14 -Hey Everybody

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"Michael alzati cazzo, la sveglia ha suonato un quarto d'ora fa." Un cuscino mi piombó dritto sulla testa ancora affondata nel cuscino.
"Non mi voglio alzare, Calum." Lo stomaco mi dava ancora un certo fastidio, e sinceramente per come si erano messe le cose con Luke volevo solo rimanere a letto, breaking bad in streaming e una vaschetta di gelato, possibilmente non scaduta.
"Fa come vuoi." Sbuffó Hood uscendo dalla stanza. Il silenzio tornó ad incombere, riuscivo a sentire solo la voce di Ashton che canticchiava bad romance di Lady Gaga nel bagno. Allungai leggermente la mano verso il pavimento afferrando il mio cellulare, si, lo so, era il posto sbagliato per un cellulare ma non avevo un comodino io. Aprii gli occhi e feci una smorfia per via della luminosità del cellulare, lo sbloccai, nessun messaggio. Luke mi odiava. Ne sono sicuro. Posai di nuovo il cellulare per terra, e mi rimisi a dormire come prima, anche se in realtà non avevo intenzione di riaddormentarmi sul serio.
"Hey Mike, sei ancora lì? Calum non ti ha già buttato giù dal letto?" Voltai la testa verso Ashton aprendo gli occhi.
"Ci ha provato, ora è uscito."
"Non hai dormito nemmeno ieri sera?"
"No."
"Pensavo fossi abituato al sonno."
"Non è solo per l'insonnia, Ash. Non ho voglia di uscire fuori sotto la luce del sole a socializzare."
"Oh wow...è successo qualcosa Mikey?"
"Non chiamarmi così."
"Non evitare la mia domanda."
"Si."
"Si cosa?"
"Si, è successo qualcosa." Irwin si venne a sedere accanto a me, e io mi misi seduto rannicchiando le gambe per dargli spazio.
"Cosa?"
"Non ho detto di volerne parlare."
"Oh okay..." la sua espressiome s'incupì leggermente, Ashton adorava parlare, con chiunque che fosse, adorava rendersi utile.
"Luke." Sospirai incrociando le braccia al petto.
"Che è successo?" I suoi occhi verdognoli guizzarono su di me, con quella piccola scintilla positiva sempre presente.
"Ieri mattina mi sono dichiarato."
"Ohmiodiodavvero?" Si sporse col busto verso di me, col fare di una ragazzina in preda agli ormoni.
"Credeva fosse uno scherzo. Mentre parlavamo è arrivata Nicole, così mi aveva dato appuntamento più tardi, ma io l'ho mancato perché dormivo."
"Ohw...e ora?"
"Ha ignorato i miei messaggi, credo sia arrabbiato, ed ha ragione."
"Ma Mikey-"
"Non chiamarmi così."
"Michael -alzò gli occhi al cielo scocciato, per poi addolcirsi di nuovo- basta spiegarglielo, non può essere arrabbiato per una cosa del genere, non è colpa tua in fondo. Dai ora alzati, su"


Strisciavo i piedi sulla ghiaia, le mani in tasca e una postura curva verso il basso. Stamattina Calum mi aveva buttato giù dal letto contro la mia volontà, questo era il mio modo di dirgli che l'odiavo momentaneamente. Luke non aveva risposto ai miei messaggi ieri.
"Michael raddrizzati, non fa bene alla tua schiena." Sbuffai ed acquistai una postura adeguata.
"Scusa mamma Ashton... Ma dov'è Calum?" Era un decina di minuti che camminavo fissando i miei piedi, quindi avevo notato solo ora l'assenza del finto cinese.
"È andato a chiedete scusa alla ragazza di ieri, anche se credo più volesse cercare di rimorchiarla di nuovo." Anuii leggermente, tornai a guardare di fronte a me e sorrisi spontaneamente. Luke era lì, cioè qui.
"Michael..." si avvicinò a me senza guardarmi in faccia "...Ashton, non è che ci lasceresti soli per un secondo?" il riccio annuì, continuando il suo cammino verso la mensa.
"Luke, senti, mi dispiace tantissimo per ieri io-"
"Ho sentito del tonno avariato, sta tranquillo." Mi accennò un sorriso stanco.
"Quindi ora, vorresti provare a st-"
"No, no, no, frena Clifford." Clifford. Da quando mi chiamava per cognome? "Ti ho scusato per ieri, non ho detto che ti credo, anzi, ho riflettuto ancora meglio ieri e ti credo ancora meno."
"Luke come puoi credere che sia uno scherzo?"
"Non ha senso Michael, non mi conosci, e te ne sei uscito con questa cosa esattamente quando ho fatto coming out! Vuoi farti una scopata? Bene, non con me però." Il suo tono era stranamente duro, perché reagiva così?
"Luke io non voglio farmi una scopata, tu mi piace..." Mantenevo un tono di voce basso, non mi sembrava il caso di urlare.
"Smettila di sprecarti con me, sicuramente troverai qualcuno pronto ad aprire il culo per te,o viceversa,non so come preferisci... Oh insomma, hai capito il punto." Trattenni un risatina, Luke imbarazzato e confuso era adorabile.
"Ci tengo di più di una semplice scopata, Hemmings."
"Non è vero Michael, non ci tieni così tanto a me, nessuno ci tiene..." L'ultima parte della frase fu sussurrata, poi si girò e se ne andò. Non lo fermai, era inutile, non si sarebbe girato. Devo trovare un modo per fargli capire che non sto scherzando, mi guardai in torno, la panchina. Ci salii sopra velocemente e feci un fischio rumoroso, Luke si voltò, tutti quelli presenti nella piazzetta lo feceri, vedevo anche Ashton da lontano guardarmi.
"Hey! Tutti quanti!  Ascoltatemi!" Luke si avvicinò velocemente a me.
"Michael che stai facendo?" Sussurrò guardandomi.
"Vorrei rendere pubblica e ufficiale una cosa." continuai a parlare ad alta volce imperterrito.
"Io, Michael Gordon Clifford, dichiaro di essere inn-" Uno sttattone mi tirò giù da lì sopra, lo stesso biondo chr un secondo prima mi aveva mandato praticamente a fanculo, ora i stava portando lontano dalle persone mentre mi premeva una mano sulla bocca.
"Cosa cazzo credevi di fare?!" Il suo tono era infuriato, cone il suo sguardo.
"Ti volevo dimostrare che non scherzo."
"Non è così che mi farai cambiare idea Michael, io...tu non capisci, non puoi capire."
"Allora spiegamelo e fammelo capire."
Lui scosse la testa ridacchiando.
"Non funziona così Clifford,non ti apriró il mio cuore permettendoti di prendermi meglio in giro."
"Ma Luke..."
"Basta,ti prego solo di smetterla con questa storia."


HELLOU
What a sad capitolo,i know.Bhe almeno avete scoperto un nuovo lato di Luke in questo capitolo...
Mi dileguo,alla prossima.
-Giu

Insecure;Muke [COMPLETA]Kde žijí příběhy. Začni objevovat