sarebbe arrivato quel pomeriggio, ma non mi aspettavo di vederlo così presto e in tutto il suo splendore.

That video - Harry StylesWhere stories live. Discover now