Capitolo 28

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Siamo a scegliere la mia auto con Jake dopo aver lasciato Trevis e Silvia a battibeccare.

Entriamo nell'immenso salone di auto usate e iniziamo a dare uno sguardo.

''avete bisogno d'aiuto?'' un uomo sulla trentina si palesa davanti a noi tutto sorridente e cordiale.

Sto per rispondergli di sì quando l'orso delle caverne dietro di me sbotta ''no, altrimenti te l'avremmo chiesto'' arrossisco mentre mi volto a guardarlo male ''invece sì, abbiamo bisogno proprio di una mano''.

Ci guarda come se fossimo pazzi, poi dopo aver lanciato uno sguardo infastidito a Jake si concentra su di me ''ciao, benvenuta. hai in mente qualcosa di particolare?'' mi chiede gentilmente ''sinceramente no. Vorrei un auto che mi dia meno problemi possibili e che funzioni abbastanza da portarmi al lavoro'' ride ''vieni allora, diamo uno sguardo. Prego..'' mi fa passare avanti a lui e io faccio cenno a Jake di seguirmi.

In due secondi è accanto a me, mi passa il braccio intorno alla vita ''perché dobbiamo dare ascolto a questo coglione?'' fortuna me lo dice sull'orecchio ''Jake ci lavora qua. Magari ci capisce più di te e me messi insieme, che dici?'' ''ne dubito fortemente. Si chiama Pappagallo di cognome. Cosa potrà mai capirci  di auto?''.

Ci rinuncio.

Nel giro di quasi un ora il tipo mi fa vedere vari modelli, ma sinceramente non me ne convince neanche uno.

Il tutto è reso più complicato da Jake che lo corregge ogni volta che inizia a ragionare sulla potenza del motore e cose varie.

Ormai si stanno sfidando su chi ne sa di più, senza tener conto che a me non me ne frega niente ...oltre a non capirci un fico secco.

Vorrei dire al signor Parrot di smetterla, perché ha davanti una persona testarda, che studia ingegneria meccanica e che vuole avere sempre l'ultima parola.

Ma sono uomini ed è inutile perderci tempo.

''qualcosa del genere? È molto sicura come auto oltre che molto alla moda'' mi chiede mentre mi mostra un'utilitaria ultimo modello ''mmmh costa troppo per il mio budget..e.. e poi non è che mi interessi molto se va di moda o meno'' ''Isa non farti problemi di questo genere, sai che non mi farei scrupoli a pagare quello che resta'' ''lo so Jake. Ma voglio comprarmela da sola la MIA AUTO'' sta per ribattere ma lo fermo ''non discuto, per favore.. ti prego. Non insistere'' sospira e annuisce.

Miracolo.

''mi sembra di capire dall'accento che tu sia italiana'' annuisco ''esatto..'' mi fa una specie di ammicco ''bene, allora ho qualcosa che fa per te'' mi fa un altro dei suoi sorrisi che non so se usa per fare colpo, in tal caso, si sbaglia di grosso.

Jake lo guarda con i sopraccigli alzati mentre ci avviamo ''ti ha accompagnato il fratello a comprare l'auto?'' chiede sorridendo con finta gentilezza a Jake.

No, amico. Non giocare a questo gioco con lui.

''no realmente..'' ''no, sono il ragazzo'' risponde guardandolo torvo.

Come se ci assomigliassimo.

''allora il mio consiglio.. Isa giusto? Posso chiamarti Isa?'' sto per annuire quando sento un ''No'' provenire da dietro di me.

L'altro fa finta di niente ''beh Isa, il mio consiglio è quello di scegliere l'auto che più piace a te, senza dar ascolto a nessun altro. Alla tua età c'è la possibilità che duri più una macchina che una relazione''.

So già come andrà a finire questa discussione.

''io sinceramente vorr..'' ma ovviamente vengo interrotta da Jake ''ovvio che la macchina la deve scegliere come piace a lei. Fosse per me non l'avrei neanche portata qua, ma in una concessionaria con fuoristrada e macchine di lusso'' ''il mio discorso era un altro'' Jake gli fa un sorrisetto prima di piazzarsi davanti a lui ''...e la sua relazione o meglio... la nostra, è a lungo termine. E stai sicuro che se fra cinquant'anni vorrai venire a controllare cosa sta facendo la mia donna, con quella faccia da culo che ti ritrovi, sicuramente la troverai accanto a me e con una macchina decente sotto il culo. Non con questi catorci'' ''voglio questa'' urlo interrompendo quei due.

