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Jace pov's

Io e Madison siamo in camera mia a vedere un film, veramente il film lo sto seguendo solo io mentre lei è rifugiata nel mio petto . A metà film circa la porta di camera mia si apre. Io non mi giro tanto è mia madre ma sento Madison irrigidirsi tra le mia braccia e balzare sul letto ... Mi giro e vedo quel puttaniere di mio padre che guarda Madison malissimo quasi con .... Odio? Ma che cazz ?
" Jonathan Christopher non pensavo di trovati con una puttana " sputa acido. Mi giro verso la mia principessa e vedo che lo fissa con occhi persi e pieni di lacrime non ho neanche il tempo di incazzarmi con il mio donatore di sperma perché non si può definire padre un uomo così ... Comunque neanche il tempo di incazzarmici per come ha trattato la mia principessa che lei corre via ... Io non capisco ... Le ha dato della puttana però non pensavo reagisse così

Prendo mio padre per il colletto della camicia e lo sbatto di schiena nel muro e gli sibilo in faccia "hai visto che hai fatto stronzo" il suo ghigno si allarga basta non ce la faccio più gli mollo un pugno sulla mascella e una gomitata sul naso , sento il rumore di ossa rotte e fiumi di sangue scendere fino a terra ..."ben ti sta coglione di merda"

Madison pov

Corro.

Corro via.

Corro via da quella casa.

Corro via dai miei fottuti problemi.

Perchè tutti i problemi che da qualche mese credevo si fossero estinti insieme alla mia solitudine riappaiono nel giro di poche ore e la persona che in questo momento vorrei fosse con me non riappare ... Perché mi ha abbandonata ... Perché da un giorno all'altro mi ha abbandonata senza neanche salutare.

Era la persona che nella mia vita buia, spenta trovava quella piccola luce che usi come ancora per andare avanti e non sprofondare e non riemergere mai più.

Hanno deciso di mettere fine ad una vita così. Su quelle fottute striscie pedonali di quella maletta via in quel così buio giorno .

Quel giorno io sono morta anche io, soffocata dalle lacrime che impegnavano il mio viso. Ho toccato il fondo e sono rimasta in apnea mer molto tempo.

Al funerale un uomo incappucciato mi è passato vicino e mi ha lasciato un bigliettino con scritto

Uno scambio di persona. Mi dispiace.

Quello scambio di persona mi era costato vedere quegli occhi verdi-blu spenti senza vita su una strada talmente fredda e silenziosa che si sentivano solo le grida del mio cuore lacerato che non poteva essere mai più riparato da nessuno.

Mi era costato non vedere più quel viso sorridente che rendeva la mia vita più sopportabile.

Mi era costato non sentire più la sua voce soave e calma che mi rassicurava dopo tutte le mie sofferenze.

Mi era costato non avere nessuno accanto che dopo tutto mi curava fisicamente ed interiormente.

Mi era costato non avere più il suo caldo respiro sul mio collo quando la sera entrava dalla finestra della mia lurida camera e si metteva accanto a me su quel singolo letto e mi abbraccia durante una notte in cui regnavano solo i mie incubi che nella parte peggiore poi mi riportava alla realtà.

Mi era costato tutto.

Non avevo più la mia ancora.

Non avevo più il mio ancora.

"Mi dispiace "

Dopo tutto il dolore mi aveva portato al limite .

Le punizioni di Karmen.

Le sofferenze psicologiche di Dominic.

Gli stupri continui.

E nessuno che ti rialzava, ti spingeva sulla tua carrozzella e ti diceva che sarebbe andato tutto bene mi aveva portato al limite.

In quei momenti correvo in bagno e facevo molti tagli sulle braccia sperando che quella fosse la volta buona per farla finita e puntualmente svenivo nella pozza di liquido denso e rosso che era sul pavimento ma non ci riuscivo.

Al punto di rottura sono arrivati loro quando ho incontrato gli occhi di tutti quei ragazzi attenti a scavarmi dentro ma continuare a sorridere che mi hanno insegnato che con il sorriso vero puoi abbattere anche i muri anche senza sapere niente di me , che mi hanno accolta li , quel giorno senza vedere la mia cartella , che mi hanno fatto ritornare di nuovo i miei occhi verdi e non grigi come erano ormai da tempo , che mi hanno tirato un po fuori da quel mare in tempesta e mi hanno accolto dentro la loro barchetta nel loro calmo mare. Ma le mie onde mi hanno travolto di nuovo e non credo riuscirò a riemergere ancora

Avevo una seconda possibilità e la ho sprecata ...

Corro.

Continuo fino a casa dove sono sicura che non c'è nessuno i ragazzi avevano un'intervista.
Entro dentro casa e lancio un grido disperato e continuo a correre fino al bagno e prendo l'oggetto e riesce ad infliggermi dolore ma contemporaneamente annullare  un po la sofferenza che si è impossesto ormai , di nuovo , totalmente del mio gracile corpo.

1
2
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A terra c'è una grande pozza di sangue che esce da sotto la porta ...
Poi 1
2
3 colpi
E la pallida porta del bagno cade a terra.

Jack G è accanto a me e mi tiene i Polsi "basta ti prego ... non piangere " mi tira a se. Prende delle bende e mi fascia i polsi. Appena finito lascia due baci sulle ferite e dice "bacino miracoloso" lo guardo trattenendo un sorriso. Lo nota e dice "Me lo diceva mia madre, quando ero piccolo e cadevo, dopo avermi curato. " Mi prende in braccio -capisce che sono debole - e mi lascia sul letto. Quando sta per uscire dalla camera dico "puoi rimanere a dormire con me se vuoi '' si gira e corre verso il mio letto e si stende vicino a me prima di addormentarsi mi domanda " domani mi racconterai ? " non posso più nascondergli più tutto devo aprirmi con lui , mi fido di lui domani gli racconterò un pezzo della mia vita "si ... però andremo a gradi, non ti racconterò tutto in una volta e lo farò solo se mi giuri che lo terrai per te e non lo racconterai a nessuno neanche i ragazzi... okay?" "Si te lo giuro... buona notte mia principessa" "buona notte jack" e mi attira a se come per proteggermi dal male del mondo come per farmi da scudo al mio cuore ormai lacerto irreparabilmente.
E ora ho capito...

Non sono sola.

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