XLI

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Ora dovevo solo trovare il modo di dirlo a Tommaso.
Anzi.
Dovevamo dirlo a Tommaso.
Oramai Luna era coinvolta in questa storia.

'Luna lo dici te a Tommaso?'
'NO'
'SI INVECE'
'NONO GLI LASCI UN BIGLIETTINO SE NON VUOI DIRGLIELO'
'MA.'

Forse quella del bigliettino era l'opzione migliore.
Tornammo a casa,scrivemmo questo benedetto bigliettino insieme e riuscimmo per andare a casa di luna a svagarci un po' da questo fatto.
Il biglietto diceva...

"Amore mio non ho nè la forza ne tanto meno il coraggio di dirti ciò che stai per leggere.
Tra meno di nove mesi sarai padre.
Ti amo"

Non volevo giri di parole o robe simili.
Bastava una cosa diretta e che arrivasse dritta al punto.

[Tommaso Pov]
Non sapevo come dire a Mia quello che era successo.
Ora chi portava avanti la casa?
Chi ci avrebbe sfamato?
L'unica cosa buona era il fatto di poter contare su qualche mio risparmio in banca.

...

Appena salii in casa sentii ancora tutto quieto e senza caciara dovuta dalla musica che ascoltava mia ogni mattina.
Cercai in camera ma non c'era.
In compenso notai un bigliettino ripiegato sul mio cuscino.
Lessi il contenuto e inutile dire che in quel momento mi presero 200 mila emozioni,positive e negative.
Come potevamo andare avanti in 3 persone,senza uno stipendio e un appartamento da pagare?
In quell'istante vagarono mille idee per risolvere questa cosa.
Ma un presito era quella più sensata.
Presi una penna rossa a caso e infondo al bigliettino risposi con un 'vi amo'.
Uscii di casa e mi diressi nella mia banca di fiducia,anche se era abbastanza lontana da casa nostra.

...

Erano oramai 40 minuti che ero in macchina,almeno altri 10 e sarei arrivato.
Dico sarei perchè infondo a quella banca non ci sono mai arrivato.
Una macchina,guidata probabilmente da un ragazzo ubriaco,sbandò facendomi schiantare contro il guardrail.
La macchina era in mille pezzi ed io ero a pezzi tanto quanto lei.
Amavo Mia,amavo la mia famiglia e amavo quel piccolo feto che sarebbe nato tra poco meno di nove mesi.
Ma continuerò ad amarli sempre.
Ero giovane e forse ancora non avevo fatto tutto quello che avrei voluto fare nel corso della mia vita.

[Mia Pov]
Era sera,io e Luna arrivammo a casa ma di Tommaso nemmeno l'ombra.
Andai in camera per accertarmi se aveva mosso il biglietto e lessi la sua risposta.
Probabilmente stava per tornare a casa.

'Mia posso accendere la tv?'
'Certo amo non devi mica chiedere'
'Rido'
'Un telegiornale madò che palle'
'Dai amo che ne sai...metti caso tra un po' parlano dei saldi?'
'AHAHAHAHA allora lascia,sei sempre la solita'
'AHAHAHAH,ma io dico perchè la gente beve e poi guida'
'Perchè che è successo?'
'Un incidente tra un ragazzo ubriaco e un altro ragazzo sui trenta vicino viterbo'
'Ahhh Da quelle parti Tommaso ha la banca,dopo gli chiedo se è successo qualcosa.'

Non mi stupii più di tanto,anche perchè se ne sente ogni giorno de ste cose.
Continuai a preparare la cena ma poi Luna mi chiamò.

'amo corri'
'Che succede?'
'non è la macchina di Tommaso quella vero?'

Svenni.
Non capii più niente.
Era lui.
Tommaso era morto.

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