Chapter 20

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[Jason=Jason Rothenberg, produttore di The 100 e pezzo di sterco.]
[Kim=Kim Shumway, sceneggiatrice di alcuni episodi di The 100]
[Bob=Bob Morley, Bellamy in The 100]
[Lindsey=Lindsey Morgan, Raven in The 100]
[Marie=Marie Avgeropoulos, Octavia in The 100]
[Maia=Maia Mitchell, attrice di The Fosters, amica di Alycia anche nella vita reale]
[Marny=Marny Kennedy, attrice, amica di Alycia anche nella vita reale]
[Rudy=Rudy Mancuso, musicista, attuale ragazzo di Maia Mitchell]
[Mercedes=Mercedes Mason, attrice, Ofelia in Fear The Walking Dead]
[Ricky=Ricky Whittle, Lincoln in The 100]
[Richard=Richard Harmon, Murphy in The 100]

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[Eliza]

Siamo zuppe, cerchiamo di uscire goffamente dall'acqua. La mia felpa mi appesantisce e mi intralcia ed una leggera brezza mi fa rabbrividire, nonostante sia ancora caldo.

Ti scosti i capelli bagnati che ti gocciolano sul viso: i tuoi occhi brillano anche in questa semioscurità. Respiri affannosamente per le risate e la corsa, ma quando ti fermi a guardarmi mi rendo conto che non c'è niente di quello che fai e di quello che sei che io non adori. Come è possibile che tu voglia me? Potresti avere chiunque, eppure stavi aspettando me fuori dalla tua porta...

"Sarà meglio che andiamo a cambiarci." Proponi, mentre mi prendi per mano. Poi ti blocchi come se avessi urtato un muro invisibile. "Oh."

Ti sorrido. Ti sei resa conto, probabilmente, che non è il caso di portarmi in roulotte con tua madre lì presente.

Ridiamo. Ti riavvicini a me, i tuoi occhi si muovono frenetici in cerca di una soluzione. La tua mano scorre sul mio braccio involontariamente, come se fosse un gesto naturale che accompagna il tuo pensare. C'è talmente tanta intimità tra noi, che le tue carezze cercano automaticamente il mio corpo... È come respirare... Come respirare...

"Alloggio in quell'albergo." Ti informo, indicando con l'indice la struttura, visibile chiaramente dalla spiaggia.

Sorridi e mi trascini via con te verso il mio hotel. Sei felice come una bimba per il solo fatto di poter passare del tempo con me. Ed io sono già completamente persa nella tua dolcezza.

Arrivate in stanza, mi libero della felpa zuppa e la deposito nel lavandino. Guardo i miei jeans. Non credo di averne portato un altro paio. Penso. Non posso comunque tenerli addosso. Mi spoglio anche di loro e li metto accanto alla felpa.

Entri improvvisamente in bagno. "Oh," esclami, mentre le tue guance si colorano di rosa. Cerchi di non guardarmi, anche se i tuoi occhi fanno una lunga sosta sul mio seno. Sorrido. Arrossisci ancora per me, Alycia? Mi hai vista molto più nuda di così...

"Io, io vado a fare una telefonata..." Mi informi, prima di produrti in una goffa ritirata.

Mi specchio. I miei capelli incollati dalla salsedine sono orribili. Mi giro intorno: per fortuna la soluzione è a due passi da me. "Faccio una doccia." Ti avverto, in modo che tu possa sentirmi anche attraverso la parete. Mi libero dei miei indumenti intimi e finalmente entro in cabina. L'odore del bagnoschiuma è particolarmente buono e la sensazione di pulito mi fa finalmente rilassare.

[Alycia]

Devo smetterla di fissarti in questo modo strambo: non voglio sembrarti più fuori di testa di quanto io sia già. Mi passo una mano sugli occhi. Sono scappata come un'idiota... Fisso la porta del bagno. Mi sento ancora profondamente in soggezione come le prime volte. Sento scorrere l'acqua... Ed arrossisco al solo pensarti nuda in quella dannata doccia.

Il cellulare vibra. È mamma. Pensi di rientrare o... non devo aspettarti? Sorrido. Non so se essere più imbarazzata o felice di questo messaggio. Guardo ancora per un attimo la porta che ci separa. Digito la risposta e poso il cellulare sul tavolo. Mi sfilo via la maglietta bagnata mentre avanzo. Apro la porta.

3:30Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora