Capitolo 40.

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"Dai baciami ancora"
"Ti voglio adesso"
"Sbrigati Saul"
"Oddio Saul"
Cazzo.
Ogni giorno quelle parole rimbombavano nella mia testa, anche dopo tutti questi giorni.
Io e Saul non stiamo più insieme da 23 giorni e 9 ore, mi sento così stupida a contarli ma non riesco a non pensarci.
Eravamo ad una festa e beh
"Dai baciami ancora"
"Ti voglio adesso"
"Sbrigati Saul"
"Oddio Saul"
Ancora quelle cazzo di parole.
Lo ho letteralmente visto farsi un'altra ragazza. È riuscito a farmi soffrire nel periodo più buio della mia vita. Odio mio padre e lo odierò per sempre perché la vita non mi ha dato l'opportunità di chiarisci prima di farlo sparire da questo mondo in modo così drastico e doloroso.
Per il momento sono a casa di Eleonora che sta con Leonardo il ragazzo che abbiamo conosciuto a Orlando. Le servivano 12 ore di viaggio per trovare un italiano che le piacesse.
Per quanto riguarda Federico lo ho visto qualche volta  qui a casa perché è venuto a salutarmi ma non sono mai uscita.
Mangio poco e non mi sento bene con me stessa quindi odio mostrarmi e non esco, semplicemente questo.
Saul, boh, lo ho visto una volta dalla finestra con una ragazza che camminava, chissà cosa hanno fatto dopo quella camminata, non voglio neanche immaginarlo, alla sola idea rabbrividisco.
Il Saul che mi ha salvato più volte in tutti i momenti della mia vita è lo stesso che mi ha fatto annegare per sempre. Che mi ha fatto soffrire. Buffo no?

"Bea, noi stasera usciamo sei proprio sicura di non voler uscire con noi?" grida Eleonora dal piano di sotto aggiungendo "dai per favore, non mi piace vederti così" ma da parte mia riceve solamente uno "scusa non ne ho voglia neanche stasera" è così per la 10 volta di rassegna ed esce con il suo principe azzurro. Ma che cazzo invento? Il principe azzurro non esiste e mai esisterà.

Mi rigiro nel letto nel tentativo di addormentarmi ma naturalmente non ci riesco, noto che è 00.00 e decido di esprimere un desiderio "voglio essere felice."
Magari potesse realizzarsi.
Una lacrima riga il mio viso ma sono costretta ad asciugarla perché sento il campanello suonare.
Scendo velocemente le scale ed apro la porta, perdo un battito vedendolo.
È Saul e mi sta vedendo conciata così. Non doveva essere così. Io sarei dovuta essere felice senza di lui e ben vestita non con gli occhi rossi e solo un felpone addosso.

"Che ci fai qui?" Dico quasi balbettando
"Ho visto Leonardo ed Eleonora alla mia stessa festa e mi sono preoccupato pensando che stessi a casa da sola, tutto qui"
"Ah!" Ah? Beatrice ma sei seria che cosa cazzo hai appena detto?
"Stavo bene da sola, puoi tranquillamente scoparti Silvia o Lucrezia o si anche Caterina con la quale ti ho visto qualche giorno fa.
"Stai scherzando?"
"No, assolutamente, gli occhi rossi ti fanno pensare ad una ragazza che ha voglia di divertirsi?"
"Non dico questo, dico pensi davvero che mi sarei fatto un'altra ragazza"
"Ti correggo, io non lo penso, tu lo hai fatto, ti ho visto!"
"Ero ubriaco non funziona mai, ma lo ero davvero!
Non sai quante volte mi sono rimproverato per averlo fatto, mi sarei voluto suicidare ma volevo rivedere la tua faccia appena tornato a casa"
"Beh eccola, e sappi che se non è delle migliori è colpa tua" dico tentando di urlare ma mi esce più un sussurro da gattino bastonato, grazie lacrime
"Non devi piangere per colpa mia, non devi" tira un pugno al tavolo
"Quelle ragazze mi servivano per non pensarti ma non le ho neanche baciate, alla sola idea mi sale il vomito, se le avessi baciate o peggio scopate tu avresti potuto farlo con altri ragazzi e alla sola idea di non essere il primo e anche l'ultimo a fare l'amore con te potrei morire" mi dice
"Ma io non sono te" rispondo arrabbiata notando però una differenza, parlando delle ragazze ha usato il termine "scopare" mentre parlando di me "fare l'amore" e anche se lo odio non posso far a meno di sorridere al solo pensiero.

"Io voglio che tu mi perdoni" dice stringendo i pugni, non riesco a riconoscere le persone ubriache quindi mi nascondo il viso con le braccia in tentativo di difesa
"Ma perché ti copri?"
"Avevo paura" balbetto "che tu potessi.." La frase la finisce lui per me "..colpirti?" Annuisco.
"Ma sei per caso impazzita? non lo farei mai e poi mai."
"Mi manchi Beatrice" dice tentando di abbracciarmi per poi notare i tagli che la felpa non ha coperto bene, li accarezza e a quel punto impreco "merda"
"Perché?" Dice con gli occhi rossi
"Volevo soffrire fisicamente tanto quando mentalmente per compensare il dolore" ammetto scoppiando a piangere
"Mi faccio schifo Beatrice, che schifo sono!"
"Ti prego non farlo mai più, se ti faccio del male spariró, cambierò scuola ma promettimi che continuerai a sorridere"
"Continuerò a sorridere solo se tu continuerai a stare con me" dico, sto sbagliando lo so, ma quando è bello sbagliare
"Quindi non ho rovinato tutto, quindi ho speranza?" Domanda accarezzandomi
"Sei di nuovo mia?" Continua a chiedere
"Non ho mai smesso di esserlo!" Dico avvicinandomi ancora di più a lui per poi arrendermi e premere le mie labbra sulle sue
"Riprendo a vivere" sussurra lui sulle mie labbra per poi riprendere a baciarmi

Spazio autrice:
Questa è la vera fine. O meglio il vero inizio.

I can't live whitout you ||Beatrice VendraminWhere stories live. Discover now