13 Capitolo

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VAJOLET
Sono le due,la campanella sta per suonare ed io sono ansiosa, non riesco a dire a Mark che andrò a pranzo con Noah e purtroppo questa lezione l'abbiamo tutti e tre in comune, quindi appena suonerà la campanella lo verrà a sapere.
<<Hey>> Gli dico toccando il suo braccio.
<<hey >>Mark alza la testa dagli appunti e mi rivolge uno sguardo interrogativo.
<<Noah mi ha invitata a pranzo , quindi oggi non pranzeró con voi >>. Sento il suo braccio irrigidirsi sotto la mia presa, ma poco dopo rilassarsi. <<Va bene ,tranquilla lo dico io agli altri.Ricordati però che dopo domani sei mia,non dimenticartene!>>
Mi fa l'occhiolino e torna a prestare l' attenzione agli appunti.
Mercoledi ci saranno i primi allenamenti della squadra e avevo promesso a Mark che sarei andata a vederlo .
<< E come potrei>>dico sottovoce più a me stessa che a lui.
La campanella suona ,e vedo con la coda dell'occhio Noah venire verso il nostro banco.
<<Sei pronta?possiamo andare?>>
dice prendendo i miei libri.
<<Si andiamo. Mark ci vediamo stasera allora>>
Così dicendo mi avvicino e gli stampo un bacio sulla guancia, poi seguo Noah fuori dall'aula.
Passiamo la giornata a ridere e scherzare, parliamo di tutto.
É un ragazzo molto gentile e si offre di pagare anche il mio pranzo.
Mentre mi sta accompagnando a casa diventa silenzioso e dopo un pó si decide a parlare.
<<Posso chiederti una cosa?>> dice girandosi a guardarmi furtivamente, per poi tornare a guardare la strada. << Si dimmi >>.
<<C'è qualcosa tra te e Mark?>>
Rimango spiazzata dalla sua domanda e dopo qualche secondo gli rispondo. <<È mio amico ,il mio compagno di stanza non c'è nient'altro >>
<<Sicura?perché tu mi piaci Vajolet ed io vorrei essere sicuro che a te non piaccia già qualcuno>>.
Strabuzzo gli occhi per la sopresa della sua affermazione .
<<Noah,sei un ragazzo dolcissimo, ma io in questo periodo ho bisogno di sola amicizia >>
<<Ma io potrei aspettarti, tutto il tempo che vuoi,solo vorrei sapere che non provi interesse per Mark.Anche se io lo so che non è così ,si vede da come lo guardi che ti piace.E anche lui ,si nota che ha un'interesse per te.>>
Perdo il filo del discorso quando sento che secondo lui anche Mark prova qualcosa per me e così capisco realmente quanto mi interessi.
Arriviamo sotto casa e spegne il motore della sua macchina , si gira a guardarmi in attesa di una risposta.
<<Noah ,io sono confusa.Devi sapere che non riesco a fidarmi dei ragazzi dopo quello che mi capitato nella precedente relazione,io mi sono affezionata a te,ma non posso ricambiati.Hai ragione tu,provo un'interesse per Mark.Ma non voglio che questo cambi le cose tra noi,sei mio amico ,voglio averti nella mia vita.>>
Leggo nei suoi occhi tristezza e delusione,rimane in silenzio e sono io la prima a proferire parola.
<<Grazie per la serata Noah , davvero grazie di tutto ti voglio bene >>
Mi sporgo verso il suo sedile e gli sto per dare un bacio sulla guancia quando lui si sposta e così le nostre labbra si sfiorano .
Si distacca da me prendendo il viso tra le mani e guardandomi negli occhi. <<lo volevo fare,almeno una volta, buona notte Vajolet ,io ci sarò sempre per te e se lui ti farà soffrire dovrà vedersela con me >> .
Scendo dall'auto in uno stato confusionale , sento ancora le sue labbra calde sulle mie ed ho ancora la sua espressione impressa nella mente.

I giorni successivi ,Noah non si è più seduto vicino a me durante l'ora di ingegneria, era seduto nella mia stessa fila ,ma a due banchi di distanza.Ogni volta che mi giravo nella sua direzione,lo scoprivo a guardarmi e prontamente distoglieva lo sguardo. Sfortunatamente non avere più Noah vicino significa sorbirmi Brad per un ora intera al giorno.
<< Vajolet, Eaton ha detto che oggi vieni al campo a vedere gli allenamenti é così? >>
Annuisco senza lasciargli modo di attaccare bottone.
Si avvicina al mio orecchio e bisbiglia sottovoce.
<< Sei vuoi puoi venire nello spogliatoio più tardi che ne dici eh ?>> <<oh Fottiti Brad ,lasciami in pace >>.
L'ultima ora in comune con Mark e Noah passa molto lentamente.
<<Dopo gli allenamenti torniamo a casa e prendiamo la macchina,  così dopo mangiato possiamo farci un giro>>.
Sono così agitata,  questa è la prima uscita che facciamo di sera da soli. <<Va bene ,non vedo l'ora di vederti giocare sai?>> dico facendogli l'occhiolino
<<Davvero? be allora durante la partita d'allenamento che faremo se segneró ti dedicherò il gol >>.
Arrossisco per la sua affermazione e ci guardiamo negli occhi per qualche attimo, prima di tornare con la testa sui libri.La campanella suona e Mark mi fa cenno di seguirlo in palestra ma gli dico che l'avrei raggiunto ,perché dovevo lasciare dei libri nell'armadietto.In parte è vero ,ma in realtà voglio parlare con Noah.Lo seguo nel corridoio ma ha il passo troppo lungo e non riesco a stargli dietro, così lo chiamo. Appena sente la mia voce si gira e quando mi vede il suo viso cambia espressione.Poi si ferma così lo raggiungo.
<<Torna a sederti vicino a me durante l'ora di ingegneria, ti prego>>.
Scruto il suo viso e allungo la mano fino a toccargli il braccio.Con le dita gli faccio una carezza e lo vedo rabbrividire. 
<<È una noia mortale senza di te, non so con chi prendere in giro il professore da quando te ne sei andato >> Faccio la faccia da cucciolo,  quella che faccio sempre quando voglio ottenere qualcosa puntando sulla tenerezza, se solo ripenso a tutte le volte che l'avevo fatta con una mia vecchia amica  riderei da sola ,sapendo quante volte aveva funzionato.
Noah mi guarda per qualche secondo e poi scoppia a ridere , una risata contagiosa ,così rido anche io.
<<Come potrei essere arrabbiato con te eh? va bene tornerò a sedermi vicino a te >>
<< Grazie mille ti voglio bene >>
Mi lancio in un abbraccio e lui ricambia la stretta ma lo sento sospirare. <<Ci vediamo domani Vajolet >>
Si distacca dall'abbraccio e lo guardo andare via.

The Destiny :il destino mi ha portato a teWhere stories live. Discover now