CARA

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Potevo sentire il mio cuore pulsare, velocemente. Mille lacrime rigano il mio viso. Urlo.
Le lacrime entrate in contatto con le ferite bruciano. Troppo per essere contenute in un espressione fredda, senza emozioni. L'espressione dell'uomo difronte a me cambia. Da furioso si tramuta in soddisfazione, soddisfazione per essere riuscito ad ottenere una reazione da parte mia. Ma al momento non devo preoccuparmi per me, bensì per la donna stesa inerme sul pavimento. Mi avvicino, allungo una mano per raggiungerla ma la distanza sembra non diminuire mai.
Mi risveglio sentendo una superficie morbida e calda tracciare piccoli cerchi sulla guancia. Sbatto più volte le palpebre per abituarmi alla luce che è puntata sul mio viso. Alzo la testa accorgendomi di essere appoggiata alla spalla del ragazzo riccio. Appena incontro il suo sguardo una sensazione di pace e calma mi pervade. "Dormi ancora un po che tra un ora circa arriviamo!" Sussurra.
Provo a chiudere gli occhi ma le immagini del mio incubo mi si ripresentano.
Il mio corpo viene scosso da un singhiozzo potente. Mi aggrappo alla maglietta di Harry mentre le lacrime ricominciano il loro lento percorso.
Il pollice di Harry passa sotto i miei occhi cercando disperatamente di fermare le lacrime.
Mi siedo composta sul sedile di pelle. Non ce la faccio più.
"C'è un parrucchiere nelle vicinanze? " chiedo di getto.
Harry mi guarda confuso per poi dire "si ci stiamo passando davanti ora"
Apro la portiera mentre la macchina si ferma di botto.
Con i soldi mi dirigo verso la cassa all'interno dl negozio.
"Vorrei togliere la tinta per piacere!"esclamò. Devo dare una svolta alla mia vita. Si parte dalle cose più banali, come i capelli, per poi arrivare alla questione di mio padre.
Una volta terminata "l'operazione" osservo il risultato ottenuto e vedo che non è niente male. Mi mancavano i miei capelli biondo platino.
Ritorno in macchina. Mi siedo "scusa per la brusca interruzione" dico io.
Ma mia sorella, acida come sempre risponde " non me ne forte niente delle tue scuse". Resto interdetta per un momento. Come si permette di parlarmi così quando scommetto che lei non ha passato nemmeno una minima parte di ciò che definisco inferno.
Indignata ribatto "sicuramente le scuse non erano dirette a te."
Harry, avendo forse notato la tensione aumentare tra loro si impose. "Ok ok che ne dite se continuiamo il viaggio in santa pace?" Ancora con il sangue che mi ribolle nelle vene mi volto per osservare il paesaggio al di fuori del finestrino.
Ad un certo punto sento un sospiro scontrarsi contro il mio collo provocandomi milioni di brividi che si propagano lungo tutto il corpo. Un sussurro spezza il silenzio creatosi nel veicolo"sai sei bellissima adesso...anche prima lo eri ma adesso. ..sei wow" sento un rossore propagarsi sulle mie guardie infiammandole.
"E quando arr-" la sua frase viene interrotta da mia sorella che ribatte stizzita "È solo una stupida verginella che si diverte a fare la cattiva ragazza: ma il mondo non è tutto rose e fiori carina. Sai non tutti siamo degli sfigati senza un briciolo di rispetto per se stessi e senza palle" sento gli angoli degli occhi inumidirsi, lacrime copiose si accumulano agli estremi degli occhi impedendomi di avere una vista del tutto nitida.
Non mi conosce, non sa niente delle mie esperienze, non sa se sono vergine o meno, non può dire un cazzo.
E quando le parole sono sulla punta della lingua, pronte a scivolare fuori ecco che, Harry, come un angelo custode, inizia a difendermi "Ma si può sapere che cazzo ti prende? Eh?! Chi ti credi di essere tu che ti permetti di esprimere un giudizio su di lei?! In questi anni non ci sei mai stata per lei quindi non giudicarla! E poi meglio vergine che troia" rimasi senza parole. Nessuno mi aveva mai difeso in quel modo, con così tanta convinzione. Per tutta risposta Harry ricevette, dalla rossa una faccia incredula quasi schifata, mentre da me si guadagnò un sonoro bacio sulla guancia seguito da un forte abbraccio. A quel gesto rimase, inizialmente congelato letteralmente sul posto mentre in seguito ricambio l'abbraccio. E fú li tra quelle braccia che potei dire di essere veramente a casa.
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Falling Deeper di @thehowlingwind

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