Cinque ragazze diventano migliori amiche, formando un gruppo caloroso e compatto. Irene, Seulgi, Wendy, Joy e Yeri passano le proprie giornate al liceo tra lezioni di psicologia con il professor Lee e grasse risate in compagnia. Quando qualcuno prov...
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Dopo qualche minuto guardo l'orologio appeso al muro e mi accorgo che sono le 15:30.
« Credo proprio che sia il caso di iniziare a fare i compiti per poi poter ripassare un po' l'ultima lezione di psicologia » penso.
Mi cambio velocemente, sistemo libri e quaderni sulla scrivania, mi lego i capelli in una coda di cavallo ed inizio a svolgere gli esercizi assegnatimi.
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Ancora non posso credere che dovrò passare il pomeriggio tra i libri per colpa del professor Lee!
Il mio odio per quell'uomo è ormai innegabile.
Accidenti a lui!
Sono così nervosa che anche la mia gatta sembra essersene resa conto.
« Calmati Seulgi » mi dico a mente, cercando di non rovesciare il tè che mi sono appena preparata.
Mi siedo sul divano in salotto e appoggio cautamente la tazza sul tavolino di vetro di fronte a me, per poi accendere la televisione.
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Il mio nome è Kang Seul Gi e ho 17 anni.
I miei capelli sono lunghi, lisci e tinti di arancione acceso.
Originariamente erano scuri, ma quel colore non mi faceva impazzire.
I miei occhi sono neri e il mio sorriso è piccolo ma pronunciato.
Sono nata a Seoul, ma mi sono trasferita in un piccolo appartamento a Daegu, dove frequento il liceo delle Scienze Umane.
Non è stato facile ambientarmici dato che per molte persone non ero altro che una viziata e vanitosa ragazza che viene dalla capitale, ma fortunatamente ho trovato quattro amiche meravigliose con le quali posso comportarmi naturalmente.
Il bene che voglio loro è immenso e tremo al solo pensiero di perderle.
Sono le persone più vicine a me, dato che non abito insieme ai miei genitori...
Non fatevi ingannare da queste mie lamentele, però.
Non sono di certo una ragazza che passa le giornate a piangersi addosso!
A detta degli altri infatti, ho una personalità a dir poco energica e frizzante.
Potrei parlare per ore intere e in certi campi divento estremamente competitiva.
Un mio difetto, poi, è la mia scarsa pazienza.
Non riesco a sopportare a lungo di trovarmi in situazioni che mi mettono a disagio e perdo fin troppo facilmente le staffe, infatti.