Non me ne frega niente su cosa stavano litigando, ne cosa stava dicendo Jake.

Si voltano entrambi considerandomi ''quale?'' indico la mini cabrio rosso fiammante vintage accanto a me ''il prezzo è perfetto, mi sembra rimessa apposto e i chilometri sono decenti. Cosa devo guardare per essere sicura di prenderla?'' ''stavo appunto parlando di catorci'' dice Jake sarcastico ''cosa c'è che non va in questa?'' gli chiedo irritata.

Fa un giro intorno all'auto guardandola con occhi critici ''se poss..'' mi giro verso il proprietario ''mi scusi, può lasciarci soli un attimo. Grazie'' dopo avermi guardato quei due secondi di troppo, se ne va.

Sia ringraziato il cielo ''che ne pensi?'' si appoggia alla portiera ''che è carina, ma resta un catorcio'' ''davvero?'' gli sorrido, perché ha detto che è carina.

E considerando i suoi gusti, è già tanto ''davvero. Penso sia la macchina più adatta per quello che cerchi'' ''esatto o questo o la tua macchina da corsa'' scoppia a ridere ''per ora accontentati di questa'' mi volto sorridente ''per ora?'' ''non in quel senso..volevo dir..'' gli monto in braccio ''non puoi cambiare quello che hai detto, mi dispiace'' mi guarda divertito '' secondo quali regole?'' ''le mie'' sospira ''allora che fai? La prendi?'' ''certo, anche se ho fatto tutto da sola. Tu dovevi litigare con il signor Pappagallo'' ''non è colpa mia se dovunque vado incontro coglioni. Ma quello che mi da più fastidio è che ti mangiano il culo con gli occhi davanti a me'' ''esagerato. Il solito fratellone geloso'' mi guarda divertito ''tu dimmi se non dovevo sbattergli la testa contro un cofano''.

Un'ora dopo esco dalla concessionaria con il contratto di acquisto. L'auto mi verrà consegnata domani e sono al settimo cielo.

Non riesco a credere che finalmente avrò un'auto tutta mia, per di più una mini cabrio rossa.

La adoro.

E la chiamerò Betta.

''quanto mi prenderanno in giro gli altri dopo averla vista?'' ''vuoi la verità?'' annuisco mordendomi un'unghia.

Passano alcuni minuti di silenzio in cui ci guardiamo senza dire niente ''Jake? Rispondimi '' '' molto.. tanto. Da morire'' mi butto giù ''ma è bellissima e .. e non me ne frega niente se a loro non piace'' ''sarebbero giustificati, in caso'' lo guardo male ''che vorresti dire?'' ''che sembra una coccinella gigante'' ''le coccinelle sono carine'' ''ma non hanno la forma di un auto'' sbuffo spazientita ''tanto tu non ci monterai mai, quindi non c'è problema'' lo guardo sfidandolo ''mi accontento di montare qualcos'altro'' arrossisco immediatamente ''oddio'' scoppia a ridere ''dai, andiamo'' mi da uno schiaffo nel sedere beccandosi un'altra occhiataccia ''perché devi fare queste cose davanti alla gente?''.

Tre sere dopo esco insieme a Silvia e Nat per festeggiare la laurea della mia cara amichetta, di cui mi sono dimenticata come un'idiota.

Siamo andate a fare shopping, con la mia nuova auto. Ancora gli altri non l'hanno vista, meno che Jace che ha evitato di commentare.

A Nat piace, stranamente.

Ho comprato un tubino bordeux con lo scollo a cuore, è aderente ma anche carinissimo.

Come al solito mi sono dovuta far convincere, visto la mia eterna indecisione.

Ci ho abbinato un paio di decolleté con il tacco chilometrico.

''cosa avete in programma di fare stasera in onore della vostra laureata preferita?'' Nat l'ha costretta a mettersi in testa una corona rosa brillanti nata con su scritto studentessa modello.

È veramente trash.

Però Silvia non ha fatto storie, tanto credo che da qui a mezz'ora non si accorgerà più di averla in testa.

''andiamo al sushi, anche se io lo odio, ma tu lo ami. Dopo di che andiamo a ballare in qualche locale. Chiedi a Nat dove, io non me ne intendo''.

''voglio prendermi la mia prima sbronza da laureata qui in California insieme a te e a Nathalie'' ''magari lei, io non ho intensione di bere. Dopo l'ultima figura di merda epocale a casa dei genitori di Jake, non credo toccherò alcool per tutta la vita.

l'infinito tranne noi #wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora