Devo fare qualcosa.

Se chiamassi qualcuno? No, sarebbe peggio. Cole, Hans e Jackson scapperebbero via e darebbero la colpa al primo ragazzo che passa.

Sospirai e presi le forze
«SMTTETELA! ORA.» urlai facendo bloccare le loro botte sul corpo di Justin. Si allontanarono da lui continuando a guardarmi.

La dose di dolore non avrebbe tardato ad arrivare. Soprattutto da parte di Cole.

Mi inginocchiai con gli occhiali di Justin tra le mani e con le lacrime che scendevano glieli misi.

Aveva il labbro spaccato, un taglio sulla fronte che sanguinava e un occhio nero.

Gli accarezzai la guancia sperando in una ripresa da parte sua, ma niente. Rimaneva steso a gemere dolorante.

Girai lo sguardo dalla parte dei tre coglioni e mi squadravano con sguardo assassino.

Ritornai a guardare Justin che, fortunatamente, si stava alzando.

Sospirai, asciugai le lacrime e mi alzai abbassando la gonna che mi si era alzata a forza di stare seduta.

«Vattene, Bieber» disse Cole freddo continuando a tenere lo sguardo su di me.

Doveva andarsene. Se avrebbe visto quello che volevano farmi avrebbe come minimo preso anche lui la stessa dose di botte.

Guardai Justin e lui pure guardò me.
Mimai un "vattene" cercando di essere il più possibile tranquilla.

Lui sospirò e andò via verso la biblioteca - dato che avevamo due ore buche. Quello di ed. Fisica non c'era e con lui, di solito, abbiamo due ore di lezione.

Ritornai a guardare i tre ragazzi e deglutì
«Sc-Scusate» balbettai. Le mie mani tremavano, così come il resto del mio corpo.

«Sei una lurida troia del cazzo» sputò acido Cole facendomi quasi urlare dalla sofferenza.

Mi girai e andai lontano da loro, che continuavano a seguirmi.

L'importante é che nessuno ci veda. O meglio, li veda. Abbiamo tutti una reputazione che dobbiamo mantenere.

Andai verso l'ala Ovest dove di solito a quest'ora non c'era nessuno dato che i ragazzi avevano lezione.

Non voglio essere picchiata o insultata. Non me lo merito. Ho solo aiutato una persona.

«Brooke non ti faccio nulla» disse Cole alle mie spalle. A quanto pare é da solo.

Ho già sentito quella frase e il susseguirsi non é stato uno dei momenti migliori fra noi due.

Iniziai a correre, lontano da lui e da quello che voleva farmi.

«Brooke! Vieni qui!» urlò in un tono tutto suo, facendomi venire i brividi.

Arrivai alla fine del corridoio che significava anche la fine dell'ala Ovest. Sentivo ogni mio muscolo che tremava.

L'unica cosa da fare era uscire. Spinsi la porta per correre via da lui e dalle sue future botte.

Quattro mani mi afferrarono il corpo e io mi girai notando Hans e Jackson ridere malignamente. Avevano programmato tutto.

Mi girarono mentre io mi dimenavo. Volevo andarmene. E anche in fretta.

Vidi Cole venire da questa parte con le maniche alzate. Faceva più paura del solito.

Venne davanti a me e mi tirò uno schiaffo talmente forte da farmi urlare dal dolore.

Never Say NeverWhere stories live. Discover now