Parte 13 - Ganja boat

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"Eri tu che dovevi svegliarmi per cena" dico bisbigliando, mentre mordo il mio panino con il prosciutto.
"Mi sono addormentato anche io, non è colpa mia" ribatte, prendendomi il panino di mano e mordendolo.
"Ehi, fattene uno tu, ho fame, non ho mangiato niente oggi" lo rimprovero, togliendogli il mio panino dalle mani. Si dirige verso il bancone e inizia a prepararsi il panino, con ben quattro fette di prosciutto cotto e due sottilette.
Rido nel vedere che trova difficoltà nel morderlo. E' così buffo.

"Oggi hai lavorato?" gli dico di parlare a bassa voce, per evitare di svegliare mio fratello.
"No, ma domani faccio mattina e pomeriggio, non ho voglia per niente" Affermo sbuffando.
"E a che ora ti dovresti svegliare?"
"Beh, devo essere là alle otto e mezza, quindi mi sveglio alle sette e trequarti, circa." Mad lancia uno sguardo all'orologio al polso e mi guarda.
"Faresti meglio ad andare a letto se vuoi essere riposata" Prendo il suo braccio e, svogliatamente, lo tiro verso di me, guardo il suo orologio. Sono le due e trequarti, mi sono già riposata abbastanza, è dalle cinque che dormo. Decido comunque di tornare a letto, sperando di riuscire ad addormentarmi.
Mi alzo svogliatamente dalla sedia, metto apposto pane e prosciutto, saluto Mad e mi dirigo in camera mia, stendendomi sul letto.

Subito mi viene in mente la litigata tra me e Manuel, i miei sentimenti per lui, che non sono ricambiati, le lacrime che ho versato solo in questo giorno, Davide e la mia mancanza di tatto nei suoi confronti, Filippo e il fatto che mi abbia tenuto compagnia nonostante non mi conoscesse, mio fratello che mi fa salire l'istinto omicida e Mad, che riesce sempre a farmi felice.

La mia mente è immersa nei pensieri, non riesco a smettere di pensare e, di conseguenza, non riesco ad addormentarmi.

Continuo a rigirarmi nel letto, mentre i pensieri mi affollano la mente. Ogni tanto guardo il cellulare e il tempo pare non passi mai, ancora sono le tre e mezza.

Maurizio's p.o.v.

E' difficile accettare il fatto che mia sorella mi odi nonostante io abbia fatto tutto questo per lei. Capisco che posso essere un po' troppo invadente, ma sto cercando di proteggerla, e questo metodo, anche se non è molto educato, funziona sempre. L'incazzatura le passerà e capirà. Mi ringrazierà quando tra due giorni, vedrà Davide farsi un'altra e a quel punto apprenderà che mettersi con lui è stata una cosa stupida.
Spero solo che Manuel non provi niente nei suoi confronti.

Guardo la sveglia, l'orologio segna le dieci e cinquanta, sbadiglio e mi alzo dal letto, poi mi dirigo in cucina.

"Bella brò"
"Bella Mad" mi faccio un caffé poi mi siedo al tavolo.
"Come sta mia sorella?" Le parole mi escono di bocca senza che me ne accorga.

Mad distoglie gli occhi dal cellulare e mi guarda, forse stupito dalla mia domanda."Beh è incazzata"
Sbuffo "Ho esagerato?"
"Le passerà" Okay, non ha risposto alla mia domanda, ma sinceramente non mi frega, la risposta la so già ed è sì.

"Vado in studio, ciao" mi saluta.
"Ciao, fratè" Mad esce di casa e dopo poco vedo Manuel salire le scale.

"Mi ha fatto entrare Pier" annuisco e lo invito a prendersi un caffè.
Rifiuta."Mauri c'è un problema" mi giro verso di lui, aspettando che parli. "Marcello, sembra voglia lasciare la Machete" mi strozzo con il sorso di caffè che stavo mandando giù.
"Cosa?" dico tossendo. "Non è possibile!" esclamo tra i colpi di tosse
"Non è niente di sicuro, okay? Gli ho parlato ieri, sta attraversando un periodo un po' buio e ha bisogno di cambiare qualcosa nella sua vita, così ha detto"
"Cazzo, deve cambiare proprio l'etichetta? Vaffanculo" urlo alzandomi dalla sedia.
"Te l'ho detto, non è sicuro"
"L'abbiamo fondata insieme noi quattro" mi avvicino alla finestra, guardo fuori, accendendomi una sigaretta.

I'm a dead man - SalmoWhere stories live. Discover now