6. I can't do this

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* * *

Justin

《Non può essere vero!》urlai tirandomi leggermente i capelli.
Sbuffai infastidito.
《Abbiamo controllato qualsiasi posto in cui Collins sia andato, ma niente.》rispose David che era seduto sul divano della sua casa.
Io facevo avanti e indietro per il salone torturandomi i capelli e le mani.
《Sappiamo solo che aveva comprato un appartamento sulla Wooster Street da un famoso mafioso di New York, ma adesso non ci abita più. Non abbiamo più informazioni di dove sia adesso.》
Mi fermai a guardare fuori dalla finestra. Eravamo riusciti a scoprire la sua postazione e adesso era scomparso di nuovo. Era come se sapesse che lo stessimo cercando e fuggiva in continiazione. Strinsi i pugni lungo i fianchi e cercai di calmarmi.
《Cercheremo in continuazione, lo troveremo.》mi rassicurò David.
E se non ce l'avessero fatta?
Se non l'avessimo mai trovato?
Scacciai tutti quei pensieri e cercai di pensare positivo.
Mi girai verso di lui.
《Va bene, grazie.》dissi sincero.
Lui si alzò e mi diede una pacca sulla spalla sorridendomi.
《Sai che non lo faccio solamente perché voglio mandare Mark in galera, lo faccio anche per te.》
Rimasi spiazzato da quello che disse. Ero meravigliato. Gli sorrisi ed uscii di casa. Entrai in macchina e partii per le strade buie, illuminate solo dai lampioni, arrivando a casa.
Una volta entrato, trovai Chris da solo che guardava la tv sul divano.
Alzò lo sguardo su di me.
《Hei, allora? Com'è andata?》mi chiese mettendosi seduto sul divano.
Sbuffai scuotendo la testa.
《David ha scoperto che aveva un appartamento, ma l'ha appena lasciato. Non sappiamo più dov'è adesso.》mi sedetti anch'io.
Chris arricciò le labbra annuendo.
《Che cosa strana, proprio adesso che abbiamo scoperto dov'è stato tutto questo tempo lui scappa.》
《Già.》mi portai una mano fra i capelli.
《Hei.》mi richiamò il mio amico dopo alcuni minuti di silenzio.
《Come ti senti?》mi chiese.
Lo guardai e feci spallucce. Come mi sentivo? Non lo sapevo neanche.
《Vorrei solo trovarla.》risposi piano guardando le mie mani intrecciate.
Chris sorrise tristemente.
《Mi manca così tanto.》sussurrai sentendo gli occhi bruciarmi.
Sbattei più volte le palpebre scacciando le lacrime e mi alzai dal divano.
《Notte Chris.》dissi salendo le scale.
《Buonanotte.》rispose lui ritornando a guardare la tv.
Una volta entrato in camera mi lasciai cadere a peso morto sul letto.
Il mio sguardo cadde sulla cornice che tenevo sul comodino. Era una foto di me e Kate durante una nostra uscita al parco. La presi e la tenni in mano, osservando il viso dolce e sorridente di Kate. Mi scappò anche a me un sorriso e mi lasciai trasportare dai ricordi di quella giornata. Era stato tutto bello e perfetto, eravamo sdraiati sul prato di un parco, mentre parlavamo e scherzavamo.
Misi la foto sul comodino e sbuffai.
Avevo così tanta voglia di stringerla fra le mie braccia, di baciarla e di amarla come non mai. Il dolore e il vuoto che provavo senza la sua presenza mi nuoceva dentro.
E faceva così male. Eccome se faceva.

* * *

Erano passati quattro giorni e di Mark ancora niente. Stavo perdendo la pazienza, non ce la facevo più. Non avevo più parlato con Lucy e, un giorno, mentre uscivo da scuola, la vidi. Così decisi di parlarle.
Prima che varcasse il cancello, la presi delicatamente per un gomito fermandola, cercando di non spaventarla, ma fu inutile.
《La smetterai mai di spaventarmi?》
Mise di nuovo una mano sul petto.
Dio mio, quanto esagerava.
《Avevi detto che Mark era a New York.》dissi andando subito al punto.
Lei corrugò la fronte.
《Lo è infatti.》
Incrociai le braccia al petto.
《No, non lo è. Abbiamo scoperto l'appartamento in cui viveva, ma l'ha appena lasciato da un paio di giorni.》
Lei sgranò gli occhi a quello che dissi, rimanendo davvero sorpresa.
《Com'è possibile?》
《Sei sicura che non l'hai contattato tu per dirgli che lo avremo cercato?》socchiusi gli occhi.
Lei rimase a bocca aperta.
《Cosa? Non potrei mai fare una cosa del genere.》esclamò con occhi sgranati. La guardai pensieroso.
《Sei sicura?》sospirai.
《Ti giuro, lo sai che evito sempre di parlare con lui...》continuava a parlare, ma ad un certo punto non le diedi più retta.
Qualcosa catturò la mia attenzione sull'altra parte della strada.
Una figura bassina e sottile, con un cappuccio in testa che nascondeva il volto e un paio d'occhiali da sole, se ne stava in piedi. Potei giurare che, dietro quei occhiali, gli occhi erano rivolti proprio su di me.
Lunghi capelli dorati spuntavano dal cappuccio, un colore che non vedevo da tantissimo tempo. Il mio cuore fece un balzo ed io feci un passo indietro. All'improvviso la figura sparì appena mi si parò davanti uno studente.
Non poteva essere...
Ignorando la voce di Lucy, mi incamminai nella direzione in cui l'avevo vista e mi ritrovai a correre.
Riuscii a intravedere quel cappuccio color nero fra la massa di studenti e velocizzai il passo per poterla raggiungere. Sentii Lucy chiamare il mio nome, ma la ignorai. Non riuscivo a staccare gli occhi dalla figura che stavo inseguendo. Ad un tratto gli studenti divennero troppi e non riuscii più a proseguire. Spintonai alcune persone chiedendo scusa, ma persi di vista la figura.
Mi guardai freneticamente intorno, sperando con tutto me stesso di rivedere quella figura che non vedevo da sette mesi, ma non c'era più.
Ero sicurissimo di aver visto Kate.
E lei era appena fuggita da me.

Maybe is Possible || JB [SEQUEL]Where stories live. Discover now