Nessuno ci avrebbe sentito. Eravamo troppo lontani per essere uditi. E questa cosa é preoccupante.

Lo sapevo che con quel 'Brooke non ti faccio nulla' stava mentendo.

«Sei una troia» disse facendomi sentire una fitta al cuore.

É cambiato così tanto il questi quattro anni. In peggio.

«Avevi detto che non mi avresti fatto nulla» dissi sentendo gli occhi pieni di lacrime. Non dovevo piangere. Era quello che volevano. Vedermi soffrire per colpa loro.

«E tu avevi detto che saresti stata lontana da Bieber» mi arrivò un altro schiaffo facendomi cadere a terra, dato che Hans e Jackson avevano lasciato la presa su di me.

Sputai del sangue e Cole rise
«Sei una puttana» disse di nuovo.

E pensare che io amo questo ragazzo. Che mi sono lasciata trascinare da lui. Ho perso la verginità con lui. Mi sta spezzando il cuore.

Mi rialzai e lo guardai negli occhi.

Hans e Jackson non c'erano più. Avevano lasciato il 'divertimento' solo a Cole.

«Ti stai innamorando di Bieber?!» urlò facendomi ritrarre dal suo tono troppo altro.
«N-no» balbettai per paura di un altro schiaffo.

Rise sarcastico e si avvicinò a me. Prese una ciocca dei miei capelli ed iniziò a giocarci come un bambino appena nato.

Avvicinò il suo viso al mio mettendo la mano sinistra nei miei capelli. Stava per baciarmi ma si bloccò.
«Peccato che io non ti creda» sussurrò facendomi congelare il sangue.

La sua presa nei miei capelli si chiuse in un pugno ed iniziò a tirarli.
Tirava, tirava sempre più forte e forse molti capelli si erano strappati dalla cute.

Iniziai ad urlare talmente forte che la gola mi faceva male.

Volevo piangere. Andare da Justin. Volevo sentirmi accettata da lui.

Cole lasciò la presa e io sospirai di sollievo...che venne interrotto da qualcosa sulla mia guancia.

Faceva male. Più male di un pugno.

Guardai Cole e aveva in mano la sua scarpa. Sta esagerando. Non mi ha mai picchiato così forte.

La prese ed iniziò e fare aventi ed indietro con il braccio sul mio viso.

Colpiva senza ritegno. Più forte che poteva.

«Ti...ti prego basta» sussurrai debolmente
«Non mi ami! Sei una puttana!» urlò di nuovo continuando a colpirmi il viso.

Iniziò a tirarmi anche i pugni e i calci sul corpo. Se vedeva qualcosa che non aveva ancora colpito, la colpiva più forte che poteva. Le sue due braccia e le sue due gambe erano impegnate a farmi del male. A farmi sanguinare. Cosa avrei detto ad Alan? E ai miei? Cosa avrei detto a Justin?

Di a Cole che lo ami. Almeno la finirà. É un'agonia. Falla finire.

«N-no, Cole. Ti amo, te lo giuro. Ti amo alla follia. Ma fa male. Fa tanto male. Smettila ti prego» dissi tutto d'un fiato. Alle mie parole la smise e io sentivo il mio viso pieno di sangue e lividi pronti a formarsi.

Mi guardò quasi incredulo e io strinsi le labbra piene di tagli e sangue.

Non riuscivo a tenere aperto l'occhio destro. Mi era impossibile.

«Davvero?» io annui e lui mi abbracciò. Non ricambiai l'abbraccio sentendo dolore su tutto il corpo. Avevo paura del suo contatto. É malato questo ragazzo. Mi sono messa con un ragazzo psicopatico.

Mi strinse a se ed io urlai per il troppo dolore.

Si staccò subito e la testa iniziò a girarmi. Sentivo pizzicore sulla parte dove aveva tirato i miei capelli. La pelle della faccia mi dava fastidio. Bruciava. Andava a fuoco e sentivo le gocce di sangue percorrermi il viso.

«Mi hai fatto malissimo. Più male del solito» dissi con disprezzo.
Cercò di baciarmi ma io lo scansai.

«Brooke...» sussurrò e io me ne andai via. Più precisamente in infermeria. Ad ogni mio passo tremavo. Sento ancora la sua della scarpa sul mio corpo. A quel pensiero rabbrividì.

Sarei dovuta andare via con Justin. Con lui mi sarei sentita più protetta.

Never Say NeverWhere stories live. Discover now