Capitolo 14

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Mi alzai come al solito e andai a scuola, Janine era in ritardo ancora una volta (maledetta)ed io decisi di aspettarla fuori scuola rimanendo da sola, quando arrivò Michael lo salutai con un timido cenno mentre inumidivo le mie labbra mordendole (tutti si mordono le labbra per inumidirle, si, col proprio sangue)


Si avvicinò e tenendo la mia spalla contro il muro mi baciò (certo) si avvicinò ancora e mi sussurrò


"Mi piace quando ti mordi le labbra"


Non dissi niente ma ormai era un po ovvio che odiavo quando mi baciava così, come se non fosse niente, come se fosse un gioco, per mia fortuna arrivò Janine e la giornata scolastica passò in fretta. Stavo tornando a casa col mio cappotto nero (molto colorato),non mi voltavo mai indietro.. e quella volta me ne pentii, arrivata a casa presi le chiavi e le infilai nella serratura, intenta nel aprire sentii picchiettare sulla mia spalla, mi voltai e vidi Michael, mi prese un colpo, non sapevo cosa fare


"Non voglio arrivare fino a casa tua per prendermi un bacio"


Mise le sue calde mani intorno al mio viso rinfrescato dal vento, porse le sue labbra sulle mie, era il bacio più delicato che io avessi mai provato, ma ero stanca: stanca di essere trattata come un gioco, stanca di essere schiavizzata, ero stanca di tutti gli uomini, così lo strattonai spingendolo da me e entrai in casa, feci qualche passo dentro casa ma lui fermò il mio braccio


"Ehy, cosa succede?"


"Basta! Vai via!"


Il ragazzo mi guardò come se non capisse


"Che ho fatto di male?"


"E me lo chiedi anche?! Quando ti dissi di essere amici non alludevo al fatto che tu mi potessi baciare ogni qual volta ti andasse! Non è una cosa logica, non sono un gioco!"


Mi guardava con gli occhi sgranati di chi non sa cosa rispondere


"Voi maschi siete tutti uguali! Per te sono solo una delle tante!"


Ero stanca, lui mi metteva in confusione e in quel momento mi prese attaccandomi al muro delle scale premendo con le sue labbra sulle mie lasciando un bacio distratto


"Questo è per le ragazze di cui non mi importa niente"


Mise le sue labbra sulle mie nuovamente ma questa volta mettendo più intenzione


"Questo è per le ragazze che mi piacciono"


Si avvicinò al mio collo sussurrando


"Questo è per te, unicamente"


Sorrise dolcemente e mi baciò di nuovo, con tutta la passione, un misto di debolezza e forza, come quando sboccia un fiore, era lui, in tutto se stesso, dolce e stronzo.... E me ne stavo innamorando perdutamente come un sorriso che nasce senza un motivo apparente io stavo diventando sua.


Quando si staccò da me ero inerme, e lui continuava a guardarmi negli occhi


"Per quale motivo te la prendi così tanto con i maschi?"


Alzai gli occhi al cielo, aveva toccato il mio tasto dolente nel momento più dolce (un applauso al distruttore di romanticismo)


"Storia lunga..."


"Devi dirmelo"


Insistette lui, mi dava fastidio questa cosa


"Perché ti ostini tanto a saperlo?!"


Gridai forse più del dovuto, tanto da farlo alterare


"Cazzo! Voglio saperlo! Sei la mia ragazza"


(Eh no! Mo l'ha detta grossa)


"LA TUA RAGAZZA? LA TUA RAGAZZA?! NON MI PARE DI AVER RICEVUTO UNA RICHIESTA DI FIDANZAMENTO, PRIMO, SECONDO POI NON VADO IN GIRO A SBATTERE ALLA GENTE I MIEI PROBLEMI COME SE FOSSERO MUTANDE STESE AL SOLE!"


(Capito Chicco!)


"CHE CAZZO CENTRA VOGLIO DARTI UNA MANO!"


"E CERCHI DI DARMI UNA MANO COSÌ?! COMPLIMENTI"


Iniziai ad applaudire rumorosamente


"PERCHÉ CAZZO ODI I MASCHI!?"


"PERCHÉ MIO PADRE È UN ALCOLIZZATO CHE HA SPESO IL NOSTRO PATRIMONIO NELLE CORSE, SPECIALMENTE DA QUANDO È MORTA MIA MADRE, E IO DOVREI ABITARE CON LUI, SOLO CHE PASSA LA SUA INTERA VITA IN UN CAZZO DI BAR, LA COSA MI FA ALTAMENTE SCHIFO E TU COME TUTTI GLI ALTRI NON MI PUOI AIUTARMI! CAZZO!"

Smile. ~Mika~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora