Capitolo 17

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Era la prima volta che dormivo con qualcuno e che mi risvegliavo al suo fianco, era bello sapere che c'era lui dietro di me (Okay.... Okay... Okay... Ti piace che lui stia dietro.... sono gusti) aprii gli occhi e stranamente mi sentivo serena, mi voltai per guardare il ragazzo alle mie spalle dormire come un ghiro, aveva il volto rilassato e sembrava quasi sorridesse, volevo alzarmi senza svegliarlo (essì poverino, non disturbiamo lo stupratore) ero così tranquilla, entrai in bagno per fare pipì (quanta grazia) ero sulla tazza quando mi accorsi di non aver sentito la sveglia, preoccupata guardai l'orologio (appaiono orologi a cazzo, yeeee) e vidi che era tardi, tardissimo... mi incazzai tanto nel capire che quello stronzo rideva perché aveva spento la sveglia, mi alzai e andai dritta in camera
"Michael porca zozza! Svegliati stronzo! Che cazzo hai fatto che non mi sono svegliata! Ma porca miseria!!!!"
Lui si svegliò quasi disturbato dalle mie urla (giustamente mentre dormi se una ti urla contro come una psicopatica ovvio che ti da fastidio)
"Che succede?"
Parlò con la voce un po roca e pesante
"Come cosa succede, hai spento la sveglia?!"
Aveva la faccia schiaffata sul cuscino e un braccio sulla mia metà del letto
"Si, non mi andava di andare a scuola oggi..."
Alzò la coperta dalla mia parte
"... Dai vieni qui"
Sorrise (pervertito)
"No, muoviti dobbiamo andare a scuola"
Gli lanciai gli abiti sul viso, si alzò e lentamente mi venne vicino, si accostò dietro di me e scostando i miei capelli ricci sussurrò
"Dai, lo sai che è tardi per andare a scuola e poi eri così bella e rilassata mentre dormivi e non volevo svegliarti"
Iniziò a lasciare baci umidi sul collo, lentamente, piano piano sentivo il suo caldo respiro sul mio collo, sotto il suo tocco (la cosa si sta facendo accesa) era davvero tardi per andare a scuola, mi accarezzò la mano e la prese
"Ti lasci andare?"
(Ora ti stupra!)
"Cosa vuoi fare? Scoparmi per poi dire di esserti fatto la rompicoglioni della classe?"
Rise
"Lo sai che non direi mai così, allora, ti lasci andare?"
Mi sfiorò il braccio e mi prese la mano, lentamente mi portò nel letto, e mi fece stendere (ecco che ti stupra) si sdraiò accanto a me e passò il suo braccio intorno a me, si stese e fece appoggiare la mia testa sul suo petto, (ci stavate sperando èh!?!?!!) iniziò delicatamente ad accarezzarmi i capelli, mi rilassava molto con il suo tocco caldo ma c'era qualcosa che non mi faceva rilassare completamente
"Michael... ma i tuoi che penseranno quando non ti troveranno a casa?"
"Non lo so... neanche mi interessa"
Continuò a coccolarmi così quando ad un certo punto il suo telefono squillò, si alzò delicatamente e dalla tasca dei suoi pantaloni estrasse il telefono e rispose, era sua madre, ma ciò che dicevano passò in secondo piano, mi soffermai a guardare il suo corpo, era magro e quei boxer gli stavano dannatamente bene, il sole che passava dalla finestra colpiva il suo corpo creando delle ombre che accentuavano la sua tartaruga fin troppo esile... in quel momento i miei due neuroni entrarono in collisione, era davanti alla finestra, in piena mattinata, in mutande!!!! Cosa avrebbero pensato i vicini?! E se avessero chiamato mio padre?! (Sei un genio yeee) mi sedetti preoccupata prendendo il ragazzo dai fianchi e trascinandolo verso di me affinché il suo corpo non si vedesse dalla finestra, solo dopo mi accorsi che era davanti a me e io lo tenevo per l'elastico delle mutande, alzai gli occhi e incrociai il suo sguardo che sorrideva e dopo poco lo vidi arrossire, per la vergogna mi distesi sul letto guardando verso la porta dall'altra parte (che grande casino che state creando per non darvi una bottarella a vicenda)
"Okay mà... ciao"
Attaccò il telefono e si mise accanto a me
"Cosa ti ha detto tua madre?"
"Le solite cose?"
"Cioè?"
Mise le mani sotto la maglia del pigiama sui miei fianchi, d'istinto presi le sue mani e le tolsi ma lui dolcemente intrecciò le nostre dita
"Perché non ti fidi di me? Non voglio toccarti tranquilla"
(Mi stai già toccando con quelle manacce u.u pervertito stupratore che non sei altro)
"Mi spiace ma sai che ho paura, ho bisogno di fidarmi molto di più di te"
"Okay, per questo ti dico di rilassarti e non pensare che ogni mio movimento sia fatto perché voglio fare sesso"
Restammo così per un po'
"Non pensi che dovremmo fare qualcosa?"
"Fammi capire tu devi sempre fare qualcosa, non puoi semplicemente rilassarti e lasciarti coccolare?"
"Non sono abituata"
"Okay allora oggi passeremo il giorno a letto"
(A bene! Pure!)
Sapevo che dovevo aspettarmi una luuuuuuunga giornata

Smile. ~Mika~Where stories live. Discover now