Si sono già fatte le sette e un quarto.

I marciapiedi sono deserti: tutti staranno sicuramente ancora dormendo.

Beati loro!

Attraverso la strada e, senza nemmeno rendermene conto, sono già arrivata davanti al mio istituto.

Giunta nel cortile, intravedo Jacopo e Martina.

Stanno parlando tra di loro.

Sono i miei migliori amici: ci conosciamo da una vita e siamo sempre andati d'accordo.

Qualche volta litighiamo, ovviamente, ma poi facciamo sempre pace nel giro di qualche minuto.

Li considero come dei fratelli... Siamo praticamente inseparabili!

<<Isabelle!>> mi salutano entrambi e mi vengono incontro per abbracciarmi.

Cominciamo a parlare del più e del meno; in men che non si dica suona la campanella che segna l'inizio delle lezioni.

Le nostre professoresse non tollerano i ritardi, perciò ci conviene sbrigarci, a meno che non vogliamo che mandino una comunicazione ai nostri genitori il primo giorno di scuola.

Mentre sono immersa nei miei pensieri, raggiungo la mia classe insieme a Jacopo e Martina.

Scopro che la materia delle prime due ore della giornata è Italiano, una tra quelle che mi piacciono di più.

La professoressa ci chiede come abbiamo trascorso le vacanze e ci fa le solite raccomandazioni, dopodiché, al suono della campanella che indica l'inizio dell'intervallo, ci augura un buon anno scolastico.

Esco dalla classe e vado assieme a Jacopo ai distributori per prendere qualcosa da mangiare.

Ho fatto giusto in tempo a mangiare che è suonata nuovamente la campanella; non sono neanche riuscita ad andare in bagno.

L'intervallo nella nostra scuola dura davvero pochissimo!

Ci ho messo più di due mesi per riuscire ad orientarmi bene in questo edificio gigantesco e, ripensandoci, non è stato affatto semplice.

È stata un'impresa davvero ardua, una delle cose più complicate che abbia mai fatto!

Quando torno in classe scopro che ci sono solamente due ragazzi e, visto che il professore non è ancora arrivato, ne approfitto per andare un attimo in bagno.

Durante entrambe le ore di italiano sono riuscita a ignorare sia Andrea che Chiara, nonostante le continue occhiatacce che mi lanciava quest'ultima ogni volta che incrociavo il suo sguardo.

In bagno, purtroppo, incontro proprio lei.

Decido di ricambiare il suo saluto per educazione e soprattutto per evitare di scatenare una rissa il primo giorno di scuola. 

Torno in classe e mi vado a sedere al mio posto a fianco a Martina.

Finalmente arriva il professore di Filosofia.

Ci sono degli studenti che odiano questa materia perché la trovano noiosa...

In realtà non lo è affatto, anzi, a me piace moltissimo.

Now... I still believe. Where stories live. Discover now