Capitolo 16.

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"Dai Beatrice svegliati altrimenti perdiamo l'aereo" grida Eleonora mentre mi scuote per cercare di svegliarmi con scarsi tentativi
"Solo 10 minuti dai" rispondo con voce assonnata, la vacanza è passata troppo in fretta, mi sono divertita tantissimo con i miei amici, li ho conosciuti meglio e ho scoperto aspetti di loro che non conoscevo.
Non voglio tornare a Bologna ma sono contenta di rivedere mio padre dovrebbe essere all'areoporto all'atterraggio dell'aereo, mi ha fatto star male ma è mio padre e io ho bisogno di lui.
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*14.30*
"Si prega di spegnere gli apparecchi elettronici" continuava a blaterare quella vocina femminile prima della partenza del secondo aereo.

Il volo sarebbe stato abbastanza lungo quindi decido che avrei dormito. Tanto per cambiare.

*17.00*
"Ma ciao amore" mi dice una voce dolce mentre mi bacia dolcemente
"Quanto manca?" domando sbadigliando accoccolandomi a lui
"Non troppo" mi dice Saul
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Tra film. Pisolini e abbracci si fanno le 19.40 e atterriamo a Bologna. Non vedo l'ora di vedere il mio papà. Così prendo i bagagli e corro verso l'uscita guardo in giro ma non lo vedo. Lo chiamo ma non risponde. 'Sempre il solito' penso tra me e me. Sento gli occhi che mi si gonfiano. Perché avrebbe dovuto illudermi. Saul mi abbraccia da dietro e sussurra
"Amore arriverà tranquilla" annuisco alla sua affermazione e lo abbraccio

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Siamo sul pulmino che ci riporta a casa. Ricordo di aver spento il telefono dopo l'ultima chiamata che ho fatto a papà. Così lo accendo.

Guardo la schermata e noto un messaggio da un numero che non riesco a visualizzare, prendo coraggio lo apro e leggo:

"Se vuoi rivedere tuo padre devi venire a 'Via Stresava 145' alle 22.00, da sola. Ho piazzato le telecamere se noto che sei accompagnata beh il tuo papà non resterà vivo."

Termino e sgrano gli occhi. Rabbrividisco. Una paura immensa mi assale. Rimugino pensando al messaggio per tutto il tragitto e decido di non proferirne parola con nessuno.
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Il pulmino si ferma davanti casa mia e noto che sono le 21.30, ho poco tempo. Sono decisa ad andare. Non posso lasciare mio padre da solo. Non pensò lui per me lo avrebbe mai fatto, ho una paura indescrivibile ma prendo coraggio, indosso una tuta nera e lascio il cellulare a casa per paura che il personaggio del messaggio possa requisirmelo e inizio a correre.
Tengo la via ben a mente e quando svolto a destra mi rendo conto di essere nel luogo dell'appuntamento. Mi incammino verso una casa abbandonata, che più che casa mi sembra una legnaia.
Busso alla porta tremolante e mi accorgo della presenza di un' ombra dietro di me.
Non faccio in tempo a voltarmi o a gridare che mi mette una mano sulla bocca.
Inizia ad annebbiarmisi la vista. Quasi non riesco a vedere e poi scivolo a terra priva di forze e ora è buio. È TUTTO COMPLETAMENTE BUIO.
Continua...

Spazio autrice:
Tan tan tan.
Cosa accadrà? A presto.
Carlotta❤️.

I can't live whitout you ||Beatrice VendraminDonde viven las historias. Descúbrelo ahora