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Chapter 21

[Jason=Jason Rothenberg, produttore di The 100 e pezzo di sterco.]
[Kim=Kim Shumway, sceneggiatrice di alcuni episodi di The 100]
[Bob=Bob Morley, Bellamy in The 100]
[Lindsey=Lindsey Morgan, Raven in The 100]
[Marie=Marie Avgeropoulos, Octavia in The 100]
[Maia=Maia Mitchell, attrice di The Fosters, amica di Alycia anche nella vita reale]
[Marny=Marny Kennedy, attrice, amica di Alycia anche nella vita reale]
[Rudy=Rudy Mancuso, musicista, attuale ragazzo di Maia Mitchell]
[Mercedes=Mercedes Mason, attrice, Ofelia in Fear The Walking Dead]
[Ricky=Ricky Whittle, Lincoln in The 100]
[Richard=Richard Harmon, Murphy in The 100]

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[Eliza]

Non so se ho mai chiuso gli occhi stanotte. Se ho dormito, non lo ricordo... Forse non me ne sono accorta e l'ho fatto e sono triste al solo pensiero di essermi persa un po' di te...

È mattino. Un intenso fascio di luce entra dal balcone. Abbiamo fatto l'amore tutta la notte, finché, stremata, non ti sei addormentata. Ricordo la tua mano che ha cercato la mia, il tuo sguardo sereno, il tuo dolce sorriso... Solo allora, quando hai avvertito che anche la mia mano stringeva la tua, i tuoi occhi si sono chiusi...

Mi alzo su un gomito, con la mano che sostiene il mento, così posso ammirare tutta la tua bellezza. Stai dormendo supina, con la testa leggermente girata verso la direzione opposta a me. La tua sola presenza mi trasmette tanta di quella pace... Pace che non ho mai trovato in nessuna relazione...

Il profilo del tuo viso lo riconoscerei in mezzo a mille... E la tua pelle mi appartiene, non potrei toccare nessun altro nello stesso modo in cui sfioro te... Mi domando perché questo lenzuolo crudele ti copre fin sopra al seno e lascia esposta solo la tua coscia sinistra. Sono rapita da ogni cosa di te... Sei una venere che mostra tutta la sua armonia e la sua naturale eleganza...

Avrei dovuto comprarti fiori... Ne saresti stata felice... Invece mi sono presentata alla tua porta con solo questo stupido cuore in mano... Avrei dovuto fare di meglio per te... Avrei dovuto comprarti dei fiori...

E la tua bellezza non fa altro che farmi sentire non abbastanza pura per te... Sono malata se vorrei che questo maledetto lenzuolo sparisse? I miei pensieri si aggrovigliano con i miei desideri senza risollevarmi da questo stato di necessità.

E se fosse proprio questo che tanto ami di me? Il mio essere imperfetta, il mio essere fuori dalle regole? Sono la notte e tu sei il giorno...

E tu sei il giorno perché esiste la notte. Ed io sono notte solo perché esiste il giorno...

La mia mano è attenta ad esser silenziosa e leggera quando afferra un lembo del lenzuolo sul tuo addome. Lo stringe forte e questo movimento basta già a far arretrare il tessuto di qualche centimetro sul tuo seno. I miei occhi voraci sono su di te, sul tuo splendido corpo ad elemosinarne ancora un po'...

Non ti accorgi di nulla... Avida, la mia mano trascina ancora un po' il lenzuolo verso il basso... Trattengo il fiato. Scoprirti piano piano è più sensuale di quanto mi sarei aspettata... Il tessuto scorre, lasciando intravedere la sagoma delle estremità dei tuoi seni che piano piano si scoprono completamente... I secondi sono lunghi come un'eternità, in questo momento. Mi mordo le labbra... E' normale non averne mai abbastanza di te?

Il mio movimento non si ferma finché non libero tutto il tuo corpo da questa indesiderata barriera visiva... Posso sentire il mio stesso cuore martellare più veloce, tormentato dagli ingorghi emozionali che i miei occhi trasmettono...

Adesso la voglia che ho di toccarti mi devasta... Sei perfetta... Non c'è nulla di te che non sia completamente in armonia col cosmo.

Improvvisamente il mio cellulare vibra sul comodino alle mie spalle. Mi giro e mi precipito a sollevarlo dalla superficie per non permettere al brusco suono di svegliarti. Sono dei messaggi. Lindsey... Pare che Jason stia dando i numeri per la mia assenza. Mi suggerisce di tornare immediatamente.