Capitolo 20

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Una volta che tornammo a Mosca, le cose precipitarono notevolmente.

Io e Louis non ci vedevamo da alcuni giorni e il vuoto che sentivo man mano dentro di me, cresceva di giorno in giorno.

Mia madre mi stava continuamente addosso, facendomi sentire il peso della vita che conducevo ogni giorno. Stava diventando tutto troppo e da un momento all'altro sarei scoppiato.

«Harry, puoi venire un secondo qua?»

«Dimmi.» entrando in salotto mi sarei aspettato qualsiasi cosa, ma non di vedere mia madre indossare un vestito elegante e tenere in mano uno smoking nero. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata. Non stavo capendo cosa stava succedendo.

«Che cosa sta succedendo?» chiesi infatti.

«Ma come? Non ti avevo detto che stasera si terrà la cena del tuo fidanzamento?» chiese continuando a specchiarsi e a lanciarmi occhiate ogni tanto. Credo che in quel momento smisi di respirare per alcuni secondi.

«Cosa?»

«Sei diventato sordo?»

«H-ho capito, ma...»

«Ma?»

«Ma nessuno mi aveva detto nulla.»

«Non importa adesso. Ciò che conta è provare questo vestito e apparire come meglio possiamo.» mi si formò un nodo alla gola, non avevo più forza di rispondere o controbattere. Presi il vestito che aveva tra le mani e feci per salire le scale.

«Ah e Harry?»

Mi volsi guardandola leggermente spaventato.

«Quando avrai finito, andiamo dai Tomlinson per invitarli stasera.»

Mi venne da piangere improvvisamente, e se prima avevo un nodo alla gola, quella volta dovetti ingoiare cercando di non far trapelare nulla a mia madre. Annui distrattamente e dopodiché mi chiusi in camera a piangere, l'unico luogo in cui non mi avrebbe mai visto nessuno.

Erano le due del pomeriggio quando bussammo alla porta della casa di Louis. Quando venne ad aprirci, nel vedermi un sorriso gli illuminò il volto, ma quel sorriso pian piano si spense nel vedere la mia espressione e mia madre accanto a me. Da lì capì che qualcosa non andava.

«È successo qualcosa?» chiese spaventato guardandomi negli occhi.

«È così che si accolgono gli ospiti?» Eleanor aprì ulteriormente la porta di casa raggiungendoci.

«Ciao cara, come stai?» mia madre passò oltre a Louis lasciandomi solo con lui per qualche secondo. D'altronde non era un segreto che lei e sua moglie andassero d'accordo.

«Lou-» non riuscivo nemmeno a dir il suo nome, figuriamoci formulare una frase intera. Louis socchiuse la porta dietro di sé e mi prese il volto avvicinandolo al suo petto. Non ci misi molto ad abbracciarlo e ad affondare il viso in esso.

«Harry che succede?»

«Stasera ci sarà il mio fidanzamento e io non...» non finì la frase che un singhiozzo uscì dalla mie labbra.

«Shh, andrà tutto bene, ne usciremo insieme, okay?»

«Ho paura.»

«Finché ci sarò io, non devi aver paura di nulla.»

«Ora entriamo.»

Le voci presenti in quella casa provenivano dalla sala, perciò ci dirigemmo lentamente lì, dividendo le nostre mani poco prima che mia madre e Eleanor alzassero lo sguardo.

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