voglio annoiarmi
accanto al tuo polso,
solcandone le cicatrici stanche:
vene di sabbia.
voglio stendermi sul lino
del rammarico ed abituarmi
al nostro andirivieni mattutino
soffice di schiuma da barba
ispido del viso mio sul tuo,
del sentore dei tuoi pori
attraverso il lino.
voglio stancarmi delle tue labbra
al mattino
prima di rintanarsi in un ufficio
e nausearmi al pensare al ritorno
tra braccia vecchie d'anni
e note d'abitudini...
fino a morirne assuefatto
con un sorriso
"Anelito di vita: miraggio notturno di un uomo errante... non avrai altro sogno all'infuori di me!"
(macchiata di lacrime a far compagnia agli inchiostri)
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QUANDO TORNÒ A PARLARE
PoetryCosa penseresti se ogni settimana, dopo dieci anni di silenzio, il tuo primo amore ti recapitasse in qualunque modo, una poesia o un racconto dedicato a te? Cosa faresti di quelle poesie, le leggeresti? Quei racconti li vivresti davvero col cuore op...