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Davin l'aveva stupita sul serio. Mentre la accompagnava allegramente verso il loro pasto, si era improvvisamente bloccato e l'aveva sospinta delicatamente verso il fondale. Lei lo aveva lasciato fare e quando lui le aveva sussurrato che stavano per farsi una bella scorpacciata, Stefaniya aveva inarcato curiosa le sopracciglia. Nonostante la cecità era riuscita a seguire piuttosto bene i movimenti del Guardiano grazie alla corrente provocata dalla sua coda e così lo aveva scoperto a dirigersi velocemente verso quella che doveva essere un'imbarcazione di pescatori abusivi. Non era raro che si spingessero fino a largo delle Shetland, ma di certo la loro presenza avrebbe potuto creare molti problemi alla Colonia.

In silenzio, Stefaniya aveva atteso il ritorno dell'eroe, ma prima aveva potuto seguire la sua impresa, origliando i piccoli rumori di danneggiamento che stava procurando a quei ladri di pesce.

Le corde con cui trattenevano il bottino avevano ceduto in fretta ai suoi denti, e sebbene fosse pericolosamente vicino alla superficie, Davin era abbastanza esperto da non farsi vedere mentre privava quegli umani del loro pescato di frodo. Pochi minuti dopo il suo arrembaggio, il Guardiano del Mare del Nord era tornato da lei con le braccia cariche di gamberetti e con il sorriso nella voce glieli aveva offerti tutti quanti, facendole intendere che era stato facile e divertente per lui sottrarre quella preda al suo illegittimo proprietario.

Sorridendo, Stefaniya aveva pensato che le sarebbe piaciuto poterlo vedere ma tenne per sé quel piccolo inesaudibile desiderio.

"Ora puoi dirmelo..."

"Che cosa?"

"Cosa voleva chiedermi realmente mia sorella."

Stefaniya rimase di sasso. Non pensava che lui si fosse accorto del loro disagio e della sua bugia, invece Davin l'aveva nuovamente colta di sorpresa.

"Credo che tu debba chiederlo a lei." gli rispose quindi calma dopo un attimo di riflessione.

"Credo che lei non mi risponderebbe." affermò allora il tritone.

"Se è importante per lei, ti risponderà." suggerì appena la sirena.

"Immagino lo sia se ne ha parlato a te per prima... sei la sua migliore amica in fondo."

Quell'affermazione genuina la fece sorridere. Anche se non si era mai soffermata ad etichettare le sue amicizie, era però consapevole di essere affezionata ad Áine molto più che a qualunque altra sirena della Colonia. Sapere che per l'altra era lo stesso, quindi, non poteva che riempirle il cuore anche se già ne aveva il presentimento.

"Perché pensi che lo abbia detto prima a me? Non credi che si sia confidata con Eilis o Cristin?"

"Se così fosse, non avrebbero perso tempo per informarmi... appena messa una squama al Tempio mi avrebbero aggredito!"

"Hai davvero una pessima opinione delle tue sorelle..."

"No, affatto. Anzi, le amo proprio perché posso riconoscere loro qualche difetto! Mi fanno sembrare migliore di quanto sia realmente!" rise lui.

Stefaniya sorrise nonostante tutto e con un gesto leggero cercò la mano del tritone.

"Non occorre che tu lo sembri, tu sei migliore di quanto credi."

Quella dichiarazione serena e sincera sparse un'atmosfera di sospensione, come se il tempo si fosse improvvisamente fermato in attesa di qualche cosa. Stefaniya la sentiva permearla come una sostanza oleosa che in qualche modo la spingeva verso il Guardiano a mo' di calamita.

"Davin?"

"Stefaniya..."

Il piccolo duetto inatteso li colse impreparati e i due scoppiarono a ridere.

Ocean's Song - La Canzone del MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora