#76

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Apro gli occhi di scatto e mi trovo nella mia stanza con Justin sulla sedia.
"Ellen, stai bene?" Domanda avvicinandosi per poi baciarmi la fronte preoccupato mentre nella stanza entrano Chaz, Ryan, Luke, Mason e Taylor.
"Pensavo fossimo due corpi con due menti perfettamente allineate, mi sbagliavo"
"Cosa?" Domanda Luke spaventato.
Stavo pensando ad alta voce?
Ripensando al ricordo, Dan sapeva chi aveva i documenti, lui lo sapeva!
"Cosa?" Domando a Luke fingendo.
"Cosa hai detto?" Domanda Luke shoccato.
"Nulla, pensavo ad alta voce" dico scuotendo la testa.
"Hope, mi hai già detto quella frase nella tua vita e quando ti ho domandato ciò in ospedale, non lo ricordavi" dice Luke cercando di collegare i fatti.
"ho già sentito questa frase, tre anni fa, mi parlavi di Dan sul fatto che ti aveva mentito, dicesti che era grave" dice avvicinandosi a me sul letto mentre gli altri restano in silenzio cercando di capire.
"Non mi hai mai detto su cosa ti aveva mentito, mi hai solo detto che si trattava dei documenti" dice accigliato.
"E perché non ho finito di dirtelo?"
Domando alzando un sopracciglio.
"È successa una catastrofe" dice chiudendo gli occhi addolorato.
Oh no... Eccolo.. Di nuovo..
La mia testa.
Dolori allucinanti.
"Ellen stai bene?" Domanda Luke scuotendomi mentre io mi mantengo la testa con entrambe le mani.
Scuoto la testa mentre Justin inizia ad urlare qualcosa a Chaz.

Flashback

Dan mi ha accompagnata a casa ma sono uscita da sola, lui non lo sa ma io devo andare da Luke. Prendo la macchina di Taylor nel garage senza farmi vedere da nessuno e raggiungo l'appartamento di Luke e Mason. Apro la porta visto che Luke mi diede delle chiavi di riserva ed entro trovando Luke sul divano. "Mason?" Domando. "È uscito con degli amici" risponde Luke vago. "Devo parlarti, è urgente." Dico scuotendo la testa allibita da Dan e sul fatto che mi ha mentita, non doveva, non doveva perché non me lo meritavo. Luke capisce il mio stato d'animo e si alza di scatto venendomi incontro "siediti, ti prendo qualcosa di forte" dice aprendo il frigo. "Luke ricordati che ho tredici anni nonostante ne dimostri di più" dico scuotendo la testa."e allora?" Domanda versandomi una birra nel bicchiere, nel mio bicchiere preferito. "Okay" dico bevendola. "Cos'è successo?" Domanda sedendosi e versando un bicchiere di birra anche a lui. "Dan, mi ha mentito" dico scuotendo la testa. Luke sembra shoccato, sanno tutti che Dan mi dice sempre la verità, anche brutta ma lui odia mentirmi o dovrei dire odiava? "Su cosa?" Domanda facendo un sorso di birra. "Sui documenti" dico trattenendo le lacrime. Luke sembra affogarsi, mi alzo e batto dei colpi sulla sua schiena mentre suona il campanello della porta Luke si riprende. Si alza e sbianca. "Hope devi nasconderti" dice portandomi nella camera da letto per poi andare ad aprire la porta. "Ehi bro'" la voce di Justin? Cosa ci fa Justin da Luke? "Il capo vuole che andiamo a disturbare un po' un amico di Elvis" dice sorridendo e passando una pistola a Luke. Cosa? Cosa c'entra Luke con Justin? "Perché dovremo disturbarlo?" Domanda Luke accigliato. "Gli ha puntato una pistola contro dice che Ellen l'ha salvato" dice Justin scuotendo la testa mentre io mi tappo la bocca cercando di non urlare. Justin ha una gang e Luke ne fa parte? Chi è il loro capo? Entra anche Mason con la pistola e Luke sembra annuire. "Che intendi con la parola 'disturbarlo'?" Domanda Luke mettendosi il giubbotto. "Disturbarlo solamente in caso si oppone alle nostre carine picchiate.." Dice Justin lasciando la frase a metà. "Lo uccidiamo" la finisce Mason mentre io sbarro gli occhi piangendo. Apro la finestra dell'appartamento ed è solo il primo piano così esco scappando dal mio migliore amico, colui che credevo non mi mentisse.

Fine flashback

"Ellen stai bene?" Domanda Taylor mentre Chaz mi porge un'aspirina.
"Sì, adesso sì" dico bevendo l'aspirina.
Luke e Mason fanno ancora parte della gang di Justin, l'ho scoperto e capito quel giorno nel bosco, quando Elvis puntò una pistola a Taylor. Decido di non dire nulla, non possono sapere che poco a poco la mia mente si sta risvegliando dal suo stupido e lungo letargo.
"Stavamo dicendo.." Dice Luke ma io guardo Justin disperata che capisce il mio sguardo al volo.
"Basta Luke, uscite, Ellen deve riposare" dice Justin salvandomi mentre gli altri escono dalla stanza chiudendo la porta dietro di loro e rimanendomi sola con Justin.
"Il dottor Addox ha detto che sei svenuta, stavi per svenire anche adesso, credi che dovrei preoccuparmi?" Domanda Justin mettendosi nel letto e abbracciandomi da dietro.
"Credo di no" dico fissando il vuoto.
"Ellen, cos'hai?" Domanda Justin sbuffando rumorosamente.
"Non lo so Jus, davvero, non lo so. Per ora ho una domanda da farti" dico confusa.
"Dimmi piccola" dice dandomi un bacio nell'incavo del mio collo.
"Riusciresti a nascondermi qualcosa di severa importanza?" Domando mentre Justin smette di baciare il mio collo.
Non so lo scopo della mia domanda ma credo che Justin possa essere capace di nascondermi qualcosa, ovviamente è solo frutto della mia immaginazione quindi so di non dovermi preoccupare.
"Perché questa domanda?" Domanda dubbioso, insospettito.
"Semplice dubbio" dico mentre Justin si mette a cavalcioni su di me e i nostri occhi finalmente s'incontrano sul serio.
"Se si trattasse qualcosa del passato, è probabile, io e te adesso siamo il presente"
Dice dandomi un bacio a stampo. "E il futuro" dice dandomi un altro bacio più approfondito.
Mi è mancato tutta la giornata.
Ormai stare un giorno senza lui è come se equivalesse a mesi, anni.
So di essere eccessiva ma è così, non riesco a stare lontana da Justin perché semplicemente non voglio stare lontana da Justin, non voglio stare lontana da chi mi fa del bene giorno dopo giorno rendendomi felice e facendomi scordare i dubbi su cosa voglia dire la felicità.
Per me Justin è la felicità, felicità pura, unica.
"Sei pronta per stasera?" Domanda con una voce bassa, come se non volesse che io gareggiassi.
"Sono nata pronta" dico sorridendo a trentadue denti.

Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora