Operation Malec

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"For you know that I myself 
am a labyrinth, where 
one easily gets lost." 
(Charles Perrault)


Alec non aveva mai pensato di essere una brutta persona. Certo, non era un raggio di sole, ma nemmeno uno stronzo. Aveva sempre aiutato gli anziani a portare le borse della spesa; aveva sempre offerto le monetine che aveva con sé ai senzatetto che dormivano nel parco, quando andava a correre; non aveva mai tradito nessuno dei suoi fidanzati, non importa quanto terribili fossero e faceva persino la raccolta differenziata. Insomma, si considerava una persona piuttosto decente.

Poi Magnus Bane era entrato traballante nella sua vita e ora non ne era più così tanto sicuro.

Prima di tutto, aveva cominciato a fumare regolarmente, il che era un brutto vizio, anche se non la ragione principale per cui aveva messo in dubbio la sua moralità. La vera ragione era l'ovvia, sempre più grande e sempre più fastidiosa cotta che si era preso per il suo vicino. Se fosse stata soltanto attrazione fisica, sarebbe riuscito ad ignorarla. Il problema era che era molto più di quello.

Magnus era tanto bello quanto gentile e tanto attraente quanto premuroso. Era entusiasta, interessante, intelligente e indipendente. Sostanzialmente era tutto ciò che Alec aveva sempre cercato in un uomo. Tutto tranne che single.

Ecco, questo era il problema. Aveva una cotta per il suo vicino di casa assolutamente fidanzato, il che lo aveva costretto a mettere in dubbio tutto quello che conosceva di sé.

All'inizio aveva cercato di fare finta di niente, ma non poteva più mentire a se stesso. Erano vicini da cinque mesi e la sua cotta non era affatto diminuita, anzi. Continuava ad aumentare ad ogni momento che passava con lui, sia che si trattasse di una tranquilla chiacchierata sul balcone la sera, sia di una serata film in uno dei loro appartamenti. Si era più volte dovuto costringere a fermarsi dal prenderlo e baciarlo, fino a non avere più fiato.

Non riusciva a capire la relazione di Magnus e Raphael. Erano sorprendentemente in contrasto: Raphael era l'oscurità perfetta per la felicità estatica di Magnus. Battibeccavano in continuazione ed Alec si era chiesto una o due volte se fosse una sorta di preliminari tra i due, ma non aveva mai voluto approfondire più di tanto il pensiero. Non voleva davvero immaginare il suo vicino insieme al suo fidanzato.

Raphael raggiungeva Magnus al suo appartamento circa due volte la settimana e, solitamente, Alec sceglieva quei momenti per andare a correre la sera anziché al mattino. Ultimamente passava la maggior parte del tempo con lui, a volte con Clary o Simon, ma quando Raphael era presenta cercava qualsiasi scusa per rifiutare l'invito di Magnus. Fino a quel giorno, non aveva mai avuto sospetti. Beh, non il suo vicino, per lo meno. Isabelle era sempre stata un'altra storia.

Voleva bene a sua sorella. Davvero. Era una delle sue persone preferite sulla Terra e avrebbe rinunciato alla sua vita per lei, senza la minima esitazione. Ma, seriamente, poteva essere il suo peggior incubo.

Era sempre stata emotivamente coinvolta nella sua vita sentimentale, sempre a pregarlo per avere qualche informazione e a cercargli un fidanzato. La maggior parte delle volte non gli importava più di tanto, per il semplice fatto che ci aveva fatto l'abitudine. Ma in quel momento, quando non c'era nulla che potesse fare per ottenere l'uomo di cui era cotto, senza diventare una persona più orribile di quanto già non credeva essere, era fastidioso.

Era iniziato tutto così: Isabelle aveva trascorso la notte nel suo appartamento; la sera prima erano usciti, e con usciti intendeva dire che l'aveva praticamente trascinato fuori casa, nonostante le sue proteste, avevano bevuto, ragionevolmente, ma quando erano usciti dal pub era piuttosto tardi, per cui l'aveva invitata a restare nella camera degli ospiti.

Step Onto My Balcony || Malec [Traduzione]Where stories live. Discover now