《Capitolo 8》

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Il tempo in quella cella passava lentamente, Haivy stesa a terra dolorante si guardava attorno. Hale se ne era andato lasciandola sola il quella stanza buia.

"se Hale mi capita a tiro lo uccido!"

La ragazza si tirò su a sedere, posò la testa contro il muro lurido, i capelli bianchi ormai erano diventati tendenti al marrone ed al grigio scuro, schifata storse le labbra osservandoli. Le catene strette sui suoi polsi le provocavano dolore, solo ora so accorse di una cosa, il silenzio tombale che riecheggia in quel luogo dimenticato da tutti; una sensazione di paura le sali lungo la schiena

"cosa sarà successo?..perché questo silenzio?"

agitata si guardò attorno..l'unico rumore nella stanza è il suo respiro pesante. Il caldo si fa sentire ed anche la fame. Diversi minuti dopo dei passi calmi e cadenzati si avvicinarono fino ad arrivare dietro la porta, essa si apri mostrando la siluette di Hale. Haivy lo osservò dal basso verso l'alto, non era felice della sua prensenza

"quel maledetto!"

penso la ragazza con della vaga irritazione sul viso, il ragazzo rise avanzando lentamente...quando gli occhi della ragazza notarono cosa porta in mano il terrore più puro le percuote le membra. una frusta lunga di cuoio arrotolata in modo ordinato
«Buoni a nulla bloccatela!» ordinò a due uomini che subito si avvicinano come dei cani ubbidienti alle catene tirandole con uno strano sistema di leve nascoste abilmente nel buio della cella.

Haivy scontro i suoi occhi con quelli di hale, il contatto non durò molto, abbasso lo sguardo, strinse i denti.. hale rise in modo sadico
«presto mi implorerai pietà per la tua povera anima»
Disse scogliendo la frusta e la lascio ondeggiare lentamente, haivy la fissava tremendo.
«non...non..oserai...»
La voce della ragazza era un sussurro
«sicura?»
Hale ghignando alzò la frusta per poi sbatterla con violenza contro il corpo stremato della giovane, lei strinse i denti per trattenere un urlo

"non mi lascerò sottomettere così facilmente"

penso per darsi la forza per non piangere, altre frustrate si susseguono segnando grossi solchi sul corpo di Haivy seguite dalle risate di Hale.
Haivy lo guardò di sottecchi ringhiando insulti a bassa voce, ad un tratto lui si fermò
«devo ammettere che sei un tipo tosto...ma»
Disse quasi felice della cosa, il moro uscì dalla stanza e vi rientrò con un tizzone infuocato, Haivy si mosse in preda al panico puntando lo sguardo su quel ferro arroventato, Hale lo spinse con forza sulla sua gamba.

Il dolore era insostenibile, la pelle brucia inondando la stanza di un odore nauseante, il sangue non tardò ad uscire, Hale rise maligno osservando la ferita, spotò il ferro sulla pancia poco sopra l'inguine, haivy scosse la testa
«Ti piace vero?»
domandò sadico, non oso fiatare la mente della ragazza era concentrata sul dolore allucinante che proverà da lì a pochi secondi, il sangue è sparso ovunque sul pavimento, sui suoi vestiti ormai ridotti in brandelli che coprono ben poco del suo corpo esile, Hale si allontanò fece segno hai due di mollare le catene.
Haivy cadde giù come un sacco di patate cadendo sulle ginocchia, il suo corpo è sfinito pieno di graffi e ferite varie, sporco di sangue secco e di sporcizia, guardò dal basso Hale
«sei un mostro senza cuore!» urlò contro quel ragazzo tanto bello quanto malvagio, lui mi afferrò i capelli e li tirò
«io non sono un mostro stupida io sono un Demone ricordatelo e tu qui vali meno di zero! hai capito anima Venduta!» sibilò vicinissimo. sbatte Haivy contro il muro lei svenne.

Aprì gli occhi...una figura femminile era seduta vicino a lei con delle garze. Haivy la squadro insicura
«ti sei svegliata..povera ragazza la guardia ti ha trattato proprio male mi chiedo quale colpa devi scontare»
affermò tristemente la donna dai capelli biondi rovinato che contornano il suo viso anziano con al centro due occhi color lilla tristi e malinconici, indossava investito nero rattoppato in qualche punto
«chi siete? e di cosa state parlando?» chiese schiva, lei sorrise
«il mio nome non ha importanza, e sto parlando di te piccola mia, mi chiedo come una ragazza così bella si trova in questo luogo di disperazione e di dolore»
alzò un sopracciglio confusa come del resto lo ero anche io da ormai molto tempo troppe cose erano successe in così poco tempo
«non ci capisco nulla!»
sbuffò la donna le fascia il braccio
«Sei all'inferno mia cara, significa che hai fatto qualcosa di molto brutto nella tua vita» continuò paziente la donna

"..quindi io sono morta?..."

a quel pensiero Haivy si senti mancare si allontanò dalla donna

"no! è impossibile!"

