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<<Quindi, praticamente, hai spinto Isabelle con troppa forza e lei ha sbattuto contro il muro alle sue spalle. Però non volevi farle del male, giusto?>> il preside riassume ciò che Mirko gli ha detto fino ad ora alzando un sopracciglio, e lui si limita ad annuire.

È evidente che il preside fa molta fatica a credergli, del resto anche io non sono sicura al cento per cento del fatto che non volesse farmi davvero del male.

Anche se vorrebbe interromperlo, gli lascia lo stesso finire il suo discorso, e Mirko dovrebbe ritenersi davvero fortunato perché, nonostante ciò che ha combinato, siamo ancora qui ad ascoltarlo.

Si è cacciato davvero in una brutta situazione!

Rischia, infatti, di essere sospeso o, peggio ancora, espulso.

La colpa, però, è solo ed esclusivamente sua: non c'entra nessun altro.

Nonostante tutto, devo ammettere che se venisse espulso o sospeso, forse, un po' ci rimarrei male: alla fine è appena arrivato in questa scuola, e non credo che sia opportuno ricorrere a dei provvedimenti così duri solamente perché mi ha spinta contro un muro.

In fin dei conti è solo questa la sua colpa, poi sono stata io che ho perso l'equilibrio e mi sono fatta male al braccio sinistro.

<<Isabelle, te che ne pensi? Secondo te si merita la sospensione? Oppure no?>> mi chiede il preside ad un certo punto, interrompendo i miei pensieri.

Prima di rispondergli mi prendo del tempo per riflettere: parlerò quando mi sentirò pronta e, soprattutto, quando avrò ben chiare le idee e tutto ciò che voglio dire.

Sospiro, rendendomi conto che mi trovo di fronte a una scelta più difficile di quanto credessi: se dicessi al preside che Mirko non dovrebbe essere sospeso, in un certo senso farei un torto a Martina perché sarebbe come se, in fondo, lo appoggiassi.

Ma, allo stesso tempo, se affermassi che Mirko dovrebbe essere sospeso dalle lezioni, direi una cosa che in realtà non penso affatto.

La situazione è molto più complicata di quanto credessi!

All'improvviso mi viene in mente un'ottima idea, che sarebbe un buon compromesso tra le due opzioni che mi ha dato il preside.

Inoltre, non mi metterebbe più nella condizione di dire per forza qualcosa di cui non sono completamente convinta, per cui decido di comunicargliela immediatamente.

<<Allora... Non sono sicurissima del fatto che Mirko non volesse farmi del male, però voglio lasciargli il beneficio del dubbio. Diciamo che è sia molto probabile che volesse sul serio farmi sbattere contro il muro, sia che non lo volesse, e che quindi, invece, l'abbia fatto commettendo un errore. Ma, in entrambi i casi, mi sembra eccessivo prendere un provvedimento così duro nei suoi confronti, come la sospensione dalle lezioni o l'espulsione dall'istituto, considerando anche che è appena arrivato. Comunque sia, affinché non si verifichino nuovamente episodi simili, propongo, sempre se lei, preside, è d'accordo con me, di far cambiare classe a Mirko, perché sicuramente non andremo mai d'accordo ed è molto probabile che litigheremo ancora nel caso rimanessimo compagni di classe.>>

Il preside sembra pensarci un po' prima di rispondermi.

Non è una scelta semplice, affatto, ma spero davvero che decida di spostare Mirko in un'altra classe, così Martina potrà lasciarsi il suo ritorno alle spalle.

Conoscendo com'è fatta, sicuramente non ci metterà molto a dimenticare questa giornata.

Lei è davvero una ragazza molto forte, più di quanto possa sembrare.
<<Credo che questo si possa fare. Ora devo solo preparare dei documenti per cambiarlo di sezione e decidere in che classe spostarlo, e il gioco è fatto. Già dalla prossima settimana non sarete più nella stessa classe, okay?>> ci comunica.

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