Capitolo 1 ✔

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Italia, 13 anni dopo.

Un fischio lontano squarciò il brusio di voci attorno a noi avvertendo tutti i presenti dell'imminente arrivo del treno. Erano le 7:45 di un venerdì mattina come tanti, dove padri di famiglia correvano a lavoro cercando di accaparrarsi un posto a sedere durante il viaggio e il profumo delle brioche appena sfornate nel bar accanto alla stazione ti invitava a entrare, per poi rimanere deluso dal cappuccino scadente. Un venerdì mattina come tanti, quello, tranne che per me e Den che ci apprestavamo a prendere in mano le redini delle nostre giovani vite.

Lei diciannove anni compiuti, io avrei tagliato quel traguardo solo qualche giorno più tardi rispetto a quella partenza, ci sentivamo pronte a intraprendere quel passo ed eccitate all'idea di farlo.

Non avevo chiuso occhio nella notte appena trascorsa, non era bastato contare le stelle che si intravedevano dalla finestra aperta della mia stanza, né bianche pecorelle immaginarie che si divertivano a saltare una staccionata di legno un pochino usurata; malgrado la stanchezza, Morfeo non era stato in grado di farmi addormentare e così mi ritrovai a scambiare per tutta la notte messaggi con la mia migliore amica, la quale occupava il letto della stanza accanto alla mia e come me non era riuscita a prendere sonno.

«È arrivato il momento di salutarci, tesoro!» Mia madre mi strinse tra le sue braccia, con gli occhi velati da una patina di tristezza mista a quel pizzico di orgoglio nel vedere la sua bambina diventare grande.

Solitamente non si lasciava mai andare al pianto, o a tutte quelle emozioni che potevano trasmettere negatività, davanti a me; ero cosciente che fosse accaduto più volte nell'arco degli anni ma, in mia presenza, si era sempre mostrata sorridente e attenta a non scoprirsi troppo. Dal nostro ritorno in Italia il suo obbiettivo era sempre stato quello di donarmi una vita serena e dovetti ammettere che c'era riuscita alla grande.

Eravamo, però, arrivate al giorno da lei tanto temuto: quello in cui ci saremmo divise. Non mi sarei allontanata di molto in realtà; Roma era solo a un'ora d'auto di distanza, un nonnulla a pensarci bene, ma per la donna che mi aveva messa al mondo sarebbe stato comunque un enorme passo da affrontare.

«Mi raccomando, state attente.» Io e Den alzammo gli occhi al cielo, sfinite dall'ennesimo monito. Era da quella mattina che non aveva fatto altro che esortarci alla prudenza e ricordarci che avremmo dovuto avere una maturità che, forse, fino ad allora non avevamo dimostrato appieno.

Mia madre era una persona iperprotettiva, difatti ero incredula che avesse accettato il mio trasferimento. Certo, c'era voluto l'intervento di Tommaso, il padre di Den, affinché si convincesse ma alla fine mi aveva dato il suo consenso. Era sempre stata una donna molto apprensiva; per poter partire per le vacanze estive, senza che le prendesse un coccolone, dovevo iniziare a parlane mesi prima preparandola così al mio allontanamento.

Purtroppo, il nostro passato l'aveva resa una donna fragile e titubante verso il mondo e le persone. Negli anni a seguire era riuscita a risollevarsi, aveva preso in mano la sua vita ed era tornata ad essere la bellissima donna che era ritratta nelle foto in cui venivano raccontati i miei primi anni su questo mondo, sicura del valore che aveva e pronta a non farsi calpestare ancora. Peccato, però, che quelle sicurezze riacquistate non comprendevano anche me; aveva sempre il timore che qualcuno potesse farmi del male, aveva paura che non sarei stata in grado di difendermi, voleva essere sempre presente a tal punto da risultare asfissiante alle volte.

La capivo perché, nonostante fossero passati tredici anni e malgrado fossi solo una bambina all'epoca, ricordavo tutto di quel periodo, ogni dettaglio di quella maledetta notte ma io, come lei, avevo deciso di buttarmi il passato alle spalle e non farmi schiacciare dal peso che aveva e questo significava anche ostacolarla ogniqualvolta il suo senso di protezione valicava i limiti consentiti.

Hug Me - Siamo Chi Siamo #1 (Conclusa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora