Babysitting.

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Dopo qualche ora il cellulare di Alec suonò.
Lo Shadowhunter stava parlando con lo Stregone mentre gli accarezzava i capelli, la sua testa posata sul suo petto. Magnus sbadigliò ed indicò il telefono, posto sul comodino alla destra di Alec. Lo Shadowhunter lo prese e lesse il messaggio appena comparso sulla schermata di blocco.
Stiamo per arrivare a casa vostra, dimmi che non siete in giro.》Il mittente era Jace.
Alec non fece in tempo a rispondere che un altro messaggio apparve sullo schermo.
O a letto ;)》Il Nephilim alzò gli occhi al cielo e rispose velocemente, mentre Magnus, che aveva letto i messaggi, rideva. "Ha indovinato."
Disse, e gli diede un bacio sulla guancia.
Che succede?》Jace rispose dopo pochissimo tempo.
Vestitevi, arriviamo.
Alec ripose il cellulare sul comodino e si alzò dal letto, seguito da Magnus e dalla sua risata ininterrotta. Si preparano in fretta e lo Shadowhunter , nonappena vide il caffè ormai freddo sulla tavola, cominciò a prepararne dell'altro, mentre lo Stregone prendeva del pane e della marmellata. "Ho fame." Si lamentò Alec, mentre Magnus spalmava la marmellata.
Questo alzò le spalle. "Non è colpa mia se i tuoi ormoni stamattina sono impazziti."
Il Nephilim gli lanciò una cialda della macchinetta addosso. "Non è colpa mia se ti sei presentato praticamente in mutande." Rispose, ed il campanello suonò.
Magnus indicò la porta, facendo segno ad Alec di andare ad aprirla. "Come desidera, signor Bane." Lo Stregone gli lanciò una briciola di pane addosso, come vendetta per la cialda.
"È Lightwood-Bane, mio caro signor Lightwood-Bane." Disse, facendolo ridere.
Lo Shadowhunter si diresse in salotto ed aprì la porta, rivelando Jace, Clary, Isabelle, Simon ed una bambina. "Alec, credevo fossi in grado di pettinarti." Commentò Jace, indicando i capelli del suo Parabatai. Magnus spuntò accanto ad Alec, con una fetta di pane in mano. "A cosa dobbiamo la spiacevole visita?"
Disse, poi abbassò lo sguardo sulla bambina ed arcuò un sopracciglio. "È la figlia di un membro del Clave, dovete farle da babysitter."
Rispose Jace, appoggiandosi allo stipite della porta. Magnus scosse la testa. "Continuo a non capire." "Perché dobbiamo farlo?" Aggiunse Alec. "Perché dovevamo farlo noi, ma ci è stata assegnata una missione al Pandemonium.Alec, ho bevuto tanto ieri sera. Tanto. Credimi, andare in battaglia in hangover è già una punizione sufficiente, non c'è bisogno che mi guardi così." Alec alzò le spalle. "Si può fare, no?" Disse, girandosi verso Magnus, per poi invitare la bambina ad entrare con un gesto della mano. Lo Stregone annuì. "Sayonara!" Esclamò Jace, che chiuse la porta e se ne andò insieme agli altri. "Direi che non osserva il galateo." Commentò Magnus.  Alec si abbassò all'altezza della bambina. "Come ti chiami?" Chiese. "Adele." Lo Shadowhunter sorrise. "E quanti anni hai?" "Quattro." Rispose la bambina, mostrando la mano sinistra, con tutte le dita alzate fatta eccezione per il pollice. "Io sono Alec." Disse "E lui è Magnus."
La bambina annuì, e si diresse verso il divano.
"Vuoi guardare la televisione?" La bambina annuì nuovamente. "C'era una sfilata che---"
"Qual è il canale dei cartoni?" Chiese lo Shadowhunter. "Dovresti fare uno squillo a Shelby, sono sicuro che lo saprà." "Si chiama Simon." Disse Alec ridendo. "Come vuoi." Disse lo Stregone, che cominciò a fare zapping trai canali, finché non trovò un cartone animato.
La bambina sorrise e si sedette sul divano, ed i due presero posto accanto a lei. Magnus lesse l'ora sul grande orologio appeso sopra la televisione. "Alexander, abbiamo fatto... Beh, quello, per più tempo di quel che credevo. È mezzogiorno." "Cosa vorresti mangiare per pranzo?" Chiese il Nephilim alla bambina.
"Pizza." Rispose, come Alec aveva immaginato.
Magnus schioccò le dita, e delle pizze apparvero sul tavolo davanti a loro, con tanto di piatto. La bambina rimase come pietrificata, poi spalancò la bocca. "Stregone?" Chiese, scendendo dal divano e avvicinandosi alla pizza. "Sommo Stregone."Puntualizzò Magnus. "Fallo di nuovo!" Esclamò ridendo, saltellando sul posto. Magnus fece apparire qualche bottiglia d'acqua sul tavolo, insieme a qualche bicchiere. La bambina si avvicinò ulterioriormente al tavolo. "È vera?" Magnus annuì. Alec si alzò, prese le pizze e le portò il tavolo, mentre Magnus faceva lo stesso con acqua e bicchieri. Adele li seguì, e Magnus la aiutò a sedersi. Alec prese le posate e divkse la pizza della bambina in tanti piccoli pezzi  perché potesse mangiare con più facilità, le versò dell' acqua in un bicchiere e poi si sedette accanto a Magnus. "Questa pizza è magica?" Domandò Adele, guardando Magnus.
"Nah, viene dal ristorante sulla Fifth Avenue."
La bambina alzò le spalle e cominciò a mangiare, e Magnus sussurrò qualcosa nell'orecchio di Alec. "Jace non avrebbe potuto essere più vago." Disse, ed Alec non poté che dargli ragione. "Mi farò spiegare tutto più tardi."
"Quale arma usi?" Chiese Adele mentre mangiava. Alec non era sorpreso, gli Shadowhunters cominciavano ad allenarsi fin da piccoli. "L'arco." "Io sono brava nel lancio dei coltelli." Disse lei, sorridendo. "Se non altro, saprò dove mandare Alec quando mi farà arrabbiare." Le disse Magnus ridendo.
Finito il pranzo, Alec immaginò che la bambina dovesse riposarsi, come solitamente i bambini della sua età facevano. Infatti, la bambina accettò immediatamente e, dopo che Magnus ebbe  sistemato la camera con la magia, Alec la aiutò a salire sul letto. "Di solito papà canta per farmi addormentare." Disse, mentre lo Shadowhunter la aiutava a sistemarsi sotto le coperte. Il Nephilim si sedette vicino a lei.
"Beh, è raro che io canti, ma posso raccontarti qualcosa." Una storia più tardi, la bambina si addormentò. Uscendo dalla stanza, Alec vide che Magnus li aveva guardati tutto il tempo.
"Magnus!" Disse, recandosi in salotto "Credevo stessi lavando i piatti!" "Ho usato la magia e vi ho ascoltati appoggiato alla porta. Ci sai fare coi bambini." "Essendo un fratello maggiore ci sono abituato. Mi ricorda tanto Max quando era piccolo." Magnus sorrise, e gli posò una mano sulla spalla. "É un peccato che non ti abbia mai visto." Continuò Alec, e Magnus gli stampò un bacio sulle labbra. "Ci vede, invece.
L'hai detto anche tu." Disse sorridendo, per poi stringerlo tra le sue braccia.

Lalalala non so che dirrr🌻

Madness.||Malec.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora