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In una piccola cittadina chiamata Gravity Falls, una donna e un uomo sono entrati nel panico. Lei urla, lui parla al telefono nervosamente, chiamando i dottori. 15 minuti dopo si presentano nella casa 2 infermiere con delle valigette e degli asciugamani. Si dirigono verso la camera da letto. Chiedono a lui di uscire dalla stanza e lui obbedisce.

Cammina nervosamente avanti e indietro, con una mano sul mento sostenuta dall'altro braccio e lo sguardo basso.

1 ora dopo le urla della donna finiscono e un pianto le sostituisce.
La porta della stanza si aprì. Ne uscì fuori una delle infermiere e richiuse la porta alle sue spalle.

<<Congratulazioni, è un maschio.>>

L'uomo distaccò lo sguardo dal pavimento, si tolse la mano dal mento e abbracciò l'infermiera.

<<Grazie mille, davvero!>>

<<Signor Cipher, un po' di contegno!>>

<<Sì, si mi scusi. Posso entrare?>>

<<Si certo.>>

L'uomo aprì la porta e si avvicinò al letto su cui era stesa sua moglie con il bambino in braccio. L'infermiera che era rimasta nella stanza, uscì salutando i due coniugi.

L'uomo si inginocchiò vicino a sua moglie. Accarezzò delicatamente la fronte calda del piccolo che dormiva.

<<Come lo chiamiamo?>>

<<Bill. Si chiamerà Bill.>>

L'uomo posò di nuovo lo sguardo sul piccolo. Aveva i capelli biondi, come sua madre e il suo viso era pallido, come quello di lui. L'uomo si alzò da terra.

<<Ti porto un po' d'acqua.>>

Baciò le labbra sudate della donna che gli aveva dato un regalo così bello e si recò in cucina a prendere un bicchiere d'acqua.

Passarono mesi e Bill cresceva sempre più in fretta.
Però il piccolo era sempre più strano. Aveva degli occhi diversi dagli altri. Gialli, molto gialli, come quelli dei serpenti. Riusciva a spostare le cose molto più pesanti di lui, come letti e mobili ed emanava una strana brezza ghiacciata. Man mano che cresceva sulla fronte iniziò a formarsi un disegno, un simbolo. Era il simbolo di un occhio, un occhio chiuso.

I due coniugi erano sempre più preoccupati, così si rivolsero allo stregone del villaggio.

<<Signori, il bambino è perseguitato da spiriti maligni, che gli permettono di avere questi poteri sovrannaturali. Grazie alla mia magia riuscirò a risolvere il problema. Ma ad una condizione...>>

<<Quale?>>

<<Oh vedrete, niente di che...>>

<<Ok, OK però faccia qualcosa per il nostro bambino.>>

disse l'uomo con in braccio Bill che dormiva.

<<D'accordo, ora andate a casa. Farò tutto io.>>

<<Oh grazie mille! Arrivederci!>>

Una volta usciti i coniugi, lo stregone richiamò delle ombre nere, nascoste dentro l'armadio.

<<Ragazzi ci sarà da divertirsi.>>

<<Ma padrone, siamo solo spiriti, non possiamo arrivare a questo.>>

<<Sì invece. Ora andate. E prendeteli.>>

gli spiriti obbedirono e si diressero verso i due coniugi. Uno spirito si impossessò dell'uomo, mentre un altro di sua moglie. Qualche minuto dopo uscirono dai corpi. Avevano lasciato la cattiveria e l'oscurità nei cuori dei due coniugi, e non ci sarebbe stato rimedio.

Il piccolo Bill si svegliò. Si stropicciò gli occhi e guardò il padre che nonostante i suoi richiami non rispondeva.

<<Papà... Papà.... PAPÀ!>>

<<Bill, cosa vuoi?>>

<<Perchè hai gli occhi neri?>>

<<Non lo so. Andiamo a casa.>>

Io-Bill CipherWhere stories live. Discover now