chapter five.

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Ma che cazzo stai combinando?! - urla guardandola male.

Sussulta e si gira velocemente -no papà ti prego posso spiegare i-io non l'ho fatto di proposito ti prego scusami- mormora velocemente impaurita.

-dio mio sei un cazzo di disastro - urla spingendola. -pulisci tutto brutta cretina. E muoviti a preparare altro. O saranno seri guai per te. - continua a guardarla male e le dà una spallata forte uscendo dalla cucina.

geme piano dal dolore per la spallata e sospira cominciando a pulire borbottando parole tipo "sono una scema.". Dopo aver finito di pulire tutto comincia a preparare la carne per suo padre. "Sempre le stesse cose ma... oh mica sono una chef." Apparecchia la tavola e poi sospira prendendo un piatto -è pronto- urla per farsi sentire.

-che cazzo ti urli- sbotta guardandola entrando in cucina

"Pft parlò." Concorda con la sua coscienza e poi gli serve il piatto con la carne sopra. - io vado in camera a fare i compiti- mormora uscendo poi dalla stanza.

-che cazzo mi interessa a me- alza gli occhi al cielo cominciando a mangiare letteralmente come un porco.

Sospira sentendolo e sale le scale dirigendosi verso la propria camera. Entra e chiude la porta. Si avvicina al letto e recupera lo zaino aprendolo poi. Si acciglia notando una notifica. Prende il telefono e lo accende notando poi un messaggio da Michael.

📲《piccola? Che fine hai fatto?》

Diventa rossa in viso e gli risponde velocemente

📲《senti basta lasciami stare, hai rotto. Sei una distrazione. 》

Invia guardando male lo schermo ma poi scuote velocemente la testa -no no no cosa ho fatto -si copre il viso con le mani - lui non c'entra niente - borbotta sospirando e poi spegne il telefono lanciandolo da qualche parte. Prende il quaderno e il libro di matematica e cammina verso la sua scrivania. Si siede e apre il libro cominciando a cercare qualche esercizio da fare, a breve il professore avrebbe interrogato. Apre il quaderno e trascrive l'esercizio per poi farlo.

sospira leggendo il messaggio e chiude gli occhi -e adesso cosa ho sbagliato?- sospira -io le donne non le capisco proprio dio mio.

Quando finisce di fare i compiti sono già le 18:00. Così decide di prendere il suo diario e scrivere un po'.

"Caro Diario.

Sono sempre io, Brooke la cessa. Dio mio sono così furiosa, arrabbiata. Stavo parlando con Michael prima okay tanto prima. E avevo messo il pollo a cuocere ma ero così...Presa da lui che l'ho lasciato bruciare. Ovviamente Edward o se vogliamo proprio dirlo, mio padre si è arrabbiato. Come sempre d'altronde. Ha cominciato a sbraitare e tutto. Così gli ho cucinato di nuovo la carne. Insomma poi ho risposto male a Michael giuro che non l'ho fatto apposta ma ...insomma mi mette quasi sempre nei guai. Sono un disastro lo so. Adesso ho spento il telefono, non voglio ne parlargli ne tanto meno vederlo. Poi dio mio mi distrae così tanto.. no okay. Diario la smetto. Io non devo innamorarmi di nessuno e poi mi sto facendo paranoie inutili. Chissà cosa vuole ottenere da me. Magari è un complice di Josh. Meglio che vado. Come sempre, tua Brooke xoxo."

Guarda l'orario e nota che sono già le 19:00.

-wow come passa il tempo- mormora alzandosi nascondendo per bene il diario. Esce dalla camera e deglutisce notando tutto buio. Scende lentamente le scale e accende una luce -papà?- mormora piano e poi entra lentamente in cucina e sospira notando la porta della cantina aperta. Suo padre le aveva vietato di scendere lì sotto...chissà cosa nascondeva..

- cucina puttana -urla da sotto-

Sospira sentendolo e scuote la testa cominciando a cucinare .....La carne.

dopo un po' sale su e la guarda. -che cucini?-

-La carne -mormora guardandolo poi

la guarda male e d'improvviso scaraventa la padella a terra

Urla per il dolore. L'olio bollente le era finito un po' sul piede.

-ma non sai fare altro?! - urla per poi sbatterla forte al muro - non vali niente nemmeno come donna -scuote la testa uscendo dalla cucina per poi uscire anche di casa. Avrebbe mangiato sicuramente fuori.

Urla sfogandosi e da un calcio alla padella mentre geme dal dolore. -ti odio cazzo ti odio- urla singhiozzando e corre uscendo dalla stanza. Sale le scale ed entra in camera. Sbatte la porta chiudendo a chiave e poi si chiude in bagno. Apre il mobiletto e prende una lametta. La smonta velocemente e singhiozzando prende in mano la lama. Si alza la manica della felpa e poi con uno scatto feroce taglia il polso. Singhiozza più forte per il dolore e fa cadere la lametta. Scivola a terra e chiude gli occhi rannicchiandosi su se stessa.

-dovrei chiamarla? - guarda il soffitto. Poi scuote la testa e spegne la luce chiudendo gli occhi -no-

Sì addormenta lì con il polso tutto macchiato di sangue e le lacrime sulle guance.

sospira tenendo gli occhi chiusi. All'improvviso, geme piano dal dolore sentendo un peso sulla pancia.

ride buttandosi sopra il suo fratellone -Mickey!- urla come suo solito.

apre un occhio e lo guarda -Jack, mi stai schiacciando.-

sorride teneramente e si sdraia piano sopra di lui per poi baciarlo a stampo. Faceva questa cosa con lui da quando aveva soli cinque anni.

sorride per il suo gesto e gli accarezza la schiena. -che succede piccolo?-

-Josh non vuole farmi giocare alla play - piagnucola e poi gioca con i suoi capelli.

sospira. Josh era il gemello diciamo più cattivo più monello. Mentre Jack era più un peluche da coccolare tutti i giorni. -vuoi che lo rimprovero? -lo guarda teneramente. Adorava suo fratello.

scuote piano la testa -voglio stare con te- chiude gli occhi sorridendo - Brooke è la tua ragazza?

arrossisce di botto -ma che dici? Hai spiato un'altra volta nel mio telefono?!

scoppia a ridere e annuisce -è carina? -

sospira scuotendo la testa divertito - si, tantissimo -

ride e scende dal letto uscendo dalla camera correndo -mamma Michael è innamorato Michael è innamorato - urla ridendo e correndo.

-Jack! - urla arrossendo - io non sono innamorato di nessuno - mette il broncio proprio come i bambini e si mette sotto le coperte. Gli scappa uno sbadiglio e sorride addormentandosi con Brooke nei suoi pensieri.

The Perfect Boy //In Pausa //Where stories live. Discover now