QUARTO CAPITOLO

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Quando arrivai al Molo, tutto ciò che vidi mi stupì più di quanto mi aspettassi. Il posto pullulava di ragazzi e ragazze. C'erano barche e pescherecci ormeggiati lungo la riva, e alcuni ragazzi si tuffavano dall'altura, malgrado fosse particolarmente pericoloso. L'adrenalina mi punse le vene come piccoli aghi. Sarebbe stato un modo perfetto, fare la mia entrata teatrale davanti a tutta quella gente mi avrebbe assicurato una settimana di chiacchiere sulla rossa figlia del vecchio Lewis Deckow.

La figlia di un fallito.

La voglia di passare sulla bocca di tutti scemò velocemente. Meno sapevano di me, più potevo mantenere intatta la mia reputazione. Frank sbucò da una casupola di legno, e mi venne incontro sorridente. Indossava ancora il costume di quella mattina, ma aveva una camicia da spiaggia che gli copriva il petto. Al suo fianco c'era una ragazza, circa sui diciotto anni. Capelli castani e occhi azzurri, formosa e stupenda.

- Myra. - Frank sorrise, poi mi mostrò alla ragazza con un gesto della mano. - Lei è Myra, è arrivata oggi. Questa è Isabella, la mia ragazza. - Nel dirlo, le scoccò un bacio casto sulle labbra. La ragazza sorrise arricciando il naso, e in quel momento distolsi lo sguardo, altalenante tra il disgustato e il geloso.

Isabella mi guardò, porgendomi la mano calda. - Molto piacere. - Sorrise calorosamente. Le strinsi la mano, pur senza ricambiare il sorriso, ma lei non si scoraggiò. - Vieni dentro! Devi conoscere tutti! - Mi afferrò per un braccio e mi trascinò dentro la baracca, dove un sacco di facce nuove puntò il loro sguardo su di me.

Due ragazze, sedute in angolo, attirarono subito la mia attenzione. Una aveva i capelli completamente rosa, boccolosi, mentre l'altra era bionda con meches verdi. Si tenevano a distanza rispetto al resto del gruppo, sembravano riluttanti e antisociali... come me.

Sorrisi impercettibilmente quando incontrarono il mio sguardo.

Il giro di presentazioni fu lungo e noioso, il che mi fece perdere interesse quasi subito. Non vedevo l'ora che Isabella passasse in rassegna i visi delle due e me le presentasse, avevo come la netta impressione che sarebbero potute essere ottime alleate.

Quando finalmente arrivò il momento, mi slanciai con il più caloroso dei sorrisi.

- ... E queste sono Poppy - indicò la bionda con i ciuffi verdi, - e Mabel.- Indicò la ragazza con i capelli rosa. - Ragazze lei è Myra - sorrise, ma loro non la guardarono. Piuttosto mi osservarono nervose, poi Mabel parlò. - Rossi naturali?

- Assolutamente - risposi. Poppy allungò una mano ad afferrare una ciocca. Se la passò sotto il naso, inspirandone l'odore.

- Questo profumo è buonissimo. Che cos'è?

- Papaya. Ne ho due flaconi interi, se ne vuoi uno. - Alzai le saplle al loro sguardo scettico.

Le due si scambiarono un'occhiata incuriosita. - Da dove vieni? - Chiese Mabel, alzandosi dal bracciolo del divano. Poppy la seguì a ruota, alzandosi dalla sedia sgangherata su cui era accovacciata a gambe incrociate.

- Dal settore degli Agricoltori. - Deglutii, a corto di parole. - Avevo voglia di cambiare l'aria.

- Fidati, Myra, questo posto è anche meglio dello Stato. - Mabel sorrise, poi guardò Poppy. - Andiamo sulla tua barca?

- Certo. - Poppy tirò fuori dalla tasca dei pantaloni neri un lecca lecca bianco, lo scartò e se lo mise in bocca. Notai solo in quel momento che aveva le unghie laccate di nero, e i polsi pieni di bracciali neri ricoperti di borchie. Mabel invece era vestita con una gonnellina rosa a balze, e un top con la stampa di un gattino, piuttosto vintage. Poteva esistere duo più controproducente?

Fascinated_Lotte Verbeek || di B. J. PorterHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin