3.Il viaggio

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Il mattino seguente,i raggi del sole appena sorto entrarono nella stanza buia illuminando ogni dove. Edythe,accanto a me sotto le lenzuola,aveva gli occhi chiusi. Sapevo bene che non stava dormendo,ma in quel momento sembrava cosí rilassata,cosí felice.
E il sorriso che le spuntó quando si accorse che la stavo osservando me lo confermò.
《Beau,devi guardare ancora per molto?》disse con tono giocoso aprendo un solo occhio.
《Beh... fammi pensare... sí,per ancora molto molto tempo.》dissi baciandole dolcemete le labbra sfavillanti.
《Perché invece di guardare solamente,non passi all'azione?》disse lei con uno sguardo provocate mentre si sedeva reggendosi sulle braccia.
《Intendi che dovremmo...》
Rise baciandomi.
《Intendo che dovremmo rivestirci. Stanno per tornare. Non vorrai mica farti trovare dai tuoi nuovi suoceri in queste condizioni?》disse con tono di sfida.
《Già. Non vorrai mica farti trovare dai tuoi genitori in queste condizioni?》risposi a tono,stringendola a me.
《Touché.》Sorrise e mi diede un bacio. Si allontanó da me e scese dal letto,verso l'armadio. La seguii svogliatamente. Edythe mi aveva comprato un intero guardaroba,perché non potevo di certo andare a prendere i vestiti che avevo a casa mia. Misi qualcosa di leggero:oggi il sole splendeva sulla cittadina di Forks.
Finito di sistemarmi,passai vicino la grande finestra.
《Sai,non mi ci sono ancora abituato...》dissi osservando le mie mani brillare sotto il tocco leggero del sole.
Edythe si sporse per capire di cosa stessi parlando.
《Sembri un gioiello.》commentò lei guardando il mio riflesso nella vetrata.
《Mai quanto te.》
Mi avviccinai e le cinsi la vita da dietro. Le diedi un bacio sulla guancia e scesi giù fin sotto il collo e poi risalii. Lei si girò e ci baciammo con tenerezza.
Dopo un pó,qualcuno bussó ripetutamente alla parta della camera che si spalancó. Si affacció sulla soglia Archie con le mani sugli occhi.
《Posso entrare? Non é che vi trovo in condizioni non addette alla mia povera vista?》disse lui ridendo. Da fuori si sentì la risata fragorosa di Eleanor. In un istante Edythe mi portò sul letto e si posizionó sulle mie gambe.
《Non c'è più privacy.》disse lei alzando gli occhi al cielo mentre le spuntava un sorriso divertito sul viso.
《Beau! Ma che indecenza é mai questa?!》esclamó Eleanor entrando in camera con un'espressione scandalizzata.
《Ehm...ecco...》Mi sentivo a disagio.
Tutti scoppiarono a ridere.
Mi unii anch'io per solidarietà.
《Dai,scendete.》disse Eleanor facendo finta di asciugarsi le lacrime.
Scendemmo la scalinata e trovammo Earnest e Carine seduti sul divano di pelle chiara. Quando ci videro,si alzarono e ci vennero incontro. Carine ci porse tutta sorridere una busta bianca.
《Cos'è?》le chiesi prendendola.
《Il vostro regalo di nozze》rispose gentile. Earnest le cinse la vita con il braccio.
L'aprii. Sicuramente Edythe sapeva già di cosa si trattasse,ma quando vide il contenuto della busta, le brillarono comunque gli occhi.
Ero senza parole...
Mappe e itinerari di moltissime città.
《Edythe ci ha raccontato che non hai viaggiato molto durante la tua vita da umano. Quindi avevamo pensato di rimediare...》disse Earnest con fare paterno.
《Naturalmente viaggerete di giorno e visiterete i luoghi di nottte...》proseguì Carine con tono quasi di scuse.
《Certo.》Sorrisi e istintivamente presi la mano di Edythe. 《Quando partiamo?》
《Adesso》rispose Edythe con un enorme sorriso.《I bagagli sono già in macchina.》
Salutammo tutti con un abbraccio. Royal non c'era. Mi sarebbe piaciuto salutare anche lui prima di partire.
Andammo verso la macchina. Edythe come al solito si posizionó al posto di guida.
《Mi farai mai guidare una macchina prima o poi?》chiesi sospirando.
《No.》Rise,accese il motore e partimmo. Uscimmo da Forks e ci dirigemmo verso sud.
《Ma l'aeroporto non é dall'altra parte?》
《Beau,noi non prenderemo l'aereo》
《E come...》
《Vedrai.》mi interruppe e il ghigno si allargò.
Ci dirigemmo verso un deposito merci fuori città. Edythe parlò con un signore basso,robusto,i capelli neri unti e la maglietta sporca di grasso. Emanava un cattivo odore perfino per me. Questo le diede un paio di chiavi e le indicò una specie di grosso garage,infondo sulla destra.
Lei ringraziò cordiale e ci dirigemmo verso la direzione appena indicata. Lì davanti Edythe scese dall'auto e infilò la chiave in un lucchetto posto su una scatolina sulla parete. Una volta aperta,comparve una specie di pennello di sicurezza,o qualcosa del genere,dove compose un codice e la serranda inizió ad alzarsi lentamente. Stavo iniziando a preoccuparmi:cosa poteva aver bisogno di tanta protezione?
Finalmente si aprì completamente e Edythe risalí in macchina.
Non riuscivo a scorgere niente da dov'ero seduto.
《Edythe, ma cosa sta succedendo?》chiesi quasi agitato. Non mi rispose. Mise in moto ed entró.
Rimasi con la bocca spalancata.
Edythe spense il motore,si voltó verso di me e mi pose un dito sotto il mento per chiudermi la bocca. Scese dall'auto e io feci lo stesso.
《Ma questo é...》tentai di parlare ma ero ancora rintontito dallo stupore.
《Esatto. Questo é un piccolo jet con cui gireremo il mondo.》disse soddisfatta,dondolandosi sui talloni con le braccia dietro la schiena.
《Wow》fu tutti quello che riuscii a dire.
Edythe rise per la mia espressione da ebete.
《Su,andiamo》disse placando la risata.
Portammo i bagagli dentro il jet. Edythe prese il cellulare e compose un numero che conosceva a memoria;qualcuno dall'altra parte rispose immediatamente. Non capivo cosa stesse dicendo. Sembrava stesse parlando...francese. L'unica cosa che riuscii a captare era un nome che Edythe pronunciò dopo quello che sembrava un "buongiorno":Richard.
《Chi é Richard? 》chiesi appena chiuse la chiamata.
《Si vede che non parli francese》sorrise. Ma vedendo che non mi univo anch'io, una scintilla balenó nei suoi occhi.
《Non te ne ho mai parlato? Richard é un mio caro,carissimo amico francese,siamo anche stati fidanzati per un breve periodo...》concluse mordendosi il labbro. Non saprei spiegare l'espressione che avevo in quel momento,ma doveva essere talmente sconvolta che Edythe si piegó in due dalle risate.
《Beau,sto scherzando. È soltanto il pilota》disse tenendosi la pancia.
《Ah》mi sentivo un idiota.
《Se vuoi te lo posso insegnare io il francese》disse lei avvicinandosi con voce sensuale.
《Ne sarei molto onorato,madame.》Ci baciammo,ma il bacio non duró a lungo:fu interrotto dal suono del clacson che annunciava l'arrivo del pilota.
Richard scese dalla macchina,che mi sembrava d'epoca, e salutó Edythe. Era un uomo giovane,sulla trentina,capelli corti,neri e grandi occhi dorati:era un vampiro come noi.
《Richard,ti presento Beau,mio marito.》Era la prima volta,dopo il matrimonio, che Edythe mi presentava a qualcuno come suo marito. E la voce ricca di orgoglio e felicità mentre pronunciava quelle parole,mi riempirono di gioia.
《Molto piacere.》Richard mi porse la mano che accettai con un sorriso.
《Allora andiamo?》
《Certamente.》rispose Edythe imitando alla perfezione il suo accento. Devo ammettere che mi sta piacendo moltissimo l'accento francese,soprattutto quello di Edythe.
Salimmo sul jet e questo decolló. Sfrecciavamo veloci tra le soffici nuvole bianche in una giornata di sole.
Fissavo silenzioso la terra scorrere sotto di noi dal piccolo oblò.
《Beau,che hai?》Edythe mi prese la mano e visto che esitavo a rispondere,mi fissó con quello sguardo penetrante che ormai conoscevo bene:stava cercando di leggere i miei pensieri. Poi sbuffó esasperata,ma si ricompose in fretta.
《Sai... a volte mi mancano...》riuscii a stento a trattenere un sospiro carico di tristezza. Capí subito a cosa mi riferivo e abbassò il capo.
《É tutta colpo mia,Beau. Se tu non mi avessi mai incontrato,se io...》la zitii ponendole un ditto sulle labbra rosee.
《I mie genitori mi mancano,é vero,ma io ho fatto la mia scelta:tu e ti sceglierei ancora. Se non fosse per te,mi avrebbero perso sul serio molto tempo fa:tu mi hai salvato,Edythe. Quante volte te lo devo ripetere? Sei il mio angelo.
Mi portai la sua mano alla bocca e la baciai,senza staccare il contatto visivo. Nei suoi occhi leggevo una nota di tristezza che cercò subito di eliminare.
《Comunque... Quale sarà la nostra prima meta?》cercai di cambiare argomento.
《Chicago.》le si illuminarono gli occhi al pensiero di rivedere la sua città.《Sono anni che non ci vado. Vedrai,ti piacerà.》concluse ammiccando.
《Mi piaci tu,quindi mi piacerà tutto quello che ti piace.》ridemmo entrambi.
Poi mi diede un bacio, poi un altro e un altro ancora. Tutto il viaggio proseguì in quell'atmosfera d'amore.

Persi totalmente la cognizione del tenpo. Capii che eravamo arrivati solo quando il mini-aereo incominciò ad atterrare.
Edythe prese la mia mano.《Ci siamo.》
Ci ritrovammo in un altro deposito,simile a quello di partenza.
Deposto il jet,Edythe entró in una macchina nera,con i vetri scuri e spessi.
《É ancora giorno,dovremo andare in giro con questa.》Annuii.

Mentre percorrevamo la città ad una velocità normale,se non addirittura lenta per gli standard di Edythe,mi balenó in mente un pensiero terribile. Edythe mi guardó con la coda dell'occhio.
《A cosa stai pensando?》
《Edythe...》esitai《...come fai a fidarti così tanto di me? Potrebbe passare un passante con un odore invitante,oppure un bambino che si è sbucciato il ginocchio... e se io non riuscissi a fermarmi? Metterei nei guai te e la tua famiglia,d'altronde sono ancora un neaonato e...》
《Beau,basta.》mi prese il viso tra le mani,ma la macchina non si fermó.
《Io so di potermi fidare di te,Beau,e tu devi imparare a fidarti di te stesso. Hai già dato prova di saper mantenere il controllo. Tu sei un vampiro speciale. Noi abitiamo a due passi da una cittadina. In qualsiasi momento,preso da un impeto di sete,tu avresti potuto seguire la scia di qualche escursionista che ti avrebbe portato direttamente in città,ma tu non l'hai mai fatto. Io e i mie fratelli abbiamo dovuto stare a lungo lontano dagli esseri umani prima di acquisire il giusto autocontrollo, ma tu non ne hai avuto bisogno. Sono molto orgogliosa di te,Beau,e questo non cambierà mai.》
Il suo sguardo ardente, i suoi occhi dorati, mi infondevano un'ondata di coraggio e fiducia.
Riprese il volante.
《E comunque sai benissimo cosa fare in situazioni estreme...》disse gonfiando le guance d'aria e tappandosi il naso con due dita. Ridemmo all'unisono.
Ci fermammo in quella che mi parve la periferia della città.
