New me.

168 19 5
                                    

La notte mi ha sempre incantata.
Questa sera la luna, vanitosa come non mai, mi regala il suo bagliore nascosta dietro ad una nuvola grigia.
Non ci sono stelle ed il cielo é più scuro del solito.
Io me ne sto semplicemente persa sul marmo freddo della finestra della mia camera, ad aspirare il fumo di una Lucky e a scolarmi una bottiglia di birra fredda.
L'atmosfera é calma e rassicurante, di tanto in tanto qualche auto sfreccia in strada e illumina gli scatoloni nel fondo della mia camera.

Il mio corpo é esposto a milioni di brividi e non so se per il vento freddo della notte o per la mia camera così gelida, triste e vuota..
Noto qualcosa sulla scrivania, é un pezzo di carta rovinato.
Non appena finisco di intossicarmi mi alzo e prendo il foglio tra le mani.
Lo porto al naso, odora di erba ed é macchiato da chissà quale superalcolico e lacrime.
Non appena lo guardo capisco di cosa si tratta.
É la lettera che avevo scritto a Michael prima di quella notte.
Faccio scorrere le dita morbide sui bordi del foglio e volontariamente mi taglio il dito.
Sul foglio cade qualche goccia di sangue e i ricordi cominciano a mangiarmi dentro.
Porto l'indice al labbro e succhio il sangue che fuoriesce, il sapore di ferro é forte.

"Ci sarebbero tante cose di cui vorrei parlare.
Delle mie amiche, della mia famiglia, persino di te.
Ma io voglio parlare di me, prima di te.
Prima mica ero così sai?
Tu nemmeno avevi idea di chi fossi.
Non avresti mai potuto riconoscermi com'ero.
Io ero semplicemente semplice, in ogni mio piccolo gesto.
Non come adesso, che in ogni cosa che faccio, metto un po di te.
Hai presente la tipica brava ragazza? Quella buonista, educata, gentile, generosa con tutti? Hai presente quella che nemmeno sa cos'è l'odore dell'alcool o il fumo di una canna?
Mica io ero una stronza narcisista come adesso, lo sai?
Tu, tutto questo lo sai?
Ma in fondo come potresti? Ti ho mai parlato di me?
Cioè si, ma ti ho mai detto di come mi hai stravolta?
Di come mi hai cambiata dentro?
Tu non sai nulla.
Tu pensi solo a te.
E io a me.
Ma anche a te.
Sai, pensandoci sarò pure stronza, ma non narcisista. Io non ci penso a me, chi voglio prendere in giro?
Io penso a te.
E tu? A chi pensi?
Pensi a lei, no?
Ai suoi baci dolci, ai suoi abbracci, a come ti toccava quella sera.
Hai perso la parte di te che non avrai mai più indietro,nessuno te la potrà restituire, lo sai?
Almeno questo lo capisci?
Sei stupido.
Infantile.
Immaturo.
Rotto.
Ma sei un capolavoro.
Il quadro più bello che abbia potuto ammirare.
La mia fortuna o sfortuna, chiamala come vuoi, sei tu.
Volevo parlare di me, prima di te.
Ma poi é andata a finire così."

Non so come ma quella lettera mi era uscita così, ero stanca di lui e di tutte le sue cazzate.
Il pezzo di merda narcisista pensava solo a se stesso, io per lui ero solo il contorno di un secondo piatto, la portata principale era Michelle.
Ero così stanca che volevo parlargli di me, dirgli come mi sentivo da quando l'avevo conosciuto, della brava ragazza che ero e soprattutto volevo fargli capire che per quanto io volessi parlare di me, a chiunque, finivo sempre per mettere lui in mezzo.

Qualche lacrima mi bagna le guance arrossate, Michael é uno degli eventi della mia vita che più mi ha fatto soffrire.

Il mio corpo dopo un po cede, la stanchezza si impossessa di me così con cautela alzo le coperte e mi stiro sul materasso morbido.
Il tetto bianco della mia camera non mi é mai sembrato interessante come questa notte, quindi nonostante il sonno, rimango a fissarlo tutta la notte.



SALVE!
Lo so lo so, aggiorno una volta al mese e nella storia non é ancora successo praticamente nulla.
Ma voglio farvi capire chi é Chloe.

Gli aggiornamenti adesso saranno un po più frequenti.

Votate e commentateee.

Vi amo.
Ciau.


Black Heart.||Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora