Dodicesimo Capitolo

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<<Ti va una passeggiata?>> 

Le parole di Luke rompono il silenzio  teso del pomeriggio. Annuisco sorridendogli e mano nella mano usciamo dalla caverna. Dal giorno di quel bacio così intenso, abbiamo rallentato con le effusioni. Non ne abbiamo parlato, ma ad entrambi è sembrato essere accaduto troppo velocemente. Ci stiamo dando il tempo per conoscerci e non sempre ne abbiamo molto a disposizione. 

In questi giorni il governo ci sta facendo stancare con esercizi fisici, volti a non so cosa. Dicono che serviranno a proteggere il nostro nucleo familiare, ma non capisco da chi dovremmo difenderci. Da altre famiglie? Mi sembra alquanto improbabile e vorrei tanto oppormi a tutto ciò ma so che non posso farlo, se non voglio perdere l'unica cosa che mi rende felice. 

Guardo di sottecchi il ragazzo che mi sta vicino. Ancora non mi capacito che sia lui il mio compagno di vita. Credo di essere una ragazza fortunata. Torno a volgere gli occhi di fronte a me e la prima cosa scorgo è un puntino nero in lontananza. Tiro la mano di Luke e gli faccio cenno di guardare quel punto. 

Non capiamo chi sia finché non ci raggiunge. L'uomo che ci sta di fronte sembra così diverso da quello che abbiamo conosciuto diversi giorni fa che stento a riconoscerlo. Ci fissa con cattiveria e senza un sorriso sulle labbra. Il volto è deturpato da un cerotto che gli copre la guancia sinistra e il labbro è spaccato. Dio mio! Deve essere successo qualcosa, ma cosa? Dovevamo vederci due giorni fa e lui non si era fatto vedere. Non sapevamo cosa gli fosse accaduto, temevamo gli fosse successo qualcosa di terribile e vederlo in quello stato conferma la nostra ipotesi.

<<Luke, Alexa. Venite con me.>> ci dice semplicemente, lo sguardo duro e rigido come quello degli altri soldati. Si incammina nella stessa direzione da cui siamo partiti e così lo seguiamo con la schiena dritta e le spalle tese. La mano che stringe con forza quella di Luke. 

La camminata del soldato è zoppicante, quasi si fosse fatto male alla gamba. Vorrei chiedergli cosa gli sia successo, ma temo la risposta.

<<Come va la ferita?>> domanda senza voltarsi.

<<Prude...>> 

<<Sta guarendo.>> immagino abbia ragione, ma non mi sembra il caso di ammetterlo. 

Arriviamo alla grotta e con un gesto della mano ci fa cenno di entrare. Avanziamo nella quasi oscurità della nostra abitazione, il fuoco è ancora accesso e rischiara con le sue fiamme le pareti di roccia. 

Il soldato si siede e ci scruta con attenzione, poi un sorriso gli distende i lineamenti del volto. Sospiro rasserenata nel vederlo, ma immediatamente mi preoccupo per le sue condizioni.

<<Cosa ti è successo?>> domanda Luke, anticipandomi.

<<Oh, niente di che. Divergenze di opinione tra soldati.>> dice scrollando le spalle come se non fosse successo nulla.

<<Ma sei in uno stato pietoso.>> gli dico.

<<Dovresti vedere loro!>> dice strizzando l'occhio. Alzo lo sguardo al cielo, esasperata da questi atteggiamenti da macho.

<<Ma cos'è successo?>> lo incalza Luke.

<<Ai grandi capi non è piaciuto il modo in cui mi sono posto con voi. Dicono che devo essere più soldato e meno amico...>> ecco spiegato il suo comportamento di poco prima.

<<Le telecamere...>>

<<Esatto, mi tengono d'occhio e devo far capire loro che appoggio la causa. Cosa che mi costa fatica, devo ammetterlo. Quando ho accettato tutto ciò non era previsto che vi trovassi simpatici. Avrei dovuto aiutarvi e basta, senza instaurare amicizia.>>

L'isola Delle CoppieWhere stories live. Discover now