Friends. [Brooklyn]

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"Papà?" Dissi con voce tremante

"Ciao tesoro" Parlò quest'ultimo con voce roca la quale, sentendola dopo tanto tempo, mi fece scaldare il cuore.

"Papà tutto okay? È successo qualcosa?" Chiesi, attirando l'attenzione sui cinque ragazzi ancora seduti nella piccola area, dedicata al relax, affianco della piscina

" Sto bene, Brooklyn. Da quando in qua un padre non può più chiamare la propria figlia, senza che sia successo qualcosa di grave?" Chiese emettendo una roca risata, così placando in un solo istante tutte le mie ansie.

"No papà, è solo che non mi aspettavo una tua chiamata fuori orario" dissi, rilassando i muscoli

"Ho interrotto qualcosa?" Domandò, alzando il tono della voce, per sovrastare i continui rumori provenienti dall'esterno

"No, stavo parlando con degli amici" Parlai,marcando con la voce l'ultima parola, e rivolgendo un'occhiata alla band, impegnata a far finta di non ascoltare la chiamata in corso

"Sono simpatici?Me li presenti" Chiese, tornando ad essere il papà premuroso e protettivo che era sempre stato.
Stavo male per il fatto che fossimo così lontani; mio padre era sempre stato la mia ancora, il mio punto di salvezza.
Quando, si arruolò nell'esercito, e partì, dopo un adeguata preparazione, per l'Afghanistan, mi sentii crollare, poiché sarei dovuta riuscire ad andare avanti da sola, senza di lui e ciò mi sembrava alquanto impossibile.

Con un groppo alla gola, mi avvicinai al piccolo tavolo in vetro situato all'altezza delle sedie in vimini, appoggiando il telefono sopra la superficie trasparente.

"Ehm, ragazzi, mio padre vuole conoscere i miei amici, e visto che non può essere presente vorrebbe parlare con voi al telefono. Se non volete siete liberi di non farlo, non voglio che vi sentiate obb-"iniziai parlando a vanvera, ma fui interrotta dalla calda voce roca di Harry.

"Tranquilla" disse sporgendosi e appoggiando una mano sulla mia spalla.

"Okay" dissi respirando a fondo e premendo il dito sullo schermo in vetro,il quale attivava la funzione di viva voce "Papà, sei in viva voce." Continuai, tornando a sedermi nel posto da me occupato in precedenza.

" Brooklyn, ho veramente poco tempo, quindi i tuoi amici sono fortunati" disse facendo scatenare una piccola risata

"Salve, noi siamo gli One Direction" replicò Liam

"Brook,non dirmi che hai fatto partire un video al posto di presentarmi i tuoi amici. Ho capito che posso essere imbarazzante, ma non posso uccidere nessuno a questa distanza" disse, alternando il tono da scocciato a divertito.

"Papà, giuro che non è una registrazione, loro sono qua con me" replicai, mantenendo un tono calmo

"Sì, e io sono il presidente degli Stati uniti "

"Allora buongiorno signor presidente, è un onore parlare con lei " disse Louis, facendomi scappare una risata

"È impossibile, Brookie come cavolo " iniziò, venendo poi interrotto da quello che pensai fosse un collega "Ragazzi, devo tornare in servizio,mi ha fatto piacere conoscervi,circa.
Signorina, la prossima volta che chiamo mi spieghi tutto"

"Certo. Ciao papà,buon lavoro e buona notte" risposi, concludendo la chiamata.

"Allora" Cominciò subito dopo Niall "Brookie"Nel momento stesso in cui sentii quel nomignolo, feci una smorfia e portai la mano davanti agli occhi, sprofondando nei cuscini del divano."Torniamo alle domande di prima" disse portandosi indice e medio sul mento, evidenziando il fatto che stesse pensando

That video - Harry StylesWhere stories live. Discover now