C'erano molte case, perlopiù abbandonate. L'unico edificio utilizzato era un palazzo alto con molte finestre. Uffici,pensai. Edythe parcheggió in una zona molto ombrosa,nonostante il cielo si fosse annuvolato.
Scendemmo dall'auto e passeggiamo mano nella mano indisturbati per quel quartiere ormai quasi desolato. Ad un certo punto si arrestó vicino un vecchio edificio qusi completate crollato. Lo fissava pensierosa.
《Sai...questa casa é il primo ricordo che ho della mia nuova vita...
Mi risvegliai qui,Carine mi portó a casa sua,dove mi spiegò cosa ero diventata,raccontandomi la sua storia. Ero cosí spaventata all'idea di essere un vampiro,un mostro, ma è stato solo grazie all'aiuto e all'immensa pazienza di Carine che sono diventata la ragazza che sono ora. Le devo... tutto...》Era sorridente mentre parlava di Carine,con un tono colmo di gratitudine per quella madre che pur non essendo sua madre biologica,l'ha sempre amata come una figlia.
《Vuoi entrare?》chiese risvegliandosi dai ricordi,indicando con la testa quella casa.
《Certo》Anche se era mezza caduta a terra,mi faceva piacere conoscere dal vivo un pezzo del suo passato.
Si muoveva sulle macerie con agilità. Mi mostró dove si trovava la sala da pranzo mai utilizzata e la camera da letto dove si risvegliò.
Dopo che mi aveva descritto ogni minimo particolare,a tal punto da riuscire realmente a vedere la casa attraverso le sue memorie,uscimmo e ci dirigemmo verso un hotel:era fatto buio.
Entrati in camera mi gettai sul letto. Ho sempre amato farlo,per quello che ricordo,soltanto ora devo stare attento a non rompere tutto.
《Edythe posso chiederti una cosa?》dissi ancora steso mentre lei mi raggiunse,quando mi tornó in mente il giorno del nostro matrimonio.
《Certo,spara》disse lei ammiccando.
《È una cosa che ho notato il giorno della sorpresa dei Volturi. 》mimai le virgolette con le dita alla parola "sorpresa".
《Il loro comportamento era...come dire... particolare nei confronti di Carine...》lei capí.
《Allora vediamo... Iniziamo da Athenodora:lei è sempre dolce e gentile con Carine,per quello che le riesce, perché un giorno le salvó la vita da un attacco di licantropi. Forse non te l'ho detto, ma i vampri e i licantropi sono da sempre nemici naturali e infatti noi siamo gli unici che ci possiamo ferire,se non peggio,a vicenda.》aspettó una mia reazione che non arrivó. Ormai non mi spaventavo piú di nulla.
《Passiamo a Marcus:forse questo non lo sa nemmeno la diretta interessata,ma... é attratto da Carine fin dal primo istante che ha messo piede nella loro casa. Ha sempre apprezzato la sua gentilezza, la sua bellezza,ma soprattutto il fatto che si è distinta dal resto dei vampiri per la sua alimentazione. Lui,per amore, cercò per un breve tempo di imitarla,di seguire i suoi consigli,ma non riusciva a rinnegare la sua vera natura. Quando Carine se ne andó e poi conobbe Earnest,Marcus fu molto deluso e arrabbiato,ma con il tempo ha imparato a convivere con l'idea di essere solo un amico,ma comunque continua sempre a sperare che un giorno Carine rinunci ad Earnest per lui.》alzó gli occhi al cielo e proseguì 《Infine é il turno della dolce Sulpicia.》disse con tono sarcastico《È gelosa delle attenzioni che Marcus rivolge a Carine. Le vuole tutte per sé,per questo non vede di buon occhi Carine e tutti noi. Credo soffra di manie di protagonismo...》concluse lei appoggiando la sua testa sul mio petto. Poi si alzó di scatto e incominciammo a scambiarci teneri bacetti,che divennero sempre piú desiderosi. Un bacio tira l'altro e...

Sunrise {Life And Death Sequel}                                     IN REVISIONEWhere stories live. Discover now