Capitolo 9

231 24 3
                                    

"Ciao piccina!"

"Cosa vuoi papà?!"

"Niente volevo sapere come stavi..."

"Sento la puzza dell'alcol dalla cornetta, cosa vuoi pà?"

"Smettila di fare la sapientona, tuo padre si sta solo divertendo un po in giro per il mondo"

(Dio quanto lo odio)

"Te lo ripeto un ultima volta! Cosa vuoi Smiths?!"

"Vai in cucina, e vedi il terzo cassetto nel secondo mobile"

"Non c'è un terzo cassetto nel secondo mobile"

Frugai nel secondo cassetto, sotto pinse e roba da cucina trovai un pomello e lo alzai  scoprendo un altro cassetto

"Lo hai trovato?"

"Si.."

"Lo sapevo, hai ripreso l'intelligenza da tua madre"

"Smettila o attacco"

C'erano tutti pezzi di giornale ritagliati

"Dovrebbe esserci un foglio bianco con un nome sopra"

Erano pezzi di giornali di corse tra cavalli, richiusi tutto

"Non ti do il nome di un'altro cavallo sul quale scommettere, devo andare a scuola papà, sto bene comunque, ciao!"

Attaccai prima di sentire risposta, solo Janine conosceva la mia situazione famigliare perché era l'unica di cui mi fidavo, ma alcuni in città si erano fatti un idea, presi lo zaino e uscii di casa, per essere autunno e le 7 di mattina c'era molto sole, troppo, non riuscivo a vedere niente.. Ma lo sentii (non ricordo, porta fortuna se la schiacci?) una cacca gigante sotto la scarpa (a me potrà anche portare fortuna ma con tutte le cose che ho tirato al padrone di quel cane penso che minimo c'è rimasto secco... E secco in senso di morto!) corsi a casa e misi le scarpe in bagno, per fortuna ne ho due paia uguali. Arrivai a scuola in seconda ora (l'ora di francese) il prof per fortuna accettò il mio ritardo anche se tra noi c'era un reciproco odio..

"Che fine avevi fatto?!"

Janine sempre pronta a rimproverarmi

"mi ha chiamato mio padre e poi ho acciaccato una cacca!"

Ridacchiò

"Signorine state attente! Allora, interroghiamo"

Passò l'indice sull'elenco del registro, pelato, magro, rompipalle (3 aggettivi per ogni persona scolatica che incontro)

"Il novellino.."

Rise beffardo pensando di colpire qualcuno che non aveva studiato

"Michele Olobrucco Pennìmo.."

Disse il nome sbagliando la pronuncia apposta (mi correggo: pelato, rompipalle e bastardo)

"Mi dica prof.."

"Hai un accento inglese"

"Si, ci ho abitato per molto.."

"Vediamo se hai studiato per oggi"

(Da qui in poi parlano francese, ma siccome l'ultima volta che l'ho studiato era tre anni fa non ricordo niente..)

"Bonjour"

(Questo ancora me lo ricordo)

"Bonjour, come va?"

Rispose Michael al prof

"Io tutto a posto, ma dimmi, dove abiti?"

Argomento mai studiato ma okay prof lo interroghi sulle cose dell'anno prossimo non fa niente..

"Abito in via Palmira numero 8"

Lo disse in un francese perfetto e sicuro di se

"Cosa ne pensi della scuola e quali sono le tue materie preferite?"

"È una bella scuola con professori competenti e le mie materie preferite sono arte, musica e scrittura"

(Non facevamo musica ma okay, non posso competere col suo francese, momento sad) Il prof rimase stupito

"Hai già studiato francese Michael?"

"No, ho vissuto in Francia per un po di anni e quindi lo so parlare"

"Michael quante lingue conosci?"

"Emh... Inglese, francese, spagnolo ma con l'italiano ho cancellato quasi tutto, e poi un pochino di arabo, ma veramente pochissimo"

(Anche io parlo così tante lingue, pff. Adesso ve le elenco: italiano, un pò di inglese poi.. italiano, italiano... ah! E anche l'italiano)

Smile. ~Mika~Where stories live. Discover now