XXVIII

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...quei due,dopo nemmeno 5 minuti che stavamo fumando una sigaretta,stavano amoreggiando molto passionevolmente sui divanetti,mentre tutti gli altri clienti,anche loro ubriachi fradici,li fumentavano ancora di più.

"MA CHE CAZZO FAI TROIA!"
"Ehm maaa che vuoooi da me se ci provaaa con me?"
"STAI UBRIACA FRADICIA,SEI POPO NA SUDICIONA"
"Ehm ora nooon ti allargareee con le paroleee"
"ZITTA BAGASCIA"

Tommaso,Jordan rimasero zitti e a causa delle mie urla calò un silenzio di tomba,che mi imbarazzò moltissimo.

"TOMMASO ALZATI SUBITO E TORNIAMO IN HOTEL"
"Ehm zitta troooia"
"TROIA VAI A DIRLO A TUA SORELLA"
"Ehm sooorella? Non ho una sooorella"
"CHE SCHIFO SIETE TUTTI E DUE UBRIACHI FRADICI"

Mentre io ero incazzata nera dalla rabbia,Jordan non dava nemmeno un segno nè di gelosia nè di incazzatura.
Stavano insieme da tutto quel tempo e non si incazzava se la 'ragazza' flirta con il 'ragazzo' di una sua amica?
Il suo comportamento era molto strano e mi faceva incuriosire ancora di più,del perchè non provasse nessun'emozione quando in mezzo c'era la sua ragazza.
Tommaso si alzò quasi subito.
Barcollava come non mai,cadendo anche molto spesso.
Poco dopo,trascinando Tommaso per il braccio,riuscimmo ad uscire da quel cazzo di locale e chiamammo un taxi,anche se la strada era poca.

...

Una volta saliti sul taxi cercai spiegazioni da Tommaso,ma si rivelò un tentativo più che vano.

"Ti rendi conto di quello che hai fatto?"
"Perfavooore ti vuoi stare zitta che ho sonno?"
"No ora tu parli"
"Parliamooo domani mattina"
"Sei sempre il solito cialtrone"

Non sapevo nemmeno io in quel momento come reagire e nemmeno avevo idea di cosa chiedergli o dirgli.
Così presi le cuffiette,le attaccai all'iphone e feci partire Heaven di Troye Sivan,una delle mie canzoni preferite e sul ritornello "Without losing a piece of me,how do I get to heaven? And without changing a part of me,how do I get to heaven?" Tommaso si avvicinò a me,e con la bocca che sapeva ancora di sex on the beach,mi diede un bacio a stampo,e personalmente non trovai quel gesto opportuno in quel momento,ma annuii e continuai ad ascoltare la musica.

...

Pagai il tassista che,non si sa per quale motivo a noi ignoto,ci ha fatto uno sconto.
Entrammo in hotel e scoppiai in una grassissima risata,mentre vedevo la ragazza alla reception che era mezza addormentata,però cercavo di tenere il tono della voce sempre basso.
Prendemmo l'ascensore,che grazie a quella sua musichetta jazz di sottofondo,ci faceva venir sonno come dei ghiri che non dormono da anni.
Trovata la nostra stanza,frugai nella borsa ma la tessera elettronica per entrare era scomparsa.
Spostai mezzo paradiso ma non c'era traccia di sta tessera di merda.
Già la serata stava andando male per conto suo e poi ci si mette pure sta tessera che scompare.
Lasciai Tommaso seduto sulla poltroncina all'uscita dell'ascensore,in corridoio,che ripresi per scendere ed andare dalla ragazza della reception a chiedere una copia.

...

"Ehm sorry"

Suonai ripetutamente il campanellino sul bancone ma niente,era caduta in sonno profondo.

"SORRY WOMAN"

Non ricevetti ancora nessun segno di vita così decisi di far sporgere il mio braccio scuotendole la spalla.

"HELLO IT'S ANYONE?"
"Ehm yes,i'm not sleeping,i'm relaxing my eyes"

Finalmente si svegliò,chiesi la copia della chiave e tornai su nel piano della mia stanza.

...

Tommaso si era oramai addormentato su quelle poltroncine,che forse erano anche comode,ma non mi pareva il caso di lasciarlo dormire la fuori come un cagnolino bastonato,anche se se lo meriterebbe.
Entrammo,buttai tutto ciò che avevo in mano,mi spogliai,spogliai anche Tommaso e finalmente riuscimmo ad addormentarci con mille pensieri che girovagavano nella testa.

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