2.

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D's pov.
È da un mese ormai che è iniziata la scuola, e io e Max siamo sempre più amici. Una volta conosciuto è un ragazzo simpaticissimo e scherzoso, si sta bene in sua compagnia. Ogni tanto parliamo dei suoi amati cavalli, vorrebbe convincermi ad andare a fare una passeggiata con lui ma io ho paura.

L'anno scorso caddi malamente da cavallo, sbattendo la testa contro il terreno duro su cui stavo galoppando con la mia ragazza. Lei era davanti a me quando la sua cavalla frenò di colpo, impennando. Era domenica mattina presto, e un uomo ubriaco stava guidando sullo sterrato che stavamo percorrendo.
Travolse Elisa e la cavalla, il mio invece inchiodò e io, troppo scioccato per capire, fui scaraventato a terra.
Rimasi a terra vicino al corpo immobile di Elisa, mentre l'uomo scappava a piedi, come il mio cavallo.
Solo a sera ci ritrovarono e fummo portati in ospedale d'urgenza, ma per Elisa non c'era più niente da fare.
Io "me la cavai" con una commozione celebrale e un braccio rotto.
Essendo molto lieve potei comunque continuare a giocare a calcio, ma non riuscii mai più a salire su un cavallo.
I miei genitori provarono a vendere anche il nostro, e prenderne uno un po' vecchiotto molto docile per passeggiate tranquille. Io ero felice di occuparmi di lui, ma la prima e unica volta che provai a montarlo scoppiai a piangere e mi chiusi in camera tutta la notte.
Mi manca tanto Elisa.

Oggi è sabato, le mie compagne hanno organizzato un pranzo al McDonald's e fortunatamente c'è pure Max, se no sarei stato l'unico maschio con quel pollaio ambulante.

Appena finita scuola ci dirigiamo subito al fast food e dopo aver ordinato andiamo a sederci.
Per niente interessati ai trucchi di Mac o ai vestitini di H&M, isolati in fondo al tavolo, ci mettiamo a parlare fra noi.

-"Come mai sei venuto in Italia?" Domando, dando un morso al panino-"I miei hanno divorziato e mia madre è voluta tornare in Italia dai nonni, 'stare a Londra le stava facendo venire il vomito'." Rispose, un po' titubante-"Como mai hanno divorziato i tuoi?"-"Scusa ma preferirei non parlarne." Stavolta è proprio arrabbiato, meglio cambiare argomento.

•••

M's pov.
Dopo mangiato usciamo ancora un po' con le altre. Stiamo insieme tutto il giorno, sono simpatiche quelle ragazze anche se urlano un po' troppo quando si parla di serie TV..

Intorno alle 16 andiamo in biblioteca per fare un qualche compito, mi stupisco del fatto che siano molto silenziose e serie quando lavorano per scuola.

Finito di studiare ognuno va a casa propria.
Io e Dario abitiamo abbastanza vicini e visto che io non conosco molto la città da deciso di accompagnarmi.

Arrivati a casa mia, una piccola tenuta appena fuori città, mi spiace che Dario vada a casa da solo e visto che stasera mia madre e i miei nonni non ci sono lo invito a cenare con me-"Resti? Stasera sono solo.. Possiamo fare una maratona di FIFA." Sorride-"Ci starebbe, adesso chiamo i miei, ma non ho niente..."-"Ti preso qualcosa io, tanto domani è domenica."

Convinto, entriamo in casa. Lui chiama i suoi che gli danno il permesso e ci facciamo cena. Se cena si può chiamare dieci panini con tonno, insalata e maionese, una ciotola di pop corn, una di patatine, merendine al cioccolato e due bottiglie di Coca-Cola.

Andiamo nella mia stanzina privata con un divano gigantesco posizionato davanti a una televisione e alle console, è il mio tesoro. Appoggiamo tutto il cibo sul tavolino davanti al divano e ci sediamo.
Gli presto un paio di pantaloncini della tuta e mentre si cambia io metto a posto la Play.
Mangiamo qualcosa, dopodiché.. CHE LA GUERRA ABBIA INIZIO.


Ho trovato queste poche immagini su internet.
Sinceramente non so cosa siano, nelle descrizioni c'era tipo una mini storia d'amore tra due giovani avengers.
Dunno but it's cool soo... I really don't care.
Grazie per aver letto anche il secondo capitolo, cercherò di pubblicare almeno una volta la settimana.
Frequento la prima linguistico ed è un periodo abbastanza incasinato, grazie della comprensione.
Glasie ancora,
abbraccini,
Y.

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