Capitolo 25.

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"Tutto inizió un pomeriggio, ero piccolo, ma lo ricordo bene, mio padre era tornato ubriaco marcio da 'lavoro', a 10 anni sei in grado di capire poche cose ma alcune le capisci e io in quel momento avevo realizzato che mio padre, non era stato a lavoro, non era stato con i suoi colleghi, non sapevo cosa aveva fatto, ma non era solo ubriaco ci stava qualcosa in più qualcosa di strano, continuavo a fargli domande ma lui non rispondeva, traballava e dava continuamente di stomaco, dopo una ventina di minuti ho iniziato a chiamare mia mamma al telefono che è tornata a casa immediatamente, quando mio padre si è ripreso hanno fatto delle ricerche e sono arrivati perfino ad interrogarlo, mi ricordo quel 27 maggio come se fosse ieri la polizia aveva finito di interrogare mio papà che aveva confessato, quella parola suonava strana ad un bambino di ormai 11 anni, la situazione era durata un anno e quando il poliziotto aveva nominato quel "signora suo marito è indagato per omicidio, ha ucciso la sua amante da cui aveva avuto una figlia", non avevo capito bene, tutto suonava così strano. Mia mamma era semi-svenuta e io ero traumatizzato, settimane dopo mio papà è stato portato in carcere e io ho iniziato a fumare. La pratica era durata parecchio e io ero un ragazzo dodicenne anche abbastanza sveglio. Non vedo mio padre da quel giorno e non ho mai saputo nulla di mia sorella, beh fino a due giorni fa, sono stato contattato dalla sua famiglia adottiva, lei è un anno più piccola di te e ha voglia di vedermi, non sono pronto per essere fratello e mia mamma non è pronta per accogliere la figlia dell'uomo che la ha tradita per 9 anni, per questo è partita. Non volevo metterti in questa situazione perché è abbastanza particolare e ti giuro mi dispiace averti mentito ma non sapevo cosa fare. Devi provare a capirmi Beatrice. Tenta di farlo per favore" dice tutto d'un fiato prendendomi le mani.
"Mi sento stupida non sono riuscita a capire nulla, volevo starti vicina ma me lo hai impedito, perché?"
"Tu mi sei stava vicina pur non sapendolo ti rendi conto, mi fai stare così bene Beatrice, volevo solo proteggerti" mi dice avvicinandosi
"Okay, scusa, forse ho sbagliato io" dico mordendomi il labbro
"Non hai sbagliato" dice poggiando una mano sul labbro che mi stavo torturando
"Devo riposare meglio che vado a dormire" dico scoccandogli un bacio per poi incamminarmi verso casa mia
"Dove vai?" Dice Saul poggiandomi una mano sulla spalla
"A riposarmi te lo ho detto"
"Pensi davvero che ti lascerei andare a casa da sola"
"Perché non posso?"
"Vuoi lasciarmi solo?" Mi domanda
No assolutamente no voglio stare con te dico tra me e me
"No non voglio" dico mordendomi nuovamente il labbro
"Così mi farai impazzire" dice Saul alludendo al labbro
"Posso stare con te allora?" Domando
"E me lo stai anche chiedendo?" Mi risponde

*in casa*

"Mi dispiace" dico mentre lo abbraccio
"Vieni qui" dice facendomi cenno di sdraiarmi accanto a lui

*attenzione da qui in poi i protagonisti avranno rapporti intimi, se siete facilmente impressionabili vi consiglio di non leggere (non è nulla di sconvolgente ma dovevo avvertire) buona lettura a chi è rimasto*

"Non andartene più, le prossime volte lasciami spiegare" mi sussurra
"Lo farò" dico mettendomi a cavalcioni sulle sue gambe
"Sei decisamente molto ingenua Beatrice" mi dice attaccandosi al mio collo per poi succhiare la parte lasciandomi un segno che sa di 'è mia'
Mi avvicino anche io al suo collo e ripeto la sua mossa lasciandogli baci umidi anche vicino all'orecchio
"Non riuscirò a resistere" mi avverte per poi baciarmi con foga
"Cosa intendi?" Domando staccandomi solo per un secondo dal bacio
"Mi stai provocando" mi risponde stringendomi ancora di più al suo petto
"Non era mia intenzione" dico continuando a baciarlo, la cosa mi piace, sono terrorizzata ma cerco di non darlo troppo a vedere
"Sei impacciata ed  estremamente sensuale Beatrice, come sono fortunato ad averti, perché sei mia vero?"
"Sono tua Saul, tua" rispondo
Piano piano mi sfila la maglia e lo stesso faccio io con la sua, la stessa cosa facciamo con i pantaloni e con l'intimo
"Sei sicura di volerlo" mi domanda
"Sicura" ammetto
Così piano piano entra in me e inizialmente sta immobile per farmi abituare all'intrusione e successivamente inizia a muoversi e il dolore diventa piacere
"Ti faccio male" mi domanda dopo poco
"No" rispondo muovendomi
Le nostre parole si trasformano in gemiti che urlano il nostro nome, andiamo avanti per più di due ore e successivamente sfiniti ci addormentiamo abbracciati.

*due ore dopo*

"Non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto farlo con te"
"Ah sì?"
"Beh pensavo fossi meno brava"
Arranco
"Ti ho fatto male?" mi domanda coprendomi con le lenzuola
"No mi hai fatto bene" dico massaggiando dolcemente il succhiotto che gli ho lasciato sul collo
"Non sai quanto me ne fai tu" dice per poi baciarmi

Spazio autrice:
Non so quanti di voi hanno letto tutto il capitolo però voglio sclerare con quei pochi. Waaaaaa. Sto provando a fare capitoli più lunghi ma meno frequenti per non annoiarvi e portarvi qualcosa di concreto. Detto questo, Spero vi sia piaciuto il capitolo. Un bacio immenso e un grazie altrettanto grande. A presto..!
Ps. Buone vacanze e in bocca al lupo per chi ha gli esami come me.
                                                                           Carlotta❤️.

I can't live whitout you ||Beatrice VendraminWhere stories live. Discover now