Parte 11 - Live session pt. 2 (Salmo,Ensi,Slait,2p,Rise)

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Asia's p.o.v.

Della festa mi ricordo solo la musica, gli alcolici, le risate e... Davide.
Non so niente di quello che è successo, le cose che ricordo sono confuse e più mi sforzo e più mi gira e fa male la testa.
Riconosco questa camera, è quella di Davide. Il suo letto è morbidissimo, forse è per questo che passa qui la maggior parte delle sue giornate.

No, aspetta. Aspetta, io sono nel letto di Davide, ho dormito con lui? Che cosa è successo ieri notte, prima di addormentarmi? Oh, cazzo.
Trovo la risposta quando, togliendomi il lenzuolo, mi ritrovo nuda. Ma quanto cazzo sono stupida?
Davide non è a letto, così mi alzo.
Trovo il mio intimo nel pavimento, poco più in là del letto.
Mi alzo dal letto e metto l'intimo, a stento riesco a rimanere in piedi.
Mi dirigo in sala, barcollando, sperando di trovare Davide, ma al suo posto, nel divano, trovo il posacenere. Allora, vado in cucina e non lo trovo nemmeno lì. Vado in bagno, nella camera degli ospiti e nel ripostiglio ma a questo punto mi arrendo all'idea che non sia in casa.

Cerco un'aspirina e, quando la trovo, la lascio sciogliere con l'acqua e la bevo.
Mi riposo e dopo un po' mi sento meglio.
Vado a mettermi il vestito di ieri e, per mia sfortuna, i tacchi. Vado in bagno, mi pettino, mi lavo la faccia, cercando di togliere il trucco di ieri, poi cerco la mia borsetta. La trovo in sala, nel tavolinetto di vetro. La prendo e dentro ritrovo le chiavi di casa, il portafoglio, il cellulare e il mascara. Controllo se ho ricevuto dei messaggi, niente.

Non so dove sia finito Davide. A questo punto esco di casa e cerco di ricordarmi la strada da casa di Davide alla mia. Lo chiamo un paio di volte al telefono ma lui ignora le chiamate.

Sta cominciando a essere caldo, io ho sempre odiato l'estate, al contrario di tutti i miei coetanei, e questo perché odio il caldo e amo il freddo. E a quest'ora, le undici e mezza, inizia a fare davvero molto caldo e devo andare a lavorare questo pomeriggio, mi manca l'aria al solo pensiero.

"Ehi" sento una voce calda che mi chiama da dietro, mi giro e seduto sulle scale che portano al centro, c'è Manuel. Mi avvicino.

"Ciao"
"Che ci fai qui?"
"Beh" non so se dirgli che stavo da Davide, anche se penso che lo sappia già. "stavo tornando a casa" taglio corto.
"Non te lo consiglio, ma se ci tieni" lo guardo, sorpresa dalla sua risposta.
"E perché non dovrei?"
"Tuo fratello è infuriato e l'unico che conosce il motivo è Mad"
"Pensi che mi tratterà male?"
"Beh" si gratta il mento, ricoperto da una leggera barba."Ne sono sicuro"

Sbuffo, mentre mi siedo di fianco a lui.
"Beh, io comunque devo andare a cambiarmi, non posso andare  di certo a lavoro così."
"Ma la divisa non è in gelateria?"
"Sì, ma non mi posso presentare così"
"E perché no? Sei figa così" dice con un sorriso malizioso. Io sbuffo e mi alzo.
"Insomma, mi accompagni a casa? Mi voglio mettere qualcosa di comodo."
"E va bene, a patto che dopo vieni a mangiare al Mc."
"Andiamo" l'idea di mangiare al Mc mi fa venire già l'acquolina.

Appena salite le scale, vedo mio fratello seduto sul divano e, quando lui si accorge di me, mi fulmina con lo sguardo. Io abbasso la testa e guardo per terra, senza capire il reale motivo della sua rabbia.  

Non so se si è incazzato perché ho dormito fuori casa, ma se così fosse è davvero un cretino. Insomma, in fondo sono grande ormai e a ventiquattro anni potrò pur fare ciò che voglio, no? 

Lascio Manuel in sala e mi dirigo in camera. Mi metto degli short di jeans e una maglia nera della Vans. Metto le Adidas e mi dirigo in sala, per chiamare Manuel e andare a mangiare.

Maurizio, che stava parlando con Manu, appena mi vede, si zittisce e segue i miei movimenti con lo sguardo, mi mette in soggezione e lui sa che odio questa situazione, ma continua, fino a far girare anche Manuel, che mi segue con lo sguardo, mentre vado in cucina a bere. In questo momento odio il fatto che la cucina e la sala non siano divise da una porta.

I'm a dead man - SalmoWhere stories live. Discover now