cinque ➳ amo lern jergi

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Il fine settimana passò subito e Lauren ringraziò Dio per questo perché aveva bisogno di parlare con Maia di tutto quello che stava succedendo tra lei e Alycia.

Il lunedì mattina sapeva che Maia sarebbe tornata nella loro stanza solamente per posare i suoi bagagli così Lauren andò direttamente in classe senza aspettarla. Il discorso sarebbe durato troppo e non solamente cinque minuti.

Perciò Lauren trascorse il suo tempo nelle classi che aveva quel giorno: filosofia e storia dell'arte.

Erano le sue materie preferite quindi era abbastanza di buon umore ma c'era qualcosa che l'affliggeva. E non erano sicuramente le materie scolastiche, i suoi voti o i suoi professori.

Era la storia che stava nascendo tra lei e Alycia.

A Lauren non dispiaceva affatto perché Alycia era davvero una brava ragazza, ma la cosa che l'affliggeva di più era quella telefonata che fece a Camila qualche settimana prima dove una bambina rispose.

Dopo quella domanda un sacco di dubbi gli passarono per la mente: forse aveva immaginato tutto, forse il numero era stato affidato a qualcun altro o Camila era ancora viva ma qualcuno o qualcosa non voleva che lei ne venisse a conoscenza.

E quello era il bello perché la sua mente era talmente confusa che a Lauren, a volte, sembrava di essere in una specie di film thriller.

La sua prima classe era alle otto quella mattina, poi avrebbe avuto una piccola pausa e alle nove e mezza avrebbe avuto filosofia fino alle dieci e mezza. Lauren aveva programmato che in quella mezz'ora di pausa avrebbe provato a richiamare Camila.

E così fece.

Alle nove scappò in cortile e si mise al suo solito posto, sotto l'albero all'angolo del cortile, e estrasse dalla tasca posteriore del suo jeans il suo cellulare. Gettò la borsa vicino il tronco dell'albero mentre lei si sdraiò sull'erba fresca.

Digitò il numero, aspettando tranquillamente la segreteria, ma non fu così.

La stessa voce della bambina di qualche settimana fa suonò attraverso il telefono e a Lauren quasi venne un attacco al cuore.

"Pronto? Sono Liah," disse la piccola e dolce voce dall'altra parte del telefono.

"Pronto, tua madre è lì con te?" Lauren cercò di sembrare il più normale possibile.

"Sta facendo la doccia ma dopo posso dirle di richiamarvi," rispose tranquillamente la bambina.

"Tua madre come si chiama?"

"Camila Cabello, tu chi sei?" La bambina sembrava un po' troppo entusiasta.

"Dì a tua madre che sono Lern Jergi," Lauren sorrise al ricordo del nickname che la più piccola le diede nel 2013.

Dopo averle detto il suo nickname, Lauren riattaccò subito. Si sentì mancare l'aria. Camila Cabello, la sua compagna di band, la sua migliore amica, la ragazza di cui era innamorata, era viva.


*flashback*

Eravamo appena scesi dal palco del Neon Lights Tour e come il nostro solito rimanevamo a guardare il concerto di Demi Lovato sotto il palco in un'area riservata ai cantanti che aprivano il suo concerto. Camila era solita stare in mezzo ai fan. Cantava a squarcia gola con loro e quasi, a prima vista, non pensavi che anche lei fosse famosa. Anzi, sembrava una di quelle fangirl sfegatate.

Quella sera mi misi anche io tra i fans mentre Normani, Ally e Dinah cambiavano il proprio outfit da palco in qualcosa di più comodo.

Seguii Camila verso un gruppetto di fans che ci chiamavano e subito gli chiedemmo il loro nome. Una ragazza in particolare chiese a Camila di fare un video per lei.

Io mi misi al fianco della ragazza che intanto sussurrava qualcosa nell'orecchio di Camila, molto probabilmente quello che avrebbe dovuto dire nel video.

"Okay, vai!" Urlò la ragazza.

"I love Lern Jergi!" Disse Camila con il suo solito sorriso dolce e con quegli occhi che ogni persona che stava vivendo il suo sogno possedeva.

E a me in quel momento mancò l'aria. Guardai Camila che poco dopo posò gli occhi su di me e posizionò la sua lingua tra i denti mentre un sorriso ancora più largo di quello di prima si formò sul suo viso.

Lern Jergi era un nome che mi diede durante una Live Stream subito dopo il periodo di X-Factor ma non mi ero resa conto di quanto quel nickname fosse speciale per me fino a quel momento. Ed era qualcosa di incredibile come due semplici parole mi fecero stare bene quella sera.

*fine flashback*


La campanella di fine ricreazione suonò per tutto il cortile, ciò significava che avrei dovuto portare me stessa nell'aula di filosofia. E che molto probabilmente Alycia sarebbe stata lì e mi avrebbe chiesto di sedermi vicino a lei.

Ma Alycia non era lì e ciò mi meravigliò dato che Alycia non saltava mai le sue classi. Soprattutto filosofia, che era la sua preferita. Quindi Lauren passò la lezione seduta vicino Luke, un ragazzo di Chicago che si era trasferito da poco a Miami con la famiglia dato che il padre aveva trovato lavoro lì come agente immobiliare.

La lezione, sorprendentemente, passò subito. Lauren raccolse le sue cose velocemente e si diresse verso la sua stanza per parlare con Maia di tutto quello che stava accadendo.

Passò per il cortile velocemente e entrò nel suo dormitorio, salutò alcuni ragazzi che Justin gli aveva fatto conoscere ad alcune feste ed entrò velocemente nella sua stanza, chiudendosi immediatamente la porta alle spalle.

"Jauregui, hai così tanta voglia di vedermi?" Sentì la voce di Maia risuonare nella stanza.

"Oh, non immagini quanto," sorrise Lauren gettandosi a peso morto sul corpo di Maia che era tranquillamente sdraiato sul suo letto. "Quanto mi sei mancata!"

"Lo so, lo so... ma potresti gentilmente alzarti prima che mi spezzi un rene?" Ridacchiò Maia, cercando di spingere via il corpo di Lauren.

"Io provo a mostrarti affetto e tu è così che mi tratti?"

"Si, se un mio rene rischia la vita," rispose Maia, tirando un sospiro di sollievo appena Lauren si alzò.

"Devo dirti una cosa," sussurrò Lauren sedendosi alla fine del letto.

"Oh merda, spero che tu non abbia fatto sesso con qualcuno nel mio letto!" Quasi urlò Maia.

"Maia, sono seria!" Sbuffò Lauren.

"Okay, okay... dimmi."

"Devo dirti due cose," uno sguardo serio comparve sul viso di Lauren. "La prima è che mi sto frequentando con Alycia."

"Oh, grazie al cielo!" Urlò sollevata Maia, sollevando le braccia al soffitto.

"Che intendi?" La ragazza dagli occhi verdi guardò confusa la sua compagna di stanza.

"È da quando sei arrivata qui che spero che ti togli dalla testa Camila e sì, so quanto questo argomento ti faccia male ma stare dietro a qualcuno che non puoi avere non migliora assolutamente le cose," confessò Maia. "Qual è la seconda cosa che devi dirmi?"

Lauren si guardò in giro per qualche secondo prima di sputare la verità.

"Camila è viva."


A/N: perdonatemi per l'attesa ma ho avuto gli esami di recupero a scuola e sono stata troppo impegnata a studiare le materie in cui avevo il debito.

comunque... CAMREN STA ARRIVANDO

e lasciatemi un commento per farmi sapere cosa ne pensate del capitolo! :)

i'm lost without you ➳ camren Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora