Chapter Ten

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Justin's POV

Arrivai davanti a scuola con già tutti i vestiti fradici. Sta piovendo e non sono riuscito a prendere il bus.

Piove da ieri e ugh, odio la pioggia. Cioè la odio quando devo uscire e magari non ho modo di ripararmi, dato che gli ombrelli mi volano sempre via, ma adoro la pioggia quando sono a casa, da solo, e sento il ticchettio delle gocce che si scontrano con le mie finestre della camera.

In lontananza vidi Brooke che indossava dei vestiti normali. Forse non aveva indossato la divisa da cheerleader per non far vedere tutti i tagli e cose così.

É stato veramente orribile vederla in quello stato. E so per certo che sono stati Cole, Hans e Jackson. Chi altro potrebbe picchiare una ragazza?

Sono dei vigliacchi. Tre contro uno che é pure una ragazza. Pft. Gente come questa dovrebbe solo morire.

Era li, ferma. Stava vicino a Cole che la teneva da un fianco. A volte rideva ma subito dopo si tramutava in fastidio. Non credo che dopo un giorno riesca ancora a parlare. Ma almeno da quello che vedo qualche taglio si sta chiudendo. Sul labbro non saprei. É gonfio, si, ma non si vedono i tagli da dove sono io.

Mi sento anche un po in colpa. Quando l'ho vista correre via spaventata potevo raggiungerla e aiutarla. Potevo far evitare tutta quella sofferenza. Sarei stato il suo eroe. Ma ne dubito. Io che salvo una ragazza? Pft. Non ci riuscirei mai. Avrei preso la stessa dose di botte e mi sarei umiliato da solo.

«Ciao!» mi urlò nell'orecchio Riley facendomi spaventare. Feci un salto all'indietro e lei rise.

Odio quando la gente mi urla nell'orecchio. É una cosa insopportabile. Ma visto che é Riley, chiuderò un occhio e non inizierò ad urlarle contro come faccio di solito con Janette.

«Ciao» sorrisi e mi porse un fazzoletto
«Sei fradicio» borbottò e io risi. Presi il fazzoletto e mi asciugai tutto il bagnato che avevo in viso.

(Prendiamoci tutti un minuto per avere l'immagine fissa di Justin con le goccioline d'acqua sul suo splendido viso. Bene. Ora che avete in mente quell'immagine sclerate con me e continuate a leggere)

«Ti fanno ancora male?» chiese una volta buttato via il mio fazzoletto tutto bagnato.
«Nah» feci segno con la mano e lei rise.

«Quando vuoi uscire? Nel senso, che giorno?» chiese mentre entravano in classe dato che era suonata la campanella.

Ci pensai un po su «Venerdì?» chiesi e lei annui «Vada per venerdì!» sorrise e io pure. Ci sedemmo ai nostri soliti banchi e mentre lei prendeva come al suo solito appunti dal libro io guardai l'arrivo di Brooke in classe.

Credo e so per certo che non é stato semplice affrontare quel momento. Non voglio nemmeno immaginare il dolore che ha provato quando l'hanno picchiata.

Amerà ancora Cole? Se si, come fa ad amarlo di nuovo?

Soffrirebbe di più. Perché ammettiamolo, chi ti ama veramente non ti picchierebbe mai. O sbaglio?

Cole é cambiato in questi anni e non penso di essere l'unico che se ne é accorto. Certo, mi ha sempre preso in giro, ma sta esagerando.

Picchiare la propria ragazza solo perché ha aiutato qualcuno? Che bastardo del cazzo é?

Ora che ci penso...é colpa mia. É tutta colpa mia. Se me ne fossi andato subito, invece di farmi prendere dalla rabbia verso i nomignoli dati a Riley, lei a quest'ora non avrebbe nessun segno di dolore.

Mi sento così in colpa. E vaffanculo. Non é possibile.

Fino a quest'estate odiavo Brooke e ora ci tengo a lei? Cosa mi succede?

Ugh non pensiamoci. Dopo aver capito che sono stato io in qualche modo a ridurla così i sensi di colpa si stanno accumulando.

«Signorina Stone, vuole venire a cantare qualcosa?» domandò il prof di musica che a quanto pare era entrato già da tempo in classe.

Guardai Brooke e lei stava scrivendo una cosa su un foglio mentre Cole la guardava attentamente. Come se stesse cercando di vedere se sbagliava in qualcosa. Non ha paura per come si é ridotta Brooke. É in paranoia. Non vuole essere scoperto.

Brooke si alzò e dolorante portò il foglio al prof. Sussurrava ma si sentiva benissimo cosa il prof stesse leggendo.

"Non sono nelle condizioni migliori per cantare. Non riesco neanche a parlare. Ho avuto qualche problema e mi sono ridotta così grazie alla mia goffaggine mentre provavo per gli allenamenti per le cheerleader. Mi scusi Prof"

Il prof sospirò ed annui ridandole il foglio che sicuramente le sarebbe servito più tardi con gli altri professori.

«Qualche volontario?» domandò quasi esausto da questa classe.
Nessuno si mosse e lui sospirò.

«Allora ascoltate la musica che volete» disse indicando il computer.

Brooke's POV

Cole mi guardò e io guardai lui.
Di solito quando c'é musica e noi abbiamo la possibilità di ascoltare la musica che vogliamo io e Cole balliamo sempre insieme.

Ma sta volta no. Mi fa ancora male tutto il corpo. Di certo non come ieri. Ma mi fa male. Non sono riuscita neanche a dormire dato che appena mi giravo sentivo dolore ad ogni parte del mio corpo.

Qualcuno mise Faded di Alan Walker e io sospirai. Amo questa canzone. Amo cantarla ma soprattutto amo ballarla.

«Andiamo a ballare?» chiese e io negai con la testa.
«Perché?»

Presi un foglio e gli scrissi la mia motivazione "Mi fa male tutto il corpo, Cole"

«E quindi?»
Sbuffai e alzai gli occhi al cielo. Per quello che ci riuscivo. Dato che un occhio neanche si apriva.

"Vai a ballare tu" feci spallucce e lui annui. Si alzò e andò a ballare con qualche troietta che gli girava attorno.

Sospirai a mi guardai attorno in cerca dello sguardo di Justin. Ieri mi é dispiaciuto farmi vedere in quello stato da parte sua.

Cole da ieri é strano. Mi tratta 'meglio'. Forse perché ha paura che io dica qualcosa? Non l'avrei comunque fatto. Non voglio che mi picchi di nuovo.

Vidi Justin intento a parlare con Riley. Sorridevano. Scherzavano. Sono teneri.

Mi sembra anche ovvio che aiuterò Justin per il suo appuntamento. Non voglio che combini qualche casino.

E so già cosa fare.

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