11° Capitolo

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Neymar, dopo avermi dato il bacio sulla guancia se ne andò non lasciandomi nemmeno la possibilità di rispondere. Era irritante alcune volte, ma cercai di non pensare a questo ora.

Mentre ero ancora appoggiata all'armadio, Lionel entrò nella mia stanza correndo con dietro Dani che cercava di fermarlo.
Risvegliandomi dai miei pensieri corrugai la fronte e incrociai le braccia al petto.
"Esci dalla mia camera." Parlai duramente. Mio fratello mi guardò con gli occhi lucidi e deglutì.
"Bella ascolta io-" "Ho detto che devi uscire!" Gridai indicando la porta. Lui sussultò lievemente e sospirò. "Mi dispiace averti urlato quelle cose..non le pensavo davvero lo sai" Si leccò le labbra lanciandomi una sguardo,io non mossi un muscolo così lui continuò a parlare. "Per quanto possiamo litigare nessuno dei due riesce a stare senza l'altro. Tu sarai sempre una parte molto speciale della mia vita. Forse non ci crederai ma io davvero mi sento in colpa per ciò che ti ho detto." Parlò a bassa voce.
Le sue parole mi sorpresero parecchio. Il mio cuore batteva molto veloce e un piccolo sorriso si formò sulle mie labbra ma cercai di nasconderlo subito.
"Sono uno stupido lo so, me la prendo con le persone sbagliate e questo è un vizio che ho sempre avuto, mi dispiace aver urlato contro di te dicendoti quelle cose.. Non so che avevo per la testa.." Sbuffó e Dani mi lanciò un' occhiata.
"Sono un coglione" tirò un calcio al letto facendomi sobbalzare all'improvviso. "A volte non ti sopporto, non ti capisco. Discutiamo, litighiamo, ci facciamo pure a botte quasi" ridacchiò. "Ma poi mi rendo conto di quanto sia stupido e ridicolo tutto ciò. Perché per quanto rancore possa provare, in fondo so che senza di te non posso stare e non sono nulla..Perché la tua presenza rende più importante la mia esistenza..la mia vita" Si passò una mano nei capelli. "Suona sdolcinato ma è vero" Mi guardò e alzó le spalle.
Le parole di Lionel mi lasciarono letteralmente a bocca aperta, delle lacrime scesero lungo il mio viso. Sorridendo come una stupida mi buttai tra le sue braccia e lo strinsi forte a me. Le sue parole furono davvero toccanti, e importanti.
"Ti voglio bene qualunque cosa accada." Sussurrai nel suo orecchio mentre lo abbracciavo. "Ti voglio bene anche io Bella, scusami per prima-" "È a posto." Mi staccai da lui e notai solo ora che Dani non c'era più.
Sospirando Leo mi guardò con tristezza e mi accarezzò un guancia "Ti ho fatta piangere?" Sussurrò "Leo è tutto okay va bene? Torniamo dagli altri." Lo presi per mano e scendemmo le scale per poi ritrovarci in sala.

"Avete fatto pace?" Scherzó Dani. Gli sorrisi e annuì, lui fece un applauso e venne seguito da tutti gli altri. Ridacchiai e scossi la testa. Venni raggiunta da Gabriela e mi abbracciò velocemente.
"Mi dispiace tantissimo davvero,io-io non sapevo niente di quello. Dio!" Sbraitò alla fine. "Ora stai bene no? Dani non voleva farmi entrare.." Parlo a denti stretti.
"Non ti devi preoccupare.." Le sorrisi e le diedi un piccolo abbraccio per poi andarmi a sedere di fianco a Neymar. "Isabella Gisele Messi " Sottolineò il mio secondo nome. "Finalmente sei uscita dalla tua camera, non pensavo ce l'avresti fatta." Si complimentò ironicamente. "Ehi..non usare il mio secondo nome, grazie." Alzai gli occhi al cielo. "Gisele è così carino." Disse Marc. Sapeva benissimo che non mi piaceva quel nome quindi faceva apposta a chiamarmi così ora. "Marc, non sei simpatico." Gli sorrisi di rimando. "Oh questo è cattivo." Fece una smorfia e io risi "oh finalmente ridi eh." Disse Neymar dandomi una lieve gomitata sul fianco. "Quindi ora sarei più bella giusto?" Sorrisi ricordando la nostra conversazione in camera. Lui rimase serio e aspettò dei secondi prima di rispondere. "Sei sempre bella.." Parlò a bassa voce. Il mio sorriso scomparse e mi voltai dopo essere arrossita.

Per fortuna nessuno stava guardando. Almeno credo.

Leo arrivò dalla cucina con in mano un pacchetto di patatine. "Tieni le vuoi?" Mi chiese. "No grazie Leo" sorrisi. "Ecco inizia.." Sentii dire da Dani. "Oh okay.. Sei sicura?" "Sisi, sto bene così Leo" ridacchiai, lui annuì e tornò in cucina. Dopo pochi minuti mi chiese se avevo voglia di un panino, ma siccome non avevo per niente fame la mia risposta fu sempre no. Avevo comunque mangiato con James quindi ero abbastanza piena.

Facciamo i pazzi insieme||Neymar Jr.On viuen les histories. Descobreix ara