I'm happy when i cry.

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La felicità la troviamo nelle piccole cose, nei piccoli gesti, nelle piccole abitudini e nelle grandi dipendenze, buone o cattive che siano.
Io sono dipendente da chiunque o da qualsiasi cosa che riesca a colmare il vuoto che sento dentro, a domare me stessa insomma, basta quel poco che allontana i pensieri malsani dalla mia mente.

Le mie mani fragili stringono i bordi di marmo bianco del lavandino della scuola, é sporco e bagnato.
Estraggo dalla tasca una bustina, osservo le pasticche, non me ne rimangono molte.
Una scivola sul palmo liscio della mia mano fragile. La stringo forte dentro di essa, poi la osservo, sono impaziente di buttarla giù.
Voglio dimenticare al più presto la cruda verità della mia misera esistenza.
Rifiuto della realtà, ecco cos'é tutto ciò.

Poi la poso piano sulla lingua, la sento pizzicare e scendere leggere dalla gola.
Posso già sentire di stare meglio.
I brutti ricordi si affievoliscono, bruciano inesorabilmente lenti ma non svaniscono, rimangono saldati a me e non mi lasciano mai da sola.

La testa comincia a girarmi lentamente e la vista si annebbia, le pareti del bagno sembrano crollarmi addosso, così mi siedo a terra, in un angolo della stanza, porto le ginocchia al petto e mi rannicchio.
Mi faccio piccola, talmente piccola che sembro scomparire.
E in effetti il mio intento é questo, annullarmi.

C'è un rumore che mi fa uscire fuori di testa, mi fracassa i timpani. Non é forte, ma nelle condizioni in cui mi trovo, anche il suono del battito del mio cuore é troppo intenso per non fracassarmi i timpani.
Il suono riecheggia in tutta la stanza e capisco che é solo la vibrazione del mio telefono.
Con la mano tremante lo estraggono dalla tasca, e sul display leggo "Mamma💕".
Il mio cuore perde un milioni di battiti, l'unica cosa che desidero veramente é non deludere mia madre dopo tutto ciò che ha fatto per me.

-M-mamma?-

-Chloe? Tutto bene?-

-Si mamma, sono solo un po stanca- Bugie su bugie.
Cumuli di balle per nascondere una vita che non é come vogliamo.

-Passo a prenderti da scuola tra quindici minuti, dobbiamo parlare-

La chiamata termina e io inizio ad agitarmi piú che mai, non posso davvero farmi trovare in queste condizioni.
Tanto di alzarmi, invano. La testa mi gira troppo forte e non riesco a tenere nemmeno l'equilibrio.
Aspetto ancora cinque minuti seduta sulle mattonelle fredde e tremendamente sporche, faccio un'altro tentativo e questa volta reggo in piedi.
Mi avvicino piano al lavandino, apro il rubinetto e getto l'acqua sul viso e sui polsi.
Monto sul viso un sorriso finto.

Esco dal bagno e mi dirigo in cortile, mentre aspetto mia madre arrivare.
L'aria é fredda, punge sulla pelle, la camicia che indosso non aiuta per niente, mi siedo sul muretto e dopo un paio di minuti, scorgo l'auto di mia madre.
Cerco di rilassarmi e di sembrare più calma possibile mentre attraverso la strada, con le ciocche blu davanti agli occhi.
Non appena salgo mia madre si tuffa in un abbraccio che non avevo previsto.
Gli effetti della pillola non sono ancora spariti del tutto, e i suoi gridolini mi fracassano i timpani.

-Ho una notizia meravigliosa!-

-Dimmela su, mi metti in ansia!-

-Ti ricordi, il mio fidanzato, Sam?-

-Emh..si-

-Si é stasferito quí in città e mi ha chiesto di andare a vivere da lui!-

-Ohw é una cosa bellissima.-

Si, proprio fantastica Chloe eh. Penso sarcasticamente tra me e me.

-Ha un figlio più o meno della tua età, non sarà male.-

Tutta la faccenda mi manda su di giri, ma non dico nulla.
In fin dei conti, non ho mai vissuto con uomini in casa.
Mia madre ha sempre fatto delle scelte adeguate per me, magari anche questa lo sarà.
Però, l'idea di avere un "papà" mi esalta e mi confonde allo stesso tempo.
Non ho mai conosciuto mio padre, ma ho visto le sue foto, era bellissimo. Ha sacrificato la sua vita per salvarne molte altre.
Lui era un soldato, morto durante una missione di pace in Iran.

-Non appena arriviamo a casa, comincia a raccogliere la tua roba, tempo due giorni voglio essere fuori da questa casa.- Mia madre comincia a dettare ordini, che io eseguo senza proferire parola.

Mi dispiacerà però abbandonare la casa dove sono cresciuta.
Ho tanti ricordi in queste quattro mura.
Troppi.







Spazio autrice
Lo so, non aggiorno da una vita e il capitolo non é soddisfacente.
Però é sempre uno di quei capitoli di passaggio.
Spero che andando avanti vi prenderà di più.

Vi amo.
Ciauu🌹💙

Black Heart.||Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora