18. Confessioni

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" Anche tu la pensi come tutti gli altri?"

Louis si riscosse di colpo dallo stato di sonnolenza in cui era precipitato e si voltò verso Harry, stupito che avesse parlato.

Si erano sdraiati sul letto, subito dopo aver mangiato e il ragazzo dagli occhi blu si era addormentato, dato che aveva trascorso sveglio tutta la notte.

Guardò in viso Harry e chiese:

" Come fai a sapere cosa pensa la gente di ciò che ti è successo?"

" In questi giorni, anche se non mi sono mosso dalla mia camera, ho sentito gli schiavi ridere di me e parlare fra loro. Raccontavano ciò che la gente diceva nel foro e...e...tutti affermavano che mi sono meritato ciò che è capitato...." sussurrò il riccio.

Louis guardò intensamente il volto del ragazzo che amava e rispose:

" Nessuno si merita ciò che ti hanno fatto. Tuttavia, mi spiace dirtelo, ma il tuo comportamento era troppo esuberante, per parlare in modo fine...io stesso, pur volendoti bene, ho smesso di frequentarti quando un giorno sono venuto a casa tua e ti ho trovato a letto con due uomini.
Io e te avevamo fatto un patto, che tu non hai mai rispettato..."

Harry non disse nulla, si limitò ad allungare una mano e a stringere quella di Louis.

" Sai da dove vengo?"

Louis scosse la testa ed Harry cominciò a raccontare:

" Mia madre faceva la prostituta e io sono cresciuto in un bordello di infimo ordine nel quartiere della Suburra, qui a Roma.
A quattordici anni mi hanno fatto iniziare a vendere il mio corpo e il mio padrone mi diceva che più rapporti avevo più avrei avuto da mangiare.
Un rapporto, un pezzetto di pane, quattro rapporti una fettina di formaggio...
Mia madre non sapeva nemmeno se esistessi e io dovevo badare a me stesso...
Un giorno, quando ero ormai grande, è capitato al bordello Quinto, si è invaghito di me, mi ha portato via da quell'inferno e..."

" E tu giustamente l'hai ripagato facendoti scopare da chiunque ti capitasse " concluse Louis amaramente.

Harry chinò gli occhi e disse:

" Era...era Quinto a volere che andassi con tutti quegli uomini...lui amava guardare...si eccitava con quello...lui...lui mi ha sposato affinché facessi la puttana per farlo divertire..."

" Non ti credo " sbottò Louis.

" È vero! Vai a vedere nella camera accanto alla mia, in quella che era di Quinto. C'è un quadro con un cavallo che scorre sul muro e che permette di osservare ciò che accade nella stanza vicina...."

Louis si alzò di scatto e corse a verificare se quanto il riccio aveva detto fosse vero.

Odi et amo ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora