Capitolo 12

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Sylvia's POV:
"Ce la fai?" la voce di James interruppe il mio sogno ad occhi aperti
"Uh.. Si" gli risposi, nel tentativo di concentrarmi.
Erano già le due meno un quarto, ma fortunatamente avrei dormito direttamente lì quella notte. Anche lui sembrava stanco, cosa che mi fece intenerire.
Stava disegnando un passerotto sull'angolo del suo foglio.
"Mi insegni?" gli chiesi come una bambina piccola, spezzando il silenzio che si era creato nella stanza
"A fare che?" mi rispose lui, con aria addormentata
"A disegnare i passerotti" gli risposi indicando quel piccolo uccellino poggiato sulla prima riga del foglio.
"Va bene, ma adesso andiamo a dormire" mi disse sorridendo ed alzandosi.
Lo imitai e lui mi fece cenno di seguirlo.
Mi portò al piano di sopra, in una stanza in fondo al corridoio, sulla sinistra.
"Vieni" mi disse entrando nella stanza ed uscendo un plaid da una cassettiera "Ecco, se hai freddo puoi mettere anche questo.." mormorò e poi disse "Non puoi dormire vestita così... Aspetta"
Si girò ed andò dritto verso la stanza di fronte, accese la luce, sentii il rumore delle ante di un armadio e lo vidi tornare con un maglioncino bordeaux, di almeno tre taglie più grandi della mia.
"Con questo non dovresti sentire freddo stanotte"
"Grazie" sussurrai dandogli un bacio sulla guancia... Avevo esagerato?
"Per qualsiasi cosa, io dormo nella stanza qui di fronte... Non farti problemi ad entrare"
"Grazie" dissi di nuovo, sorridendogli e sendendomi sul letto. Lo guardai entrare nella sua stanza, aveva lasciato la porta aperta.
Socchiusi la mia, per potermi cambiare.
Sfilai la maglia, la gonna e le scarpe e mi misi il maglione di James.
Mi arrivava poco sopra le ginocchia, ma era veramente lungo di maniche.
Riaprii la porta e vidi James a torso nudo, con solo dei pantaloni del pigiama grigi addosso
"Merda" pensai fra me e me. Almeno non mi aveva vista.

Ormai era almeno mezz'ora che cercavo di dormire, ma i tuoni non me lo permettevano.
"Forse dovrei chiedere a James se posso dormire con lui.." pensai fra me e me, combattuta. Proprio in quell'istante sentii qualcosa salire sul letto e, colta di sorpresa, mi feci scappare un urlo spaventato.
Mi spostai immediatamente, cercando di dare un nome alla cosa che mi aveva fatto strillare in quel modo, e.. "Sammy!"
Sammy era il gatto preferito di James, lo aveva sin da piccolo. Un gatto rosso ed obeso. Lo accarezzai, tranquillizzandomi, ma a quanto pare qualcuno aveva sentito il mio urlo

James' POV:
Era almeno mezz'ora che cercavo di prendere sonno, ma non riuscivo a togliermi Sylvia dalla testa.
Non volevo che avesse freddo o fosse spaventata, ma non potevo neanche entrare nella sua stanza senza motivo...
Cercai di calmarmi "Dai, James... Se ci fosse stato qualche problema sarebbe venuta da te" pensai nel tentativo di chiudere gli occhi e smetterla di pensare a certe stupidaggini.
Dopo un po' che pensavo iniziai a prendere sonno e rilassarmi, ma... "Sylvia!" pensai, allarmato. L'avevo sentita urlare!
Mi alzai immediatamente dal letto, raggiungendola subito.
Appena entrato nella stanza la vidi rannicchiata in avanti, sulle ginocchia, che accarezzava Sammy.
"Forse è stato lui a farla spaventare" pensai, dandomi una spiegazione e sedendomi sul letto, davanti a lei, sorridendole
"Mi ha fatta spaventare" si giustificò lei, imbrazzata e raddrizzandosi
"Si, ti ho sentita" le risposi cercando di nascondere una risata poco rispettosa.
Non parlammo, nè io nè lei.
"Non ti ho ancora chiesto una cosa"  le dissi, rompendo quel silenzio frastornante
"Cosa?"
"Tu ce l'hai il ragazzo?"



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Eeeeeh James😏
Spero vi stia piacendo la fanfiction!
Lasciatemi qualche commento se vi va, mi farebbe piacere sapere cosa pensate di ciò che scrivo😊
Baci! X
-S

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