Special Day.

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Quasi tre mesi erano passati dal primo incontro di Magnus ed Alec, ed un giorno speciale era finalmente arrivato. Alec aspettava quel momento da ormai una settimana, ed aveva ben pianificato la giornata.
Stava osservando la sveglia digitale, in attesa che il cinquantanove si trasformasse in un doppio zero. Quando avvenne, svegliò Magnus con un bacio. Lo Stregone, che stava dormendo al suo fianco, si stiracchiò sorridendo. "A cosa devo tutto questo affetto improvviso?" Chiese, sbagliando."Non che mi dispiaccia." Precisò, accendendo l'abat jour. Alec gli sorrise. "Buon compleanno." Disse, accarezzandogli una guancia. Magnus sembrò essere piuttosto sorpreso. "Come fai a..." Alec, immaginando la fine della frase, rispose subito. "Me l'ha detto Isabelle." Magnus alzò un sopracciglio. "Come lo sa?" Lo Shadowhunter rise. "Sa tutto di tutti! "Esclamò ,come se fosse ovvio. Magnus alzò gli occhi al cielo. "Non festeggio il mio compleanno da almeno un decennio, odio farlo." Alec gli diede una gomitata. "Quest'anno lo festeggeremo." Gli disse, con un tono che non ammetteva repliche. Il ragazzo aveva acquisito una straordinaria sicurezza quando si trattava di parlare con lo Stregone, e lui ne era più che felice. Magnus strofinò il naso contro la spalla dello Shadowhunter. "Accetto solo perché a chiedermelo sei tu." Alec sorrise soddisfatto, e Magnus lo strinse sé, per poi gli diede un bacio sulla fronte.

Alle dieci, dopo aver fatto colazione, Alec decise di partire col primo regalo, benchè fosse immateriale. Si alzò in piedi, e Magnus lo guardò negli occhi. Lo Shadowhunter scosse la testa. "Okay, è più difficile di quanto credessi." Disse, ridendo. "Ci frequentiamo da quasi tre mesi, e... la cosa sta diventando seria giusto? Mi piaci molto e..." Magnus rise. "Ho capito dove vuoi arrivare, Alexander." Disse, alzandosi in piedi. "E la risposta è sì, voglio findanzarmi con te,  fiorellino." Alec gli sorrise ."Era proprio ciò che volevo chiederti." Disse sorridendo. "Fiorellino?"Chiese poi. Il Figlio di Lilith alzò le spalle, ed Alec riprese parola. "All'Istituto ti abbiamo organizzato una piccola festa." Disse sorridendo. "Ti va di venirci?" Magnus sembrò pensarci. "E se mi vedesse Maryse? Non ho voglia di litigare." Disse, tamburellando con le dita sul tavolo. "Oh,credo non ci sarà alcun problema." Rispose lo Shadowhunter ammiccando. "Pronto per il regalo numero due?" Chiese. Magnus rise. "Ieri pomeriggio le ho confessato tutto." Magnus spalancó gli occhi. "Scherzi? Esclamò, ed Alec scosse la testa. "È stato davvero difficile. Devi ammettere che al'inizio ha fatto un po' di storie, ma sembra accettarlo, il problema sarà mio padre...Gliene parlerò prima o poi quando andrò ad Idris, sperando che non mi diseredi o cose del genere." Magnus scosse la testa ridendo, e gli stampò un bacio sulle labbra.

La piccola festa organizzata da Alec ed i suoi amici era ben diversa da quelle a cui Magnus era abituato a partecipare, ma era stata comunque da lui gradita. Ad ogni modo, non era durata tanto; gli altri avevano preferito lasciare lui e Magnus da soli, e non si erano fatti vivi per gran parte della giornata.
In quel momento, Alec e Magnus si trovavano sul tetto dell'Istituto, uno dei posti preferiti di Alec. Le stelle regnavano già incontrastate nel cielo di New York e, insieme allo skyline di Manhattan, rendevano l'atmosfera stupenda.
Alec era girato verso lo Stregone; lo stava osservando, ignorando la vista mozzafiato che aveva davanti. Era completamente assorto nei suoi pensieri, stava cercando il coraggio per fare un'ultima cosa. "Magnus," chiamò lo Stregone Alec, e questo si girò. Lo Shadowhunter si avvicinò di più a lui, e posò una mano sulla sua guancia. "Ti amo, Magnus."
Disse, senza troppi preamboli, e con una tale naturalezza che Magnus sembrò essere sorpreso. "Magnus?" Disse il ragazzo, notando che l'altro non accennava a rispondere.
Lo Stregone sospirò, e si avvicinò di più, alzandosi sulle punte dei piedi. "Ti amo anch'io, Alexander." Sussurrò sulle sue labbra, ed in quel momento, le stelle sembrarono brillare maggiormente.

Madness.||Malec.Where stories live. Discover now