La ragazza si sentì spaesata, si sentiva schiacciata da tutta questa situazione. Si alzò di scatto
«sta ferma sei ferita!»
la rimproverò la donna, tornò a sedersi vicino a lei
«ma che ci faccio qui?» domando sconvolta
lei scrollò le spalle
«Non so come rispondere alla tua domanda..mi spiace» sussurrò la donna tirandosi su le maniche mostrando una rosa stilizzata sul polso destro come un marchio a fuoco
«cos'è?» chiese indicando il tatuaggio, lei si mosse svelta coprendo il tatuaggio con la mano
«nulla mia cara, più tardi ti porto il pranzo» disse uscendo dalla cella.
Quando la donna se ne era andato il mio cervello elaborò tutte le informazioni che aveva ricevuto in così pochi minuti, il cuore le batteva mille seguito da calde lacrime che le rigarono il viso bruciando quando entrano in contatto con delle ferite superficiali ancora aperte..  in quella posizione crollò tra i suoi incubi


Haivy apri gli occhi lentamente, aveva dormito pochissimo a causa dei mille pensieri che le affollavano la mente, troppe cose tutte insieme

"sono morta?"

L'anziana donna che ieri le aveva fasciato le ferite entro nella cella, Haivy la guardo di sottecchi subito dopo spostò i capelli dal viso

«ti ho portato il pranzo, mangia altrimenti le ferite non guariranno»
Affermò la donna porgendo un vassoio con un tozzo di pane, una ciotola di minestra dal colore ambiguo ed un bicchiere d'acqua. Haivy mangio il "pranzo"
storcendo un po' il naso ingurgito tutto, la donna sorrise appena
«come ti chiami cara?» chiese lei, la ragazza si pulì le labbra con il dorso della mano
«Haivy»
Rispose pianissimo, lei le accarezzò i capelli luridi. Fuori dalla cella si udirono dei passi
«La guardia arriva, tieni duro Haivy» sussurrò la donna uscendo, dopo poco Hale entrò con un sorrisetto beffardo il quale fa irritare molto la ragazza

«vedo che ci siamo alzati con il piede giusto!» ridacchio lui avvicinandosi, Haivy lo guardò male
«devo ammettere che per essere un umana sei gradevole...»
un bagliore malvagio brillo  negli occhi di Hale, haivy sussulto. La guardia usci e dette disposizioni ai suoi tirapiedi. I due entrarono con delle fruste un mano, sorrisero beffardi poi la colpirono con la frusta diverse volte lasciando profondi solchi sulla pelle dai quali non tarda ad uscire un fiume di sangue che imbratta il pavimento, lei trattenne a stento le urla mordendosi la lingua numerose volte, quando i due "cani" se ne andarono la lasciarono lì a terra circondata dal sangue e da brandelli di vestiti  ripensò a tutta la sua vita...a suo padre, alle sue amiche..le mancano, una lacrima solitaria le rigò il viso...

La Donna entrò velocemente con uno sguardo triste,  schiaffeggiò il viso la guardava preoccupata ma Haivy non era lì, sentiva la voce della donna sempre più distante ed ovattata, lei la scosse con uno sguardo spaventato...la vista divenne sfocata la donna la chiamava.  poi una voce profonda arrivo  alle orecchie di Haivy, la giovane umana svenne.

«che ci fate qui?» chiese la donna, il ragazzo sbuffò sistemandosi i capelli
«ero venuto a vedere come stava»
disse freddo la guardia
«ma il principe non aveva chiesto di voi?»
chiese cauta l'anziana
«lo so ma Derek è fastidioso»  Hale fisso la ragazza stesa a terra
«fasciale le ferite e cerca di renderla presentabile domani andrà dal suo padrone» ordinò scuro in volto la guardia
«mi scusi ma perché questa ragazza si trova qui?» chiese cauta la donna
«sta zitta Nixy e fa quello che ti ho ordinato!» ruggi Hale uscendo e sbattendo la porta, Nixy fece come le era stato ordinato in rigoroso silenzio.

"povera ragazza...forse il tuo inferno sta iniziando adesso.."

To Be continue...

❦𝓵𝓪 𝓢𝓬𝓱𝓲𝓪𝓿𝓪 𝓭𝓮𝓵 𝓟𝓻𝓲𝓷𝓬𝓲𝓹𝓮❦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora