27 Capitolo

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VAJOLET

Tutti fanno il loro giro di visite e poi vanno via, io invece rimango ancora in ospedale, voglio essere lì quando si sveglia. Noah se nè andato quando sono entrata a vedere come stava Mark. Lo so che è difficile per lui accettare che amo un'altro ,ma questa volta credo l'abbia capito definitivamente. Apetto che aprino la stanza per le visite serali, voglio andare da lui, voglio essere la prima che veda quando aprirà gli occhi, non importa quanto sono arrabbiata ora devo sapere che sta bene.
Vedo una ragazza svoltare l'angolo del corridoio, un viso familiare. I lunghi capelli neri mi fanno impallidire all'istante, Amanda é arrivata in ospedale. Arriva davanti a me e si siede al mio fianco. <<Come sta?>>. Rimango immobile a fissare un punto davanti a me, non riesco nemmeno a guardarla. <<Ha un leggero trauma cranico, non si è ancora svegliato.>>
Le  dico con voce tremante.
<<Senti ,devo dirti una cosa. >> Appena sento quelle parole, mi preparo al peggio e lacrime silenziose iniziano a scendermi sul viso.
<<Mi dispiace,é tutta colpa mia ,avevo sentito che Mark si era fidanzato, ed ero gelosa. Io e Luke ci siamo lasciati lo stesso anno in cui Mark è partito per il college, ed io ho sempre pensato che avrei riavuto un'altra possibilità, se solo mi avesse rivista. Ho provato in tutti i modi a contattarlo ma aveva cambiato numero, mi ha praticamente cancellata dalla sua vita.
Così quando ho saputo che era tornato in città per le vacanze si natale, sono andata a casa sua.
Lui era in bagno, i suoi non c'erano ed io sono entrata dalla porta sul retro,  quella che dà sulla cameretta. Poi ho visto il suo telefono, l'aveva lasciato sul letto, ed  ho letto i vostri messaggi. Sono stata accecata dalla gelosia.
Ho compreso solo allora quello che avevo perso.
Così quando avevi chiesto se potevi videochiamarlo, ho pensato di inventarmi tutto quello che ti ho detto.
Per farvi lasciare, mi devi scusare.
Lui una volta uscito dal bagno mi ha cacciata, e ha detto che non provava più nulla per me e che era innamorato di te.
Gli ho rovinato la vita una volta ,non posso farlo una seconda.
Ho sbagliato anni fa a tradirlo ed ora è troppo tardi.
Non si comprende l'importanza di una persona fino a quando non la si perde.>>
Giro lentamente la testa per guardarla in volto,ha gli occhi arrossati ,come se cercasse di trattersi dal piangere.
Mi viene un fortissimo dolore allo stomaco, mi sento così in colpa, se solo gli avessi creduto a quest'ora Mark non sarebbe in questa stanza dell'ospedale.
<<Mi ha parlato di te,mi ha detto quanto l'hai fatto soffrire>>.
Dopo queste parole vedo le lascrime che cercava di trattenere fare capolino sul suo viso.
<<Adesso devo andare,prenditi cura di lui, so che tu non lo tratteresti mai come ho fatto io.>>
Così dicendo mi da un rapido abbraccio e poi si alza e rimane qualche secondo a guardare il vetro della finestra che si affaccia sulla camera di Mark.
La sua espressione mentre lo fissa mi provoca una fitta di gelosia, però mi rilasso quando dopo poco va via, lasciando l'ospedale.

Qualche minuto più tardi l'infermiera acconsente a farmi entrare.
Appena entro vado vicino al suo letto e gli prendo la mano.
Anche se sta ancora dormendo esprimo tutto quello che provo da quando l'ho conosciuto.
<<Mi sei subito piaciuto, dalla prima volta che ti ho visto, solo che ero troppo scioccata dalla mia precedente relazione per accorgermi di quanto fossi sensibile, gentile e premuroso.
Mi hai dimostrato con i tuoi modi di fare che non tutti i ragazzi sono uguali.
Ogni volta che mi guardi con quegli occhioni azzurri e mi sorridi per me non esiste nient'altro al mondo che può rendermi felice più di come fai tu. >>
Ormai parlo piangendo, tenendogli stretta la mano nella mia.
<<Scusami se non ti ho creduto, avrei dovuto crederti quando mi hai spiegato tutta la situazione ma stavo troppi male e non l'ho fatto. Io sono immanorata di te Mark, non esistono altri occhi dai quali voglio essere guardata o altre braccia dalle quali voglio essere stretta se non sono le tue.>>
Una lacrima mi cade sul dorso della sua mano, che sento inizia a stringere la mia.
<<Anche io ti amo Vajolet,mi sono immorato di te.>>
La voce flebile di Mark mi fa alzare lo sguardo e così incrocio i miei occhi azzurri preferiti.
Finalmente si è svegliato ,il cuore mi batte così forte che potrebbe scoppiarmi da un momento all'altro.
Mi alzo dalla sedia e avvicinando il viso a suo lo bacio.
Le miei lacrime si mischiano al nostro bacio,ma sono dovute alla felicità non più alla tristezza.
Con una mano mi tocca la guancia e rimaniamo a guardarci con le fronti unite.
Guardo i suoi occhi e vedo il suo sorriso e só che non potrei volere nient'altro al mondo se non lui.

Quella sera arrivarono a Los Angeles anche i genitori di Mark, per vedere come stava il figlio.Ed abbiamo cenato insieme cosí in quell'occasione ho potuto conoscerli.
Sono due persone eccezionali, il papà un uomo molto socievole, e la mamma una donna molto dolce, con la passione per la cucina, in particolar modo nel preparare dolci. Infatti avevano portato delle torte fatte da lei per far riprendere Mark ed ho potuto constatare che sapeva prepararle in modo eccezionale.
Sono stati felicissimi di conoscermi ed anche per me è stato lo stesso.E per tutta la serata mi hanno riempita di complimenti.

The Destiny :il destino mi ha portato a teWhere stories live. Discover now