20 capitolo

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"Benissimo, potete accomodarvi al piano di sopra, vi manderò una cameriera per gli ordini"

Il proprietario del ristorante ricambiò la stretta di mano che si scambiò con Neymar e dopo di che ci accompagnò al nostro tavolo.

Neymar mi aveva invitato infatti, in questo ristorante Italiano per pranzare assieme, dato che non ci saremmo visti tutti il giorno. Lui conosceva il proprietario quindi non fu difficile trovare un posto tranquillo.

"Sono affamata" ridacchiai appoggiando i gomiti sul tavolo.

"Non sei l'unica piccola" ammiccò verso di me e si sistemò il capello che portava in testa, infilandosi anche il cappuccio della felpa.

Nel frattempo arrivò una ragazza bionda, immaginai fosse la cameriera data la divisa che aveva indosso.

"Salve,mi chiamo Carolina Dantas e-"

"Merda"
Mi voltai di scatto per vedere Neymar sussurrare parolacce. Aggrottai le sopracciglia confusa.

"Neymar? Cosa-"

"Neymar?" Mi voltai una seconda volta ma verso la cameriera, che alzò la testa allarmata con gli occhi sgranati. La vidi porgersi di lato per vedere il viso del ragazzo seduto di fronte a me che iniziò ad agitarsi. Deglutì e la sua espressione divenne seria all'improvviso.

Ero confusa, non capivo che stesse succedendo.

"Hey Carol, da quanto tempo uh?" Sentii il suo corpo irrigidirsi.

Il mio stomaco si attorcigliò, si conoscevano?

Sinceramente non capii la mia preoccupazione, Neymar conosceva parecchia gente e non mi stupisce come cosa, ma data la sua reazione ero un po' confusa.

"Vi conoscete?" Chiesi indicando uno e poi l'altro.
Neymar continuò a fissare tutto tranne la cameriera.

"Io e Ney siamo amici di vecchia data vero?" Mormorò, potevo sentire la tensione fra le sue parole.
"Ma certo." Neymar scosse la testa.
"Di vecchia data" Rise e si raddrizzò. "Voglio un'altra cameriera." Sbottò all'improvviso e sorprese sia me che questa Carolina.

La bionda lo fissò per un attimo e si voltò con uno sguardo quasi deluso.

"Cosa diavolo è appena successo?" Esclamai.
"Niente"
"Non penso proprio. Chi era?" Domandai con un tono calmo non volendo farlo irritare.
Lo guardai ma lui era intento a fissare le posate.
"Ho chiesto-"
"Ho capito quello che mi hai chiesto!" Sbottò e alzò gli occhi al cielo.

"D'accordo, scusa"  mormorai.

Calò il silenzio e fu snervante, odiavamo questi momenti.

"Salve, mi chiamo Jessica Dias, cosa desiderate ordinare?"

Sperai che l'arrivo della nuova cameriera fece tornare tutto come prima ma invece Neymar continuò a ignorarmi e stare nel suo mondo.

"Io prendo una pizza alla Margherita e una coca cola grazie"
"Io non voglio nulla grazie." Ma non era affamato?
"Ok, presto arriverà il suo ordine"

Lasciai andare via la cameriera e sbuffai, mi appoggiai allo schienale della sedia incrociando le braccia.

"Che hai?" Mi domandò quasi scocciato. 

"Niente." Lo imitai. Mi lanciò un'occhiata, io non avevo intenzione di smetterla.

"Non eri mica affamato?"
"Si infatti, ero"

Quasi mezz'ora dopo, che entrambi passammo al telefono come due asociali ma sopratutto in silenzio, arrivò la pizza e dopo la conversazione molto entusiasmante avuta con il ragazzo brasiliano devo ammettere che l'appetito mi era passato anche a me.
Iniziai a mangiare, di contro voglia mentre la mia testa era altrove.

Facciamo i pazzi insieme||Neymar Jr.Where stories live. Discover now