BUON NATALE!

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Passai tutta la mattina della vigilia di Natale sdraiata sul mio letto. Mia madre come aveva detto non era a casa. Quella sera dovevo andare , come avevo promesso a Katy, alla festa della vigilia che si sarebbe tenuta in piazza. Non pranzai non avevo le forze per alzarmi dal letto. Ero preoccupata , ancora non avevo una pista per cercare la chiave, che non sapevo a cosa servisse e non sapevo cosa stava accadendo intorno a me. Non sapevo niente.

Era quasi sera , mi dovevo preparare la cena e mi dovevo vestire per uscire con Katy .

Alzarmi dal letto fu uno sforzo sovrumano, ma avevo fame. Mentre scendevo al piano di sotto per andare in cucina, un giramento di capo mi avvolse, tanto che riuscii a malapena a reggermi in piedi aggrappandomi al corrimano. Chiusi gli occhi e feci un bel respiro profondo, quindi li riaprii. Beh...andava un po' meglio. Mi recai al piano di sotto barcollando con la testa dolente. Controllai cosa c'era in frigo e cosa potevo prepararmi per la "grande" cena . Cominciai a cucinare passando da una parte all'altra della cucina , come danzando davanti ai fornelli; mi ricordava tanto la mamma quando cucinava per me.

Avevo preparato un piatto a base di pesce , io non sono nata nella religione cristiana, ma da come mi raccontava Katy durante la cena della vigilia di Natale era bandita la carne; per dolce non avevo niente , oltre al gelato che mamma comprava sempre.

Presi il piatto e mi misi seduta alla penisola per mangiare. Intorno a me c'era il silenzio , sentivo i miei bocconi di pesce che venivano schiacciati fra i miei denti; dalle padelle appena usate, ancora si sentiva sfrigolare l'olio anche se i fornelli erano spenti. Non era poi così triste passare la vigilia di Natale da sola, alla fine io non sono nata da genitori di religione cattolica, anzi sono nata da genitori di nessuna religione...almeno apparentemente o come finora avevo creduto. Tutto quello che sapevo sulla religione cristiana è quello che Katy mi raccontava... la pasqua, il natale.... Ma per me non avevano significato, almeno non più di tanto. Ma chi prendevo in giro? Nonostante tutto quello che avevo appena pensato sul Natale, erano solo scuse banali, comunque mi sentivo sola come non mai.

Finito di mangiare mi recai al piano di sopra , i miei passi rimbombavano per la casa in una maniera assordante. Non mi vestii elegante, ma comoda; indossai un paio di jeans e una felpa nera con uno scheletro messicano disegnato sul davanti . Mi pettinai i capelli lunghi fino al petto e feci una grossa treccia che lasciai cadere sulla mia spalla destra. Ero pronta, sul viso avevo solo il mascara . Presi il telefono e chiamai Katy per dirle che ero pronta:

<<Katy! Io sono pronta , fra quanto sarai da me? >>

<<esco subito, saluto tutti e vengo >>

<<perfetto!>> dissi e riattaccai.

Presi tutto ciò che mi serviva e scesi al piano di sotto , avevo già lavato i piatti e sistemato la cucina, così che mia madre non avrebbe potuto lamentarsi una volta tornata a casa.

Uscii di casa e aspettai Katy . Fuori si era fatto buio pesto, erano le 22.30 , solo i lampioni illuminavano il marciapiedi . Ad un certo punto vidi due piccole luci emergere dal buio in fondo alla strada: si avvicinavano piano piano verso di me finché riconobbi il pick-up di Katy. Salii di corsa e lei partì sgommando...come al solito del resto.

Anche Katy era vestita con un abbigliamento casual , jeans e felpa e un bel cappotto , a differenza di me che avevo una giacca a vento sportiva.

La piazza dove si sarebbe svolta la festa non era tanto lontano da casa mia e fummo fortunate a trovare parcheggio abbastanza vicino, dovevamo fare solo un pezzetto a piedi , niente di che. Quando Katy parcheggiò scendemmo dalla macchina e ci incamminammo verso la piazza chiacchierando tra noi :

Incubi dell'altro mